Un famoso spot pubblicitario ha basato il suo grande successo sul claim “due sono meglio di uno”. Evidentemente la stessa cosa la pensa anche Google Cloud, che ha deciso aprire addirittura due region cloud in Italia, a Milano e a Torino.
“Siamo il primo provider a rendere disponibili due region cloud in Italia – ha affermato Fabio Fregi, Country Manager Italia Google Cloud –. Quella di Milano è disponibile da qualche settimana, mentre quella di Torino è in fase di rilascio. Sarà disponibile entro la fine dell’anno”. La region di Milano si unisce alle altre 34 che l’azienda ha aperto nel mondo, molte delle quali in Europa. “Entro il mese di giugno si aggiungerà anche quella di Parigi, a conferma del nostro impegno sia in Italia sia in tutta la Comunità europea”, ha sottolineato Fregi.
Un recente studio indipendente realizzato dall’Università di Torino evidenzia che le nuove cloud region di Milano e Torino avranno un impatto positivo per il futuro. Infatti, potranno potenzialmente generare fino a 3,3 miliardi di euro di impatto economico e contribuire a creare fino a 65.000 nuovi posti di lavoro entro il 2025 a livello locale, in Piemonte e Lombardia.
Il ruolo dei partner
“Un tema unico che contraddistingue il nostro cloud – ha aggiunto Fregi – è la disponibilità di una rete proprietaria globale in grado di garantire che il traffico, la comunicazione e lo scambio di dati assicurino maggiore velocità, minore latenza e più sicurezza, affinché i dati non abbiano mai esposizione sulla public Internet. Le region testimoniano quanto crediamo nella trasformazione digitale e nell’impatto positivo che può avere sulla nostra economia che tutti vogliamo fare crescere e accelerare”.
Google Cloud sta intraprendendo questo nuovo percorso con Tim, suo partner strategico. “Una collaborazione in cui entrambe le aziende hanno creduto fino dal primo giorno – ha sottolineato Fregi – e che mette insieme il player più importante delle innovazioni con il player più rilevante per quanto riguarda l’ambito tech nel nostro Paese. Pensiamo che questa sia una collaborazione che porterà grandissimi benefici a tutti coloro che potranno utilizzare le nostre infrastrutture. Il nostro obiettivo è di portare il cloud vicino alle aziende, puntando alla crescita delle competenze, fondamentale in un momento in cui la tecnologia si muove a un ritmo così serrato”.
Nell’iniziativa, Tim si occupa dei servizi per rendere il cloud più sicuro e offre l’infrastruttura logistica. Questo spiega la scelta di Milano come “region”. Mentre la decisione di Torino è strettamente legata al coinvolgimento di Intesa Sanpaolo. “La disponibilità di due region Google Cloud sul territorio italiano è un asset strategico per Intesa Sanpaolo – ha spiegato Enrico Bagnasco, Executive Director Sistemi informativi di Intesa Sanpaolo –. Il cloud diventerà infatti una vera e propria estensione del nostro sistema informativo, consentendoci una rapida digitalizzazione di processi critici con notevoli vantaggi competitivi. Potremo servire, infatti, sempre più rapidamente famiglie e imprese con strumenti innovativi, facili da usare e in linea con le crescenti esigenze di digitalizzazione del Paese, posizionandoci come laeder anche in ambito tecnologico”.
Tuttavia, Paolo Spreafico, Director of Customer Engineering Google Cloud Italy, ha evidenziato che alla base della scelta di Milano e Torino ci sono anche motivi tecnici: “La prossimità serve per minimizzare le perdite di dati in caso di fail”.
“Il modello di Google – ha precisato Fregi – è completamente basato su una collaborazione profonda con i partner locali, che ci aiutano a portare le competenze, le potenzialità del cloud vicino alle aziende. Il nostro Paese è distribuito ed è quindi molto importante riuscire a raggiungere le aziende secondo le loro esigenze. Non potremmo mai farlo da soli da soli per questo il nostro modello è fortemente basato sui partner”.
I benefici di avere disponibile una cloud region
Ma quali sono i benefici di avere disponibile una cloud region? Secondo Fregi, anzitutto una maggiore velocità legata al fatto che le regioni sono in prossimità, quindi c’è una bassa latenza al raggiungimento delle informazioni. “Questo aspetto è stato un differenziatore chiave in alcuni settori regolamentati – ha precisato Fregi –, ovvero la possibilità di avere capacità computazionale in grado di affrontare picchi che magari le aziende non sono sempre capaci di predire. Sul tema della disponibilità, avere due regioni nel nostro Paese significa poter disporre di due siti che sono in grado uno di fare il recovery uno dell’altro nel caso ci sia un disastro su uno dei due”.
“A seguito delle crisi internazionali molte aziende e amministrazioni italiane sono oggi esposte ad attacchi parte di malintenzionati esterni al sistema – ha aggiunto Fregi –. Il tema del trust e della cyber security è sempre più importante e avere le cloud region significa avere disposizione grandissime capacità computazionali custodite secondo i più elevati standard di sicurezza nazionali e internazionali”.
La nuova region di Milano conta tre zone cloud e offre servizi standard, tra cui Compute Engine, Google Kubernetes Engine, Cloud Storage, Persistent Disk, CloudSQL e Cloud Identity. Inoltre, clienti potranno beneficiare di funzionalità fondamentali come i controlli sulla residenza dei dati, la crittografia predefinita, criteri organizzativi e Controlli di Servizio VPC.
I migliori strumenti per lavorare insieme e collaborare
“Vogliamo mettere in campo i migliori strumenti per aiutare le persone a lavorare insieme e a collaborare – ha sottolineato Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud –. Sono felice di annunciare che abbiamo le migliori tecnologie del settore. Per metterle a punto abbiamo svolto un lavoro di ricerca e sviluppo durato molti anni, ma adesso sono disponibili anche per l’Italia. Imprenditori, pubbliche amministrazioni e sviluppatori potranno costruire con la stessa tecnologia che Google utilizza in tutto il mondo, grazie anche alla partnership con Tim che lavora con noi”.
L’obiettivo di Gogole Cloud è fornire alle aziende gli strumenti per digitalizzare il business in modo nuovo, dal retail alla sanità, dai media all’entertainment, fino ai call center. “Durante la pandemia molte aziende hanno effettuato il passaggio al digitale per continuare a operare e migliorare i propri servizi – ha proseguito Kurian – ora vogliamo che questo processo di trasformazione continui. Serviranno tecnologie evolute ma semplici da usare per arrivare all’efficientamento dei costi e a un nuovo modello di digital transformation. E il cloud può rendere la tecnologia estremamente semplice e alla portata di tutti”.
L’intesa con Tim, ha sottolineato infine Kurian, contribuisce a fare in modo che la region di Milano metta a disposizione un cloud “costruito e disegnato per l’Europa, con la garanzia che i dati siano conservati in Italia e che nessuno potrà accedervi se non ha l’autorizzazione”.
L’attenzione all’ambiente
“La partnership tra Tim e Google Cloud accelererà la digitalizzazione di aziende, Pubblica Amministrazione e privati cittadini – afferma Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di Tim – I clienti beneficeranno di soluzioni digitali innovative, flessibili e sicure grazie alle nuove Region italiane di Google Cloud e ai Data Center green di Tim.
Inauguriamo, infatti, un’infrastruttura strategica che unirà agli ingenti benefici economici previsti in Lombardia e in Piemonte anche importanti vantaggi per l’ambiente: il nostro network di data center, progettati e costruiti secondo criteri di eco-sostenibilità, consentirà significativi risparmi di CO2”.
Dal canto suo, Google Cloud compensa il 100% dell’elettricità consumata dai workload dei clienti acquistando energia rinnovabile. “Dal 2017 acquistiamo energia pulita, quindi rinnovabile, in quantità equivalente a quella che consumiamo – ha sostenuto Fregi – e abbiamo in piano di essere totalmente carbon neutral 24*7 in tutte le nostre operation entro il 2030”.
In aggiunta al lancio della nuova cloud region di Milano, Google cloud e Tim continuano a lavorare su Google Cloud Pro, programma di formazione gratuita su Google Cloud aperto all’intero ecosistema degli sviluppatori italiani. Mentre frutto dalla collaborazione con Tim, Noovle e Intesa San Paolo è il progetto Opening future, per sostenere la crescita degli imprenditori italiani, dedicato a promuovere competenze digitali per start up, studenti e piccole imprese.