Softeam, una crescita all’insegna dello sviluppo del software per il manufacturing

Softeam è strutturata su due aree distinte: una si occupa di progettazione e consulenza, l’altra di prodotti software basati su tecnologie allo stato dell’arte.

softeam

Negli ultimi due anni, l’azienda lecchese Softeam ha assunto 20 persone, 10 ogni anno. Si è trattato di figure specializzate nell’ambito della progettazione IT. E anche per il 2022 ha in previsione altre 10 assunzioni. Un aumento decisamente di rilievo se si considera che Softeam nel 2020 aveva una cinquantina di dipendenti. Non solo. Anche per il 2022 sono previste 10 assunzioni.

A fronte di queste scelte strategiche abbiamo deciso di parlare con l’amministratore delegato, Roberto Gattinoni, per capire quali sono le motivazioni che hanno indotto Softeam a questo aumento repentino del personale.

– Com’è strutturata l’attività di Softeam?

Ci occupiamo di sviluppo software in diverse declinazioni. L’azienda è strutturata in due aree. Una si occupa di progettazione e consulenza, con una preponderanza del manufacturing avanzato e del fintech. L’altra area si occupa di prodotti software basati su tecnologie allo stato dell’arte che commercializziamo, mettiamo in opera e sui quali facciamo assistenza. L’area sviluppo ha un fatturato maggiore, ma è nelle nostre intenzioni rafforzare molto il giro d’affari sul versante prodotti.

Negli ultimi due anni siamo riusciti a proporre prodotti interessanti e questo ci ha consentito di crescere non solo in termini di fatturato, che ha raggiunto i 6 milioni di euro, ma anche di organico.

– Quante persone lavorano oggi in Softeam?

Attualmente l’organico è di 70 persone, ma ci troviamo nella necessità di aver bisogno ancora di risorse. Ritengo che alla nostra crescita abbia contribuito la qualità del servizio che offriamo ai clienti, con molti dei quali lavoriamo da trent’anni.

Oggi i clienti ci stanno chiedendo un incremento anche dei volumi dei servizi che forniamo. Per questo siamo alla ricerca di nuove risorse qualificate, ma in questo momento facciamo fatica a trovarle perché la richiesta di personale è alta e le aziende si contendono le figure migliori. E per noi è anche più complesso perché siamo alla ricerca di risorse con caratteristiche abbastanza specifiche nell’ambito dello sviluppo.

Un po’ ci penalizza anche il fatto di non essere in una grande città come Milano, ma in provincia di Lecco e di cercare persone residenti in zona. Questo perché Softeam ha sempre cercato di ingaggiare risorse che potessero conciliare al meglio vita familiare, sociale e lavorativa e che non dovessero fare grandi spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro. Tuttavia, questo è un vincolo che nell’ultimo periodo abbiamo cercato di superare. Infatti, stiamo operando con successo in totale smart working e abbiamo visto che è una scelta molto apprezzata dai nostri dipendenti.

– Qual è la peculiarità che caratterizza Softeam?

Il DNA dell’azienda è il background tecnologico delle persone, elemento che ci ha permesso anche in questo periodo di offrire un servizio qualificato nei confronti dei nostri clienti e di fidelizzarli. Abbiamo scelto di essere piccoli, ma con una media di skill decisamente elevata. E questo ci ha dato dei risultati. Infatti, abbiamo un parco clienti con nomi molto importanti anche a livello internazionale. Per esempio, il nostro prodotto per il Crm Lyra, che è pensato per l’azienda costruttrice di macchine utensili e di impianti, è usato dal più grande produttore di macchine utensili in Italia.

– Qual è il vostro target di riferimento?

È piuttosto ampio, spaziamo in diversi settori, ma principalmente ci rivolgiamo alle industrie manifatturiere. Raggiungiamo tutti i distretti dove troviamo il nostro target di riferimento, e “copriamo” molto bene l’Emilia Romagna, il Veneto e il Piemonte dove ci sono distretti come quello del packaging, della ceramica, o del food.

I settori di mercato dove noi possiamo fare la differenza sono molto specifici e di conseguenza anche le competenze delle persone che noi cerchiamo devono essere altrettanto specifiche. Infatti, riusciamo a soddisfare le esigenze dei clienti rispondendo a bisogni che sono peculiari delle loro realtà.

Siamo andati così in profondità, conoscendo molto bene le loro necessità da offrire un servizio veramente sartoriale e, oltre al prodotto, forniamo consulenza, sviluppo e progettazione. Interveniamo anche in ambito Plc, interfacce uomo macchina, nella raccolta del dato, dai sistemi Mes fino a portare il dato sul gestionale. Presidiamo tutta la catena del valore con un’attività di consulenza specifica. Questo è un fattore importante e il cliente lo apprezza perché si trova di fronte a qualcuno che è in grado di parlare con lui delle sue necessità in ambiti molto diversi.

– Vi occupate anche del processo di digitalizzazione dei vostri clienti?

Le nostre skill possono aiutare le aziende a guidare un processo di digitalizzazione. Questo processo molto spesso soffre del fatto che mancano competenze interne legate al mondo dell’informatica. Noi aiutiamo le aziende a individuare tutti quei processi e quelle attività che possono essere digitalizzate.

Le supportiamo nel capire dove poter intervenire con sforzi economici, che possono essere anche incrementali, per portare poi nel tempo a progetti completi. Ed è per questo che molto spesso abbiamo clienti che sono con noi da diversi anni: siamo partiti da un piccolo processo per arrivare poi a tutta l’infrastruttura.

Ci sono aziende che hanno sempre lavorato in maniera molto destrutturata, ma i dati ci sono sempre stati e ora stanno capendo che quei dati possono diventare una fonte di guadagno. Quindi incominciano a pensare che rendere intelligenti le proprie macchine, raccogliere dati, analizzarli, trovare delle evidenze può generare dei servizi aggiuntivi per la propria clientela, che diventano guadagno. Questa è una molla che ha fatto scattare molti dei nostri progetti.

– Il dato, quindi, assume oggi un nuovo valore per le aziende dl manufacturing?

Ci sono aziende che hanno capito che il dato, la servitizzazione, può diventare un business. I nostri clienti hanno compreso che, rispetto loro concorrenti, possono essere vincenti sui servizi collaterali che forniscono insieme alla macchina, come per esempio nella manutenzione predittiva e nel software a corredo. Un nostro cliente storico, di grandi dimensioni, che produce macchine ad alto contenuto tecnologico, ha creato una divisione specifica per sviluppare servizi a corredo delle macchine perché ha capito che è su proprio su tali servizi che riesce a fare la differenza. Ha quindi avviato una serie di progetti, su cui ci ha coinvolto, finalizzati a ottenere un catalogo di servizi.

Questo tipo di attività ci sta portando a espandere il nostro raggio d’azione anche all’estero. Infatti, stiamo lavorando a un progetto importante con un cliente che è una grande realtà di livello internazionale. Il progetto ci ha fatto interagire direttamente con la casa madre e gli sviluppi potrebbero portare a usare il nostro software anche in altre filiali fuori dall’Italia.