SCHNEIDER ELECTRIC
L’industria dei Data Center può (e deve) avviare un valido confronto per intraprendere una strada verso la sostenibilità e il Green IT. Per supportare il processo ecco la guida di riferimento alle metriche di calcolo della sostenibilità per il settore di Schneider Electric.
In un mondo che ha pienamente abbracciato la trasformazione digitale e l’integrazione di piattaforme e servizi in ogni ambito produttivo e personale, la coscienza ambientale non può limitarsi a semplici proclami.
Di fatto, la digitalizzazione di quasi tutte le funzioni della nostra società ha portato alla proliferazione di dati e meccanismi di analisi in tempo reale.
Secondo le previsioni di IDC Global DataSphere e StorageSphere, la creazione e la riproduzione dei dati cresceranno a un ritmo più rapido rispetto alla capacità di archiviazione installata a livello mondiale. Il tasso annuale calcolato è del 23% entro il 2025.
Non solo, per capire il reale volume dei dati circolanti possiamo considerare quanto riportato in un recente report della Banca Mondiale. Stando agli analisti, entro quest’anno il traffico Internet globale raggiungerà i 150 TByte/s, con un incremento effettivo di mille volte rispetto a vent’anni fa.
Sostenibilità: le sfide per l’IT e il settore
I Data Center sono la spina dorsale del nostro mondo digitale. Sono anche responsabili di circa il 2% delle emissioni di anidride carbonica globali, alla pari con il settore del trasporto aereo. Le sfide per i produttori di soluzioni di storage e, soprattutto, per chi gestisce reti e infrastrutture Data Center sono molte. Per rimanere al passo con la domanda di spazio per App e dati, provider e fornitori stanno aggiornando i Data Center esistenti. Analogamente si stanno costruendo nuove strutture in ogni parte del mondo che siano in grado di essere efficienti, resilienti e rispondere agli obiettivi di sostenibilità ambientale.
La sostenibilità ha oggi un valore chiave in ogni azienda, come dimostra il fatto che sia entrata a pieno titolo nel reporting finanziario, per comunicare l’impegno rispetto ai programmi ambientali, sociali e di governance (ESG).
Il Data Center ha caratteristiche uniche, come l’alta intensità energetica, la rapida crescita, il grande consumo di energia e l’uso di acqua richiedono metriche specializzate perchè è impossibile raggiungere un obiettivo se non è chiaro “cosa misurare”, “come misurare” e come definire i processi di gestione.
Parliamo quindi della necessità di avere un quadro di standard chiave che tengano presenti di questi diversi fattori in un approccio olistico alla tematica. Ricordiamo che la prima metrica standardizzata per misurare l’efficienza energetica dei Data Center è stata creata nel 2007. Oggi, grazie alla Power Usage Effectiveness (PUE) è possibile misurare quanto efficiente sia un centro di calcolo nell’usare l’energia elettrica che lo alimenta.
I vantaggi di questo standard di misurazione sono evidenti. Nel tempo, il PUE medio annuo nei Data Center di grandi dimensioni è notevolmente migliorato poiché gli operatori hanno cercato di ottimizzare l’efficienza generale delle proprie infrastrutture, dal raffreddamento all’illuminazione.
Standardizzare l’efficienza per una maggiore sostenibilità
In quest’ottica, l’Energy Management Research Center di Schneider Electric ha sviluppato un framework specifico che risponde alle diverse esigenze di calcolo e reporting degli operatori Data Center. È composto da 23 metriche specifiche che aiuteranno le aziende a concentrarsi sugli impatti ambientali più importanti, per valutare le proprie prestazioni rispetto ai parametri di riferimento. Si tratta di un supporto fondamentale per guidare progettisti e sviluppatori verso un percorso di miglioramento e ottimizzazione delle infrastrutture IT.
Tenere traccia delle attività e poter riportare dati e risultati con metriche standardizzate permette di migliorare l’allineamento agli obiettivi di sostenibilità in tutta l’azienda e aumenta la trasparenza verso i soggetti esterni, inclusi clienti ed enti regolatori. Adottare questo modello permette agli operatori Data Center di potenziare molti aspetti della propria attività. Consente di superare la difficoltà di scelta per quanto riguarda le metriche di impatto per il tracciamento e di migliorare la comunicazione e l’allineamento interno all’organizzazione.
Potendo prendere decisioni “data-driven”, gli operatori possono agire in base ai dati per migliorare l’operatività e creare report uniformi e regolari per investitori, enti regolatori, potenziali dipendenti e altri.
Per sostenere le decisioni delle aziende e avviare azioni concrete per migliorare la sostenibilità degli impianti è possibile affidarsi alla guida alle metriche di Schneider Electric. Il processo aiuta gli operatori di Data Center a identificare la loro posizione attuale all’interno del percorso di sostenibilità definito in base alle metriche che stanno già monitorando.
Una volta che un’organizzazione ha determinato il suo livello Principiante, Avanzata o Leader per ciò che riguarda gli sforzi messi in campo per la sostenibilità, può scegliere ulteriori metriche per avviare il monitoraggio dei propri sforzi lungo il suo percorso. Per Schneider Electric la sostenibilità è da sempre un obiettivo e un tema fondamentale. Ingaggiata in prima linea da anni sull’obiettivo “carbon zero”, a cui partecipano anche i fornitori per poter proporre ai propri clienti una soluzione finale a valore aggiunto.
Sostenibilità: osservare e valutare
I criteri di valutazione appartengono a cinque distinte categorie: energia, emissioni di gas serra, acqua, rifiuti e biodiversità. Il comparto energia è certamente uno dei più importanti da considerare, soprattutto perché le strutture Data Center sono considerate tra le più energivore del pianeta. In questo caso, il miglioramento dell’efficienza energetica può ridurre le emissioni di gas serra, l’inquinamento atmosferico e persino l’acqua utilizzata nella produzione di elettricità.
Come risultato delle attività continuative 24/7, i Data Center generano indirettamente emissioni di gas serra, in rapporto all’energia acquistata per il loro funzionamento.
A questo, si aggiungono le emissioni derivanti le attività che si svolgono in loco e al carbonio incorporato delle apparecchiature e dei materiali utilizzati per la loro costruzione. Ogni operatore di Data Center deve essere in grado di quantificare e riportare dati puntuali circa questo genere di emissioni, provando a identificare soluzioni per ridurle.
Assieme all’energia richiesta per il funzionamento, un secondo, importante, parametro è l’acqua. Di fatto, i Data Center tradizionali sfruttano l’acqua come vettore di raffreddamento degli ambienti e delle apparecchiature. Occorrono circa 25 milioni di litri di acqua all’anno per un piccolo Data Center da 1 MW.
Il raffreddamento è solo una delle funzioni per cui i Data Center consumano acqua. In questo caso, l’adozione di nuove metriche consentirebbe agli operatori di misurare in modo puntuale il consumo di acqua e di identificare nuove tecnologie che possono produrre riduzioni importanti. La gestione efficiente di una struttura passa anche dalla capacità di assorbire, limitare e riusare i materiali, riducendo il più possibile i rifiuti. Per fare questo, gli operatori dei Data Center devono misurare e gestire il loro impatto sui rifiuti nel lungo periodo e per tutto il ciclo di vita dell’infrastruttura.
È infatti possibile implementare pratiche di economia circolare atte a ridurre la produzione di rifiuti in tutta la loro catena di approvvigionamento. Non ultimo, l’impatto che la struttura fisica del Data Center può avere sulle risorse locali, sul territorio e sull’ambiente circostante. Ancora una volta, l’industria di settore deve misurare questi impatti per comprenderne gli effetti sugli ecosistemi circostanti e sulla biodiversità.
La sostenibilità come metro di giudizio
Monitorare i progressi con sistemi di valutazione riconosciuti a livello mondiale consente di tracciare il percorso intrapreso verso una maggiore sostenibilità, a tutti i livelli. L’intero settore si sta adeguando per soddisfare i parametri ambientali, le normative vigenti e le richieste di clienti e investitori.
Con il “Fit for 55”, l’Unione Europea ha introdotto nuove regole, messe a punto per gestire al meglio la decarbonizzazione del settore edile. Le aziende che avviano nuove attività devono perciò prendere in considerazione nuove metriche per misurare la rispondenza degli edifici e delle infrastrutture agli standard ambientali.
Oggi, i Paesi di tutto il mondo si stanno concentrando sulla sostenibilità, stabilendo obiettivi ambiziosi e adottando nuove normative e standard ambientali. Ciò è vero anche in ambito professionale e negli ambienti business: le aziende si stanno impegnando per dimostrare la propria sostenibilità. Oltre ad attirare clienti, il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità spesso riduce i costi e porta significativi vantaggi ai provider.
Con questa guida Schneider Electric intende supportare l’intero segmento Data Center che ha l’opportunità di agire per raggiungere importanti obiettivi ambientali. Misurare attentamente ogni aspetto e adottare metriche precise consentirà di migliorare i profitti, facendo del bene alle comunità e all’intero pianeta.
Per saperne di più scarica la Guida alle metriche di sostenibilità ambientale per i Data Center