Green IT, tecnologie e soluzioni per favorire la sostenibilità

Cresce la consapevolezza dell’impatto ambientale legato alle attività dei settori commerciali e industriali e cresce l’attenzione da parte delle compagnie e dei Governi.

VERTIV

Andrea Ferro, VP EMEA Technology Application and Market Development di Vertiv, ci parla di sostenibilità ed emissioni, secondo una visione green data center.

green data center

– Il costo dell’energia è in costante aumento; le emissioni di CO2 non si arrestano. Quali interlocutori privilegiati di settore, quali scenari prevedete per il medio periodo?

I nuovi obiettivi europei volti a ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030 richiedono nuove strategie legate a diversi mix per la produzione energetica, aumento delle energie rinnovabili e strategie di storage per gestire la stabilità delle reti. Nonostante tutto questo sia stato sviluppato per spingere le aziende ad adottare combustibili più puliti e tecnologie sostenibili per ridurre le emissioni di CO2, i principali hyperscaler hanno ancora molta strada da fare.  Le iniziative che possono essere implementate sono molteplici e spaziano da programmi di formazione e sensibilizzazione sul tema, all’adozione di soluzioni concrete per arginare il problema. Tra queste tecnologie rientrano gruppi di continuità e soluzioni storage abilitate con dynamic grid support, quelle di raffreddamento senz’acqua e tutte le fonti di energia a zero emissioni di carbonio. Per quanto riguarda quest’ultima in particolare, Google ha annunciato il suo impegno di utilizzare fonti di energia carbon free entro il 2030, mentre Microsoft prevede di diventare carbon neutral entro lo stesso anno. In Vertiv ci aspettiamo un aumento della domanda da parte delle aziende di soluzioni digitali interamente basate su energie rinnovabili.

– Data center e sostenibilità, quali richieste (o dubbi) ricevete dai clienti e dai partner in questo senso?

Le prime preoccupazioni che emergono dai nostri clienti e dai nostri partner sono legate al timore che il soddisfacimento degli obiettivi ambientali possa impattare sull’efficienza della propria infrastruttura. Proprio per questo motivo, in Vertiv siamo molto attenti a customizzare tutti i nostri prodotti garantendo una riduzione dello spreco energetico e continuità del servizio a tutte le tipologie di infrastrutture critiche. In termini di soluzioni, dai nostri clienti riceviamo molte richieste riguardanti sistemi di raffreddamento più performanti.

In ambito thermal, quindi di condizionamento dei data center e delle sale server, sono molteplici le soluzioni che abbiamo progettato e implementato nel corso degli anni. Tra queste rientrano i refrigeranti classificati a basso impatto ambientale e le soluzioni di Free Cooling che sfruttano le basse temperature dell’aria all’esterno del data center per trasferire il freddo all’interno della sala server. Non ultimo il Liquid Cooling, una tecnologia che sfrutta l’acqua o fluidi per raffreddare direttamente i microchip con la tecnica direct-to-chip. In questa categoria rientrano anche soluzioni più estreme, che prevedono la totale immersione delle schede dei server all’interno di vasche colme di liquido che dissipa il calore.

L’implementazione di queste tecnologie garantisce ai nostri clienti di avvicinarsi progressivamente al Green Computing (disciplina che studia e progetta come rendere il settore ecologicamente sostenibile) risparmiando sui costi, ottenendo prestazioni tecnologiche elevate e rispettando, al contempo, le responsabilità dell’impresa nei confronti dell’ambiente.

– Green datacenter, ci racconta una Vs collaborazione con referenti che abbiano scelto di sposare la “causa green”? Quali sfide? Quali risultati?

A marzo 2021, abbiamo reso pubblico il caso di successo realizzato per il colocator norvegese Green Mountain nell’implementazione di tecnologie all’avanguardia per aumentare ulteriormente l’efficienza e la sostenibilità di uno dei data center più ecologici al mondo. Situato in una ex struttura NATO scavata in una montagna, il data center DC-1 Stavanger utilizza energia idroelettrica rinnovabile al 100% ed è raffreddato con l’acqua del fiordo che garantisce una temperatura di 8°C durante tutto l’anno. Grazie alla posizione unica e alla drastica riduzione di apparecchiature di raffreddamento, la struttura ha una emissione di CO2 prossima allo zero.
Tuttavia, come tutti i data center, richiede gruppi di continuità (UPS) e sistemi di gestione termica per garantire un uptime ottimale.

Per Green Mountain la sostenibilità dei prodotti, così come quella delle aziende fornitrici, è un fattore chiave. Per questo motivo abbiamo offerto loro soluzioni efficienti dal punto di vista energetico e compatte per adattarsi a un ambiente ristretto, scavato in una montagna. Tutto questo ha contribuito a migliorare la sostenibilità complessiva della struttura. Nello specifico sono state adottate unità perimetrali di raffreddamento ad acqua refrigerata e ad alta efficienza Vertiv Liebert PCW, per una potenza frigorifera installata totale di 5 MW. Questa soluzione garantisce elevati standard di efficienza grazie a una combinazione di tecnologie all’avanguardia e a un design che ottimizza l’aerodinamica di tutte le componenti interne. Vertiv è stata scelta anche per un altro progetto implementato in parallelo, fornendo diversi sistemi UPS Liebert EXL S1 che utilizzano batterie di backup agli ioni di litio, un’alternativa di maggiore durata rispetto ai tradizionali sistemi di batterie VRLA.

