Acronis ha inaugurato il nuovo Cloud Data Center italiano, a Roma; la struttura potenzia l’offering e l’integrazione tra le piattaforme di sicurezza a listino.
Il Data Center si aggiunge alla rete globale degli Acronis Cloud DC, che include le sedi in Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Germania, Finlandia e Svezia.
I servizi Acronis Cloud sono ospitate nel Data Center di Roma di Noovle (cloud company del Gruppo TIM), che mette a disposizione un’infrastruttura certificata Tier IV e rating 4 (ANSI/TIA 942).
Le aziende potranno così beneficiare del servizio combinato di gestione dei dati da parte dei loro fornitori di servizi locali e della gamma completa di soluzioni cloud gestite e soluzioni di protezione informatica disponibili tramite la piattaforma Acronis Cyber Cloud.
La sovranità digitale
Un Data Center su suolo italiano assolve anche all’importante compito di assicurare una gestione ottimale dei dati, nel pieno rispetto della sovranità digitale degli stessi.
In tempi di collaboration e condivisione dei flussi di lavoro è bene potersi affidare a service provider che possano garantire un elevato grado di protezione, per un business sicuro.
Il cloud rappresenta un abilitatore di business e la sua diffusione non conosce limiti. Proprio l’adozione pervasiva del cloud ha messo in evidenza il tema della “sovranità dei dati”.
Questa tipologia di servizio consente alle imprese di beneficiare di svariate piattaforme e di repository remoti altamente sicuri. Al tempo stesso, però, l’adozione del cloud ha generato elevati volumi di scambio dati tra Paesi e regioni del mondo. Per assicurare una gestione coerente delle informazioni, questi flussi sono spesso bloccati o ammessi, a seconda che un dato Paese offra livelli analoghi di protezione dei dati e rispetti determinati codici di tutela.
Le informazioni di identificazione personale rientrano certamente tra quelle maggiormente soggette a leggi e strutture di governance definite dalla nazione in cui sono acquisite.
Dati al sicuro
Ciò che oggi si definisce come “sovranità dei dati” si riferisce agli aspetti di gestione, protezione, accesso e disponibilità dei dati. Si tratta di un argomento articolato, che interessa numerosi elementi tecnico-normativi e il modo in cui sono trattate le informazioni che circolano sul Web.
In senso più ampio, con “sovranità dei dati” si intende quell’insieme di attività e meccanismi messi in atto dai Governi nazionali e dalle Comunità continentali per impedire che i dati dei propri cittadini possano essere intercettati e usati indebitamente.
Si intende, quindi, la possibilità di controllare i dati che appartengono alle persone a livello nazionale.
La definizione di politiche di sovranità dei dati nasce per limitare il traffico di informazioni raccolte e analizzate. Le misure messe in atto per limitare la circolazione indiscriminata di informazioni al di fuori dei confini prestabiliti sono diverse. Tali logiche trovano posto all’interno di leggi, decreti e normative, come per esempio il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) nell’Unione europea. Esso definisce la privacy dei dati nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo, ma anche le modalità di trasferimento di dati personali da tali regioni.
Denis Cassinerio, Acronis Regional Sales Director per l’Europa meridionale
L’apertura di un Cloud Data Center in Italia rafforza l’importanza del paese nella strategia di Acronis, ed è un passo avanti nell’espansione, anche locale, del nostro business.
Acronis è qui per garantire la continua accelerazione ed espansione del mercato italiano. Attraverso le nostre soluzioni all’avanguardia, note per la loro efficienza, performance e affidabilità, siamo molto fiduciosi che il nuovo DC porterà significativi benefici ai nostri partner, facendo emergere Acronis come leader del settore della cybersecurity.
Erogazione di servizi e sicurezza
Il nuovo Data Center di Roma consentirà di erogare servizi come Acronis Cyber Protect, la piattaforma che integra backup, disaster recovery e antimalware di nuova generazione. Parliamo di una soluzione omnicomprensiva che consente di innalzare i livelli di cybersecurity delle imprese e che offre potenti tool di monitoraggio degli endpoint.
Non solo, l’intera rete di Data Center Acronis consente di realizzare una ridondanza “Need plus Two” (N+2) per una maggiore sicurezza. In condizioni standard, la ridondanza predefinita è di tipo n+1, dove è disponibile una componente alternativa/sostitutiva che può intervenire in caso di guasto di quella primaria. Lavorando, invece, con ridondanza 2n, tutti i componenti e i sistemi attivi sono di fatto disponibili due volte.
Come ogni DC certificato Tier IV e rating 4 (ANSI/TIA 942), anche la nuova struttura italiana di Acronis è stata progettata per evitare interruzioni dei servizi anche in presenza di guasti gravi. La protezione dei dati è possibile grazie a precise scelte tecnologiche, ma anche grazie a attente valutazioni che riguardano tutti gli aspetti del data center. Essi includono la scelta del sito, specifici aspetti architettonici, la sicurezza fisica del sito, i sistemi antincendio, l’impianto elettrico, meccanico e la reti dati.
L’intera struttura è autosufficiente per un tempo previsto di 48 ore, anche in caso di totale ammanco della rete elettrica.
Inoltre, i data center Acronis sono protetti 24/7 da personale di sicurezza, alte recinzioni e videosorveglianza, e per accedervi sono necessarie scansioni biometriche e chiavi elettroniche.