Hendrik Witt, Chief Product Officer di TeamViewer, mette in evidenza l’approccio concreto per connettere il mondo digitale con gli oggetti e le persone fisiche.
Quando si parla di metaverso spesso ci si riferisce al mondo consumer consumatore: intendendo una forma di realtà virtuale con rappresentazioni digitali di persone e cose ma in un mondo virtuale e sociale 3D separato dalla realtà fisica. Pensiamo agli avatar, agli incontri o allo shopping in un ambiente virtuale. Spesso immaginiamo di indossare un visore per la realtà virtuale per collegarsi immediatamente al mondo virtuale, ma in qualche modo disconnesso dal mondo fisico. Se invece vogliamo avere una comprensione più ampia del termine “Metaverso”, potremmo definirlo come il risultato della continua convergenza del mondo fisico e di Internet grazie alla tecnologia immersiva.
Questo nuovo paradigma di interazione può rivoluzionare l’intero mondo del lavoro?
Non può. Anche i processi tecnicamente più avanzati del settore industriale richiedono comunque l’interazione con oggetti fisici, siano essi macchine, dispositivi o merce. Ad esempio, i cosiddetti ‘frontline worker’ usano le mani per riparare, spostare o manutenere oggetti fisici del mondo reale. Un dispositivo come il visore per la realtà virtuale, che li esclude dal mondo reale, è controproducente. Il metaverso in ambito industriale richiede dispositivi diversi che siano in grado di connettere il lavoratore con il mondo digitale e fisico allo stesso tempo.
Il metaverso aiuta coloro che lavorano nel settore industriale
Mentre il metaverso del mondo consumer digitalizza le persone e le ‘trasporta’ nel mondo virtuale, il metaverso in ambito industriale digitalizza le informazioni per trasferirle al lavoratore, in modo da supporto al meglio grazie alla visualizzazione di informazioni importanti o oggetti virtuali nel suo campo visivo nel momento esatto in cui ne ha bisogno. Questo è possibile soprattutto grazie ai costanti miglioramenti dei dispositivi di Realtà Aumentata e Mista (AR & MR), come gli smartglasses di Vuzix e RealWear o i visori di MR come Hololens di Microsoft, che non solo permettono di visualizzare informazioni, ma anche interi flussi di lavoro passo dopo passo o ologrammi in 3D interattivi che si integrano con il mondo reale senza interferire col campo visivo dell’operatore.
Questi dispositivi consentono di interagire con il mondo reale pur essendo connessi al mondo digitale.
È grazie al software che è possibile fruire del pieno potenziale del metaverso, infatti, i dati arrivano dai sistemi di backend e sono visualizzati in tempo reale dagli operatori, così come i flussi relativi alle sessioni di formazione interattiva e le istruzioni passo-passo per la manutenzione di un macchinario.
I casi d’uso del metaverso in ambito industriale sono praticamente illimitati. Ogni attività può essere migliorata grazie all’accesso a mani libere alle informazioni o resa più efficiente grazie alla riduzione dei tassi di errore. Vari settori che spaziano dalla logistica all’assemblaggio, dall’amministrazione ai servizi, dalla formazione alla manutenzione possono godere di questi vantaggi.
Il metaverso è una realtà per l’industria
Se si pensa che le aziende stiano già utilizzando queste soluzioni, è corretto, almeno fino a un certo punto. Le aziende dal punto di vista della tecnologia sono più innovative e la maggior parte dei clienti di TeamViewer stanno utilizzando queste soluzioni di realtà aumentata o mista per ridurre i tassi di errore e migliorare le esperienze di formazione in diverse aree della loro supply chain. Il metaverso in ambito industriale non aveva bisogno di un lancio ufficiale come è stato per Meta. Il metaverso industriale è già in atto, non tanto nei dipartimenti che lavorano a contatto con la clientela, ma per i dipendenti che operano in prima linea nelle fabbriche, nelle strutture logistiche e nei centri di formazione. La tendenza delle aziende sarà quella di digitalizzare non solo singoli processi, ma l’intera supply chain, collegando il lavoratore ai dati dell’intero processo.
Ad esempio, per la produzione di un’automobile, occorre fare formazione agli operatori, gestire la logistica, assemblare i pezzi e garantire il controllo di qualità. Tutte queste fasi possono essere migliorate grazie al metaverso, ogni lavoratore può beneficiare dei dati generati dai colleghi nei processi precedenti. Le varie fasi possono essere accelerate grazie all’uso dei dati in tempo reale, inoltre, i processi di formazione e di gestione possono essere migliorati valutando i dati in simultanea.
Il ritorno sugli investimenti è la chiave per guidare l’innovazione
Sappiamo che l’innovazione richiede investimenti in termini di tempo, denaro e risorse, e che tali investimenti devono avere un ritorno. Il metaverso industriale presenta diversi aspetti che influiscono sulle decisioni aziendali. In primo luogo, contribuisce ad aumentare il ritorno degli investimenti riducendo i tassi di errore e migliorando le tempistiche per la formazione, il picking o assemblaggio industriale. La digitalizzazione dei processi riduce i costi e velocizza i processi. Ma non è tutto. Considerando lo stato di digitalizzazione dei firstline worker rispetto a coloro che lavorano in altri dipartimenti, è davvero giunto il momento di portare la digitalizzazione nelle fabbriche.
Varie attività come le riunioni, le comunicazioni e le pratiche burocratiche sono state digitalizzate da anni ormai, ma coloro che lavorano nei reparti di produzione o controllo qualità sono ancora dotati di manuali e documenti stampati. Consentire alla propria forza lavoro di sfruttare i vantaggi che AR e MR sono in grado di offrire, migliorerà notevolmente la produttività e la soddisfazione generale.