– Efficienza e sostenibilità in ambito IT, quali richieste ricevete da partner e clienti? Quali sono i punti forti della vostra offerta per supportarli?

Considerando la crescente attenzione verso tematiche green, i nostri clienti ricercano soluzioni in grado di adattarsi a questo nuovo contesto senza che questo giochi a discapito della continuità del business. Attualmente, tra il nostro vasto portfolio di soluzioni, le batterie agli ioni di litio (Li-ion) sono diventate sempre più comuni nei data center, grazie a una molteplicità di vantaggi in termini di costi ed efficienza e una riduzione della necessità di manutenzione in loco.

Tutto questo si traduce in maggiore stabilità e risparmio anche per le implementazioni critiche Edge e maggiore libertà di scelta per i nostri clienti. Entrando più nel merito, rispetto alle batterie al piombo acido regolate da valvole (VRLA), le batterie agli ioni di litio hanno una durata fino a 3 volte superiore, ottimizzando il Total Cost of Ownership (TCO). Rispetto alle batterie VRLA mantengono un elevato livello di efficienza anche a temperature elevate e presentano un design  più piccolo.

Per dare un’idea, gli UPS Vertiv Edge con batterie agli ioni di litio forniscono fino a 10 minuti di backup della batteria a pieno carico, rispetto ai 4-5 minuti circa di un UPS standard con batterie VRLA. Poiché la digitalizzazione continua a crescere in tutto il mondo, dobbiamo supportare i nostri clienti nell’adozione di tecnologie di rete alternative, aiutandoli anche a tutelare gli investimenti effettuati in passato. É un approccio che guarda sia al business che alla salvaguardia del pianeta, tenuto conto che l’ottimizzazione delle infrastrutture digitali è di primaria importanza nella lotta ai cambiamenti climatici. Vertiv vuole essere parte attiva della soluzione.

– Competenze tecniche per abilitare la svolta “green”: lo skill shortage è un fenomeno che, negli ultimi anni, ha colpito numerosi settori produttivi. Come colmare il gap di conoscenze? Dove reperire figure qualificate?

Combattere il deficit di competenze è una delle sfide maggiori del nostro settore. A tale proposito, in Vertiv stiamo implementando alcune iniziative per attrarre neolaureati e creare le competenze internamente, grazie a un programma di rotazione all’interno di vari dipartimenti e grazie a The Academy, la corporate university di Vertiv, il cui headquarters si trova a Castel Guelfo (BO).

Nelle strutture di The Academy presenti in tutta EMEA garantiamo ampi spazi per l’insegnamento e l’apprendimento, tutte le tecnologie all’avanguardia e le attrezzature necessarie a garantire un’esperienza pratica completa ed efficace a dipendenti, partner e studenti.  Per accelerare il processo di acquisizione delle competenze, è fondamentale poter accedere a contenuti di valore – quali ricerche e sperimentazioni – che vengono sviluppati anche grazie alla partecipazione a vari comitati tecnici e associazioni, tra cui SDIA, EUDCA e RISE.

Nel corso del 2021 abbiamo partecipato a numerose iniziative industriali e governative volte a promuovere infrastrutture di data center più sostenibili. Tra queste, a settembre del 2021 Vertiv è diventato uno degli sponsor principali della Sustainable Digital Infrastructure Alliance (SDIA) per mettere a disposizione la propria esperienza, presenza internazionale e posizione di leadership in diverse aree tecnologiche chiave dei data center per raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità con altre altre 65 organizzazioni europee ed extraeuropee.

L’adesione di Vertiv a SDIA segue iniziative simili con organizzazioni quali l’European Data Centre Association (EUDCA), a cui Vertiv ha aderito nel 2018. Anche l’adesione al programma di partnership RISE, avvenuta a gennaio 2021, segue la stessa scia di sviluppo di nuove tecnologie sostenibili. In tal senso a dicembre dello scorso anno Vertiv ha aderito a un consorzio di sette organizzazioni con l’obiettivo di sviluppare celle a combustibile a basse emissioni di carbonio per alimentare i data center. Il progetto, che prende il nome di EcoEdge Prime Power (E2P2), promuove lo sviluppo di tecnologie pulite e innovative come le Fuel Cell, continuando a soddisfare i requisiti di fornitura di energia altamente resiliente per i data center. Inoltre, l’impiego di AI e di tecnologie di Machine Learning possono contribuire a rendere più efficienti i processi esistenti per evitare lo spreco di risorse vitali e contribuire a ridurre le emissioni di carbonio.