Vodafone indaga sulla nuova realtà connessa

La nuova realtà connessa è la chiave che aiuta a cambiare le cose e a ridefinire le potenzialità della società.

Vodafone

Secondo The Connected Consumer 2030 (CC2030) di Vodafone la nuova realtà connessa trasformerà radicalmente il nostro modo di vivere entro il prossimo decennio. Il report esplora le tendenze chiave che determineranno il futuro della connettività e che avranno un impatto sul cambiamento climatico, sull’esaurimento delle risorse naturali e sull’invecchiamento della popolazione. In collaborazione con The Future Laboratory, l’indagine prevede un futuro in cui l’innovazione nella sanità connessa, nelle smart cities, nella sostenibilità e un uso etico delle nuove tecnologie aiuteranno a migliorare la vita.

Device intelligenti per prevenire le malattie

La crisi sanitaria globale del 2020 ha messo in difficoltà i servizi sanitari essenziali nel 90% dei Paesi al mondo. Come conseguenza, secondo il report CC2030, l’apprensione per la salute e l’immunità porterà a una nuova era di sanità connessa. Da qui a dieci anni le case saranno dotate di dispositivi in grado di monitorare la salute in modo più proattivo, diagnosticando malattie, rilevando in anticipo eventuali problemi di salute, agevolando l’adozione di un modello di assistenza sanitaria preventiva.

La nuova realtà connessa

Specchi del bagno di casa dotati di sensori per controllare la circolazione sanguigna e rilevare eventuali anomalie nel colorito; altoparlanti intelligenti che, ascoltando il rumore di tosse e starnuti, siano in grado di richiedere una prescrizione medica. La connettività avrà dunque un ruolo chiave per consentire alle persone di vivere più a lungo in totale autonomia.

Controllare i wearable col pensiero

Il report ipotizza che i dispositivi indossabili supereranno la tecnologia dei comandi vocali per interagire direttamente con il pensiero dell’utente. Si prevede che nel 2030 ci saranno 125 miliardi di dispositivi connessi a livello globale e che già nel 2025 una persona vi interagirà mediamente 4800 volte al giorno. Questi dispositivi tra il cervello e il computer rileveranno i segnali che il cervello invia all’apparato vocale quando verbalizziamo i nostri pensieri senza doverli esprimere a voce. Questo apre le porte a un futuro dove la comunicazione con i dispositivi avverrà attraverso le reti neurali. Così l’utente potrà prendere appunti senza doverli scrivere, o comunicare con i propri dispositivi senza parlare.

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Ridurre le emissioni globali

Con meno di 10 anni per raggiungere l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi, la connettività avrà un ruolo chiave per ripristinare e gestire la biodiversità a livello globale. Verso la fine di questo decennio la connettività potrebbe essere integrata negli alberi, nelle praterie e persino negli oceani. Questo consentirà di monitorare l’impatto dei programmi di rigenerazione e di valutare le eventuali minacce.

Vodafone indaga sulla nuova realtà connessa

La raccolta dei dati consentirà alle smart cities di individuare e abbattere gli sprechi energetici. Ad esempio ridistribuendo l’energia elettrica e il calore in eccesso di un edificio alle abitazioni o agli spazi pubblici vicini. La connettività – unita a strumenti che aiuteranno i consumatori a prendere decisioni più consapevoli – sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

La mobilità a guida autonoma

Secondo il report Vodafone, i veicