Male equipaggiati e spesso lasciati soli nel risolvere i problemi delle proprie postazioni di lavoro domestiche. Se manager e dipendenti negli ultimi tre anni hanno dovuto rivoluzionare la propria quotidianità lavorativa a causa della pandemia, affiancando al lavoro in ufficio quello da casa, gli strumenti informatici messi a loro disposizione dalle aziende sono rimasti gli stessi di sempre, ovvero nella maggior parte dei casi solo le periferiche di base. Troppo poco per dare risposta alle nuove esigenze dettate dal lavoro ibrido, dove la riunione fisica ha lasciato il posto alle videoconferenze. A fotografare questo scenario è la ricerca “Equipping the Hybrid Workforce: What Research Tells Us About Their Needs” di Logitech.
Lo studio – che ha coinvolto 3.000 lavoratori di ogni livello e qualifica (il 57% di loro ricopre ruoli di dirigenziali o esecutivi) e oltre 1.000 IT manager – si propone di aiutare le aziende a comprendere, e quindi a soddisfare, le necessità dei propri dipendenti che alternano ai giorni di presenza in sede il lavoro da remoto.
Illuminazione, audio e video, gli aspetti più penalizzati
Uno degli aspetti più importanti messo in luce dallo studio è che spesso non c’è corrispondenza tra l’evoluzione dello scenario lavorativo e gli strumenti a disposizione degli utenti, che risultano poco performanti.
Infatti, le risposte degli utenti coinvolti evidenziano che nel 68% dei casi l’azienda fornisce il computer, un mouse (65%), una tastiera (59%), un monitor (52%), un auricolare o un telefono da scrivania (52%), ma mancano altri fondamentali dispositivi in grado di migliorare la qualità dell’interazione tra gli interlocutori. Non stupisce dunque che l’89% degli intervistati lamenti problemi legati alla qualità audio e video durante le videoconferenze. Infatti, sbagliate condizioni di illuminazione, un’angolazione limitata dell’inquadratura o periferiche audio di basso livello sono tra i fattori principali che determinano anche uno scarso coinvolgimento dei dipendenti da remoto.
Soluzioni fai da te: una continua distrazione
Il lavoratore da remoto è spesso lasciato solo a cercare di risolvere le problematiche vissute quotidianamente. Per quanto riguarda l’equipaggiamento fornito, nel 53% dei casi gli intervistati riferiscono di distrarsi o interrompere il loro flusso delle attività a causa della necessità di controllare il funzionamento di speaker e microfono, mentre nel 48% per gestire l’illuminazione in arrivo da lampade e finestre. Considerando l’ambiente di lavoro domestico, perdite di tempo e distrazioni arrivano dall’accertarsi che non vi siano rumori in grado di interferire con lo svolgimento della videochiamata (48%) oppure per sistemare ciò che gli altri interlocutori possono vedere intorno alla postazione di lavoro (46%).
I consigli di Logitech per avere successo
Le sfide descritte affliggono personale di ogni tipo, indipendentemente dal ruolo in azienda.
Le necessità di manager e dipendenti sono cambiate in questi anni e, di pari passo, anche la tecnologia messa a loro disposizione per il lavoro ibrido dovrebbe essere ripensata per consentire efficienza e produttività. Sia in ufficio, sia a casa ogni postazione di lavoro dovrebbe prevedere strumenti tecnologici adeguati per riunioni e collaborazioni “virtuali”. In molti casi, e inutilmente, ci si trova ad affrontare ostacoli di facile soluzione con l’adozione degli odierni dispositivi certificati ad uso professionale. Dotare efficacemente chi lavora in remoto delle migliori soluzioni di collaborazione video è il modo più semplice per superare le criticità generate dalle repentine trasformazioni dello scenario lavorativo.
Per questo Logitech invita le aziende ad aumentare l’attenzione sulle sfide che il personale è chiamato ad affrontare. Come agire, dunque? L’ideale sarebbe effettuare sondaggi di gradimento interni fra i dipendenti per comprendere le necessità individuali legate alle proprie mansioni e definire requisiti organizzativi in base ai risultati ottenuti.
Oggi la conditio sine qua non per garantire il successo del business è migliorare l’esperienza lavorativa in modalità ibrida degli utenti.