Asustor NAS AS6704T è pensato per la smart home, le microimprese e i professionisti che cercano una soluzione robusta e al passo coi tempi per l’archiviazione dei dati.
L’evoluzione del listino Asustor ha portato allo sviluppo di questa unità desktop a quattro bay, dotata di base hardware Intel e un supporto di rete evoluto a 2,5 GbE. La Gen 2 di Lockerstor si distingue per una architettura equilibrata e una dotazione di serie di buon livello, in alcuni casi superiore ad alcuni competitor della stessa fascia di prezzo.
Hardware principale
L’hardware integrato prevede l’adozione del processore Intel Celeron N5105 “Jasper Lake” offre una architettura quad-core con frequenza turbo sino a 2,9 GHz e una cache L3 da 4 MByte. Questa versione Celeron adotta la tecnologia Speed Shift, che permette un cambio di clock estremamente rapido e una gestione tra i differenti stadi di operatività e tensione (P-State) con transienti di breve durata.
Ciò si traduce in una grande reattività della piattaforma e in un consumo di energia sempre ottimizzato in funzione del reale carico di lavoro del dispositivo.
Forte dei set di istruzioni a 64 bit e per la virtualizzazione dei carichi, questo componente risulta adatto anche per la gestione di container e VM basilari.
Si tratta di un processore presente sul mercato da circa un anno e che rappresenta un buon compromesso tra performance e consumo.
Il sistema include il motore di crittografia hardware e una GPU per la transcodifica in tempo reale su codec H.265 (HEVC), MPEG-4 Part 2, MPEG-2, VC-1, fino a una risoluzione 4K a 60 fps.
Il controller dual-channel integrato supporta sino a 32 GByte di RAM DDR4 e LPDDR4x con clock fino a 2.933 MHz. Nel caso specifico, il NAS è distribuito con 4 GByte di memoria DDR4 So-Dimm. Per espandere il sistema al massimo possibile è necessario rimuovere il modulo RAM presente di serie, per installare due banchi da 8 GByte ciascuno.
Espandibilità
Ai quattro bay drive principali si affiancano altrettanti slot M.2, ingegnosamente montati su una daughterboard interna che si interfaccia al sistema tramite PCI Express x2. Rimuovendo la calotta metallica del case è possibile accedere con facilità alla scheda, che offre quattro porte compatibili con moduli M.2 2280.
Asustor NAS: in evidenza la scheda per l’alloggiamento delle unità M.2
Si tratta di una soluzione solitamente non presente nei NAS desktop di questo segmento. In generale la disponibilità di quattro canali ad alte prestazioni costituisce un unicum in questo segmento e un vero plus per i potenziali clienti.
Le unità M.2 sono infatti più veloci della controparte Serial Ata e possono essere usate per pool dati dove è richiesta la massima performance, oppure come unità di tiering per la cache dell’array RAID principale (magari composto da unità meccaniche ad altissima capacità).
Asustor NAS, nel dettaglio lo storage M.2 Seagate Ironwolf 510 SSD: l’installazione non richiede strumenti particolari.
Il medesimo slot PCI Express che ospita l’adattatore drive M.2 può accogliere la scheda di rete opzionale a 10 GbE. Una volta rimossa la scheda figlia è possibile alloggiare la nuova board con una breve procedura, che include il download e la configurazione della App Asustor NAS PCIe Mode Switcher.
L’obbligo di rimozione del componente originale per poter installare la LAN ad alte prestazioni può certamente costituire un limite in ambienti dove le prestazioni sono un aspetto di primaria importanza.Diversamente, le due LAN 2,5 GbE, in abbinamento con lo storage M.2 possono garantire buone velocità di accesso per la maggior parte degli ambienti di lavoro.
Storage e connessioni
Nel caso occorra espandere la capacità del pool dati, prima di sostituire i drive interni è possibile ampliare i bay a disposizione integrando fino a due enclosure esterni AS6004Ucon quattro slot, tramite USB 3.2 Gen 2×1. Si tratta di una soluzione che permette di ampliare lo spazio a disposizione senza penalizzare eccessivamente le prestazioni e senza causare interruzioni di servizio lato server.
Tra le peculiarità di questo NAS Asustor, la presenza di un display con pulsantiera, un componente quasi del tutto scomparso da questo genere di device, ma che aiuta ad avere la situazione sempre sotto controllo e ad effettuare una prima indagine in caso di problemi.
Lockerstor AS6704T incorpora inoltre un lettore infrarossi per la gestione tramite comando remoto e una uscita HDMI 2.0b, per la visualizzazione diretta su monitor o TV.
ADM, l’evoluzione del sistema operativo
Asustor ha lavorato intensamente in questi mesi e ha proposto numerosissime migliorie con il proprio sistema operativo ADM, basato su kernel Linux 5.13.
L’interfaccia giova ora di un superiore grado di integrazione ed è più facile da gestire, per una organizzazione e configurazione semplificate. Le piccole anomalie di localizzazione e le definizioni dei percorsi, talvolta macchinose, sono state in parte aggiornate. Il risultato è una GUI fluida e completa, oltre a pacchetti di funzionalità migliorati e potenziati.
Il NAS Asustor è facilmente integrabile in ambienti di rete misti e può operare in ambiente Windows Server, Windows, macOS e Linux. Il supporto dei principali protocolli di rete (CIFS / SMB / AFP / NFS / FTP / TFTP / WebDAV / Rsync / SFTP) assicura un interscambio dati fluido tra i differenti team di lavoro.
Il supporto BTRFS per i drive interni offre molti vantaggi. Ogni attività è resa sicura dall’adozione di meccanismi di crittografia a livello di disco e cartella e dal supporto per BTRFS. Parliamo di un file system sicuro e ideato per gestire al meglio gli schemi di lavoro moderni. L’OS offre funzioni di riparazione automatica dei file. Esso rileva automaticamente i documenti corrotti tramite l’uso dei metadati con mirroring e può recuperarli in autonomia.
BTRFS garantisce il supporto evoluto della tecnologia snapshot, che fornisce una protezione dati pianificabile per cartelle condivise e LUN. Il ripristino dei dati a livello di file e cartella offre maggiore flessibilità quando occorre ripristinare solo un file o una cartella specifica.
Per una gestione efficiente di utenti e spazio dati, il sistema permette di abilitare quote per user o cartelle condivise. In questo modo gli amministratori avranno sempre sotto controllo l’allocazione dello spazio. Non solo, la piattaforma è in grado di gestire funzioni di compressione in linea dei dati. Essi sono compressi prima di
essere scritti sull’unità, un dettaglio che permette di usare al meglio lo spazio disco, riducendo i comandi di scrittura sulle unità.
Sicurezza e protezione dati
La protezione dei dati e la sicurezza dei file system sono i vettori che hanno guidato lo sviluppo di ADM fino alla release 4.2. Specifiche App e componenti sono in grado di rilevare minacce e innalzare il grado di protezione del sistema. Asustor ha inoltre lavorato per migliorare l’efficienza dello scrubbing dei dati e della riparazione automatica dei file. Con una serie di controlli basati sullo stato corrente del sistema, sulle sue impostazioni e sulla connettività, la piattaforma può ora fornire una completa diagnosi su eventuali problemi.
Asustor NAS: MyArchive semplifica la protezione dei dati
MyArchive è certamente una delle soluzioni peculiari dei NAS Asustor. La piattaforma consente di trasformare un bay o un pool di dischi come “single drive” e di abilitarli per il backup e la copia. In questo modo è possibile usare gli hard disk come unità removibili a tutti gli effetti, per creare una libreria dinamica che cresce nel tempo. Nello specifico, unità come Lockerstor AS6704T e i modelli a quattro bay consentono di gestire fino a tre drive bay MyArchive e fino ad altrettanti dischi simultaneamente.
Il vantaggio di una gestione integrata nel sistema operativo è quello di poter adottare i dischi interni come unità esterne, quindi indipendenti e leggibili al di fuori del NAS.
La più recente release ADM offre, in più, il supporto per il montaggio e smontaggio dei drive, così da poter orchestrare al meglio i singoli hard disk e disconnetterli logicamente dallo storage di rete. Ciò permette di mettere al sicuro i dati da minacce invasive come ransomware e malware.
Ogni unità usata come MyArchive può essere formattata con il file system più indicato per il contesto di lavoro. Il sistema permette di usare EXT4, exFAT, NTFS, HFS+ e BTRFS.
I dischi così gestiti possono essere facilmente connessi a PC e MAC per un accesso diretto ai dati, ma possono essere anche integrati in un altro storage di rete con bay liberi. L’unico limite di questo sistema rimane la sicurezza fisica del disco che, una volta estratto dal NAS rimane interamente esposto e non giova di una protezione fisica contro urti o altri potenziali danni.
Test e consumi
Il NAS Asustor AS6704T convince sotto molti aspetti e si è dimostrato robusto e affidabile nel lungo periodo. La configurazione di prova ha previsto la generazione di un array RAID 5 adottando quattro unità WD RED PRO da 14 TByte. La cache addizionale è stata fornita attraverso lo storage M.2 Seagate IronWolf 510 SSD da 1,92 TByte.
Il sistema offre una buona velocità generale nella maggior parte dei contesti, dalla copia su script, alla replica, alla gestione degli snapshot. La connessione a 2,5 GbE consente di esprimere il potenziale della configurazione, che raggiunge i 258 MB/s in lettura sequenziale e i 237 MB/s in scrittura.
L’accesso ai repository iSCSI presenti in rete ci ha permesso di toccare i 141 MB/s in lettura, mentre la generazione degli snapshot avviene a velocità di picco di 122 MB/s.
In termini di consumo energetico, questo NAS rientra nella categoria di appartenenza per tipologia di CPU e segna un assorbimento medio di 40,9 W (nella configurazione di prova).
Le funzionalità avanzate del rinnovato ADM e la solidità dell’hardware installato rendono l’AS6704T un valido alleato per potenziare il piccolo ufficio o rendere più smart la casa dei prosumer più esigenti. Il prezzo è in linea con i concorrenti della stessa fascia di mercato.
Punteggio
87
su 100
PRO
2x LAN 2,5 GbE; buone performance generali; quattro slot M.2; chassis robusto e ben assemblato.
CONTRO
Memoria base insufficiente per alcuni contesti; l’adattatore LAN 10 GbE obbliga alla rimozione della daughterboard M.2.; VM limitate a VirtualBox.
