Consensus di Roma: alla conferenza organizzata OVHcloud hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, i leader tecnologici e le associazioni di categoria.
Attraverso il Consensus di Roma, OVHcloud si è fatta interprete del cambiamento e portavoce delle necessità di definire una roadmap che consenta lo sviluppo e il radicamento della Sovranità Digitale all’interno dell’ecosistema.
In questa logica, occorre un approccio olistico costruito insieme agli utenti, agli operatori del settore e alle istituzioni europee.
Il ruolo che il cloud sta ricoprendo, non solo all’interno del settore ICT, ma per il Sistema-Paese è evidente. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, il cloud ha assunto un’enorme notorietà, diventando di fatto un tema ‘comune’ – anche grazie alla centralità all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – e generato un interesse paneuropeo con la nascita di Gaia-X. Questa centralità della tecnologia cloud ha fatto crescere la consapevolezza di uno strumento che aveva già mostrato il proprio valore nella pandemia. Nel corso dell’emergenza, il cloud era stato ritenuto fondamentale per il 59% del campione, molto utile per il 35%, abbastanza per il 6%.
Consensus di Roma
Ciò che rasserena oggi è vedere come i trend di crescita registrati lo scorso anno non siano stati passeggeri, ma anzi si siano pienamente consolidati. Il mercato cloud in Italia vale 3,84 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto al 2020. E in dettaglio, il Public & Hybrid Cloud, grazie a una spesa di 2,39 miliardi di euro e una crescita del +19%, rappresentano ancora una volta la dinamica più robusta.
OVHcloud ha coinvolto i rappresentanti di governo e i leader di mercato in una serie di dibattiti volti a condividere le diverse visioni che, in tutto il continente, confluiscono nel concetto di sovranità digitale europea.
In questo contesto si inserisce l’iniziativa lanciata a Roma nel maggio 2021, che ha ricevuto un ulteriore impulso da quando, nel 2022, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea è stata assunta dalla Francia.
Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia
Il tema del rafforzamento della nostra sovranità, filo rosso della Presidenza francese del Consiglio dell’UE, è molto importante anche nel campo della tecnologia digitale, e in particolare del cloud. Consapevoli della sua importanza, Francia e Italia hanno voluto lavorare insieme a un IPCEI (Importante Progetto di Interesse Comune Europeo) dedicato a questo settore essenziale per rafforzare, con le aziende del settore, la nostra autonomia e la nostra forza comune di fronte alle sfide attuali.
Michel Paulin, CEO di OVHcloud
Fin dalla sua nascita, OVHcloud ha posto l’Ecosistema al centro del proprio DNA. Nel corso di questi roadshow, la nostra ambizione si è sempre più indirizzata verso la promozione di un approccio paneuropeo alla sovranità digitale e una migliore comprensione della compatibilità tra le normative future e le esigenze dell’industria. Poiché intendiamo sfruttare appieno il potenziale dell’Europa in un mondo digitale, il Consensus di Roma deve essere considerato un punto di partenza che ci impegniamo a far evolvere ulteriormente, insieme con i nostri partner europei.
Trasparenza, reversibilità e interoperabilità
Oggi, OVHcloud contribuisce alla community open source e protegge il proprio ecosistema aperto. Su questo si è sempre basata per costruire soluzioni più flessibili ed economiche a supporto dell’evoluzione delle esigenze dei propri utenti.
Le metodologie di lavoro aperte sono sempre state al centro della cultura aziendale di OVHcloud. In qualità di cloud provider europeo alternativo, OVHcloud incoraggia un ecosistema di sostenitori a collaborare, innovare e fornire servizi a community aperte.
In conformità ai valori aziendali di fiducia e collaborazione e ai valori di prodotto di trasparenza, reversibilità e interoperabilità, OVHcloud ha scelto di aderire a OIN per accelerare la propria strategia di innovazione aperta.
Si conferma così il suo impegno per la sovranità digitale e un approccio aperto alla tecnologia del software.
Consensus – la leadership dell’Europa
L’Europa deve assumere una leadership più forte per guidare il proprio futuro digitale e rafforzare la propria sovranità tecnologica. Grazie agli importanti risultati conseguiti e ai notevoli progressi compiuti attraverso DSA (Digital Services Act), DMA (Digital Markets Act), nonché mediante la certificazione ENISA e il lancio del Data Act o IPCEI, l’Europa si trova oggi in una posizione unica per accelerare il percorso verso una maggiore autonomia e crescita digitale.
Il dialogo tra le parti ha permesso di individuare i prossimi step, che saranno il focus operativa nel 2023.
Occorrono infatti norme e Regolamenti, un punto comune per un ambiente condiviso, sicuro e fondato su principi, con regole uguali per tutti.
Allo stesso tempo, solide basi di R&D consentiranno l’evoluzione dell’innovazione e il conseguimento della sovranità tecnologica; un rafforzamento che sarà ancora più evidente con la fusione sinergica del settore pubblico e di quello privato.
Finanziamenti e gare, così come la necessaria istruzione e formazione, consentiranno di erogare finanziamenti strategici e di garantire che cittadini, aziende e istituzioni siano in grado di compiere scelte sicure ed efficienti. La chiave è “la sovranità digitale per tutti”, attraverso una formazione e un’istruzione continue in tutte le fasi della loro vita e a tutti i livelli di competenza.
Riappropriandosi di un ruolo guida sulla propria regolamentazione dei dati e sui principi di governance, l’Europa riuscirà ad affrontare pienamente le sfide di domani, offrendo servizi all’avanguardia, efficienti e originali.