Deloitte, quali saranno i 7 trend tecnologici da aspettarsi nel 2022

Da segnalare tra l’altro l’attenzione alla privacy e alla sicurezza dei dati, alla blockchain e agli strumenti di automazione dei processi.

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Nell’ultima edizione del report Tech Trends di Deloitte vengono individuati 7 trend tecnologici, suddivisi in tre categorie, che caratterizzeranno il 2022.

L’attenzione appare rivolta in particolare alla privacy e sicurezza dei dati, alla blockchain e agli strumenti di automazione dei processi e delle attività informatiche. Non mancano le applicazioni di intelligenza artificiale e le tecnologie di frontiera per i prossimi decenni. Per quello che riguarda le 3 categorie: tecnologie in grado di potenziare e far evolvere le aziende, l’ottimizzazione delle risorse e dei processi IT, le tecnologie di frontiera.

Tecnologie per far evolvere l’azienda

  1. Condividere dati preservando privacy e sicurezza

Deloitte prevede che nei prossimi 18-24 mesi sempre più organizzazioni cercheranno di sviluppare competenze per la condivisione dei dati in sicurezza e per raggiungere nuovi obiettivi di business. In questa edizione, l’attenzione è rivolta in particolare alle tecnologie e tecniche innovative definite “privacy preserving computing”, in grado di liberare gli asset informativi di un’organizzazione dai tradizionali vincoli di privacy e sicurezza. Esempi sono la crittografia completamente omomorfica (FHE), la privacy differenziale e la crittografia funzionale.

I 7 trend tecnologici da aspettarsi nel 2022

  1. Il Cloud diventa verticale: al centro le competenze specifiche di settore

Le aziende stanno sempre più cercando di “caricare” nel cloud i propri processi di business, per ottenere maggiore efficienza. In risposta, i grandi cloud vendor, i software vendor e i grandi system integrator stanno sviluppando soluzioni cloud, acceleratori e API preconfigurati. Così da supportare use case comuni a livello di singolo settore. Nei prossimi mesi Deloitte prevede che un numero crescente di organizzazioni inizierà a sperimentare come le soluzioni cloud “di settore” possono supportarli nel soddisfare i loro bisogni. Deloitte stima che il mercato globale delle soluzioni cloud “di settore” raggiungerà nei prossimi 5 anni i 640 miliardi di dollari.

  1. Blockchain: pronta per il business

Blockchain non significa solo cryptovalute e Non Fungible Token (NFT). Questa tecnologia si sta infatti diffondendo anche tra le aziende, superando l’iniziale scetticismo e aumentandone produttività. La sua crescente diffusione e utilizzo da parte di aziende in diversi settori è guidata da un lato dalla diffusione di blockchain private e permissioned. Dall’altro dalla crescente interoperabilità dei sistemi e dalla sviluppo di ecosistemi tecnologici e di innovazione su questi temi.

Deloitte, quali saranno le 7 tendenze tecnologiche

Ottimizzare processi e risorse IT

  1. Automatizzare l’IT su larga scala

Deloitte prevede che nei prossimi anni si assisterà sempre più ad un’automatizzazione dei dipartimenti IT. Le opportunità di automazione per i CIO e i responsabili IT delle aziende sono riconducibili a tre aree. La prima riguarda la possibilità di standardizzare e automatizzare le infrastrutture on-premise. La seconda riguarda la possibilità di standardizzare e automatizzare software, tool di gestione e applicazioni. Gestendo un codice software che a sua volta può gestire aspetti dello sviluppo, della manutenzione, del funzionamento e della sicurezza di un’applicazione. Infine, la possibilità di ottimizzare i meccanismi di automazione implementati tramite regole e grazie al machine learning.

  1. Cyber AI: una difesa reale

L’aumento dello smart e remote working e la crescente diffusione di dispositivi connessi stanno amplificando la pressione sui SOC e analisti di cybersecurity. A fronte del crescente numero di minacce rilevate e delle possibilità di attacco, l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale e di machine learning può accelerare la rilevazione delle minacce. Inoltre consentire un approccio proattivo alla cybersecurity e supportare gli analisti automatizzando compiti gravosi in termini di tempo. Permettendo loro di svolgere attività a maggiore valore e aumentando la loro soddisfazione nei confronti del proprio lavoro.

  1. Lo stack tecnologico diventa fisico

Per decenni le organizzazioni e i dipartimenti IT si sono concentrati sulla gestione di strumenti, applicativi, framework, ecosistemi di dati, che rimandavano tutti ad uno stack tecnologico fisico. La diffusione delle tecnologie avanzate di connessione, della sensoristica, degli smart robot e del machine learning hanno allargato il tradizionale stack tecnologico a tutta una serie di nuovi dispositivi e asset fisici. Questi dispositivi richiedono più alti livelli di affidabilità, sicurezza e uptime. Così come nuovi strumenti, piattaforme e approcci per monitorare e gestire il loro corretto funzionamento.

I trend tecnologici del 2022 – Le tecnologie di domani

  1. Tecnologie emergenti all’orizzonte

Deloitte ha identificato tre tecnologie che avranno un ruolo centrale nello scenario tecnologico e digitale dei prossimi decenni.

Tecnologie quantistiche

Benché queste tecnologie stiano maturando rapidamente, il dibattito sulle loro effettive applicazioni resta ancora acceso. L’interesse su questo tema è grande, ma attualmente si è ancora nelle fasi iniziali di diffusione. Ci sono già però alcune aree particolarmente promettenti come  i quantum computer; la comunicazione quantistica; i sensori quantistici.

Intelligenza esponenziale

Deloitte prevede che nei prossimi decenni verranno sempre più utilizzate tecniche “simboliche” e “connessioniste” per il training degli algoritmi. Dando all’intelligenza artificiale e alle reti neurali capacità di inferenza logica e di ragionamento deduttivo. Grazie a queste nuove tecniche, l’intelligenza artificiale sarà in grado di distinguere se un collegamento tra dati è casuale o ha un significato intrinseco.

Ambient computing

Questo termine fa riferimento ad un insieme crescente di tecnologie e tecniche che rendono la realtà digitale accessibile agli utenti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. “Liberandola” così dal vincolo delle tradizionali interfacce dei dispositivi digitali, ossia gli schermi di pc e smartphone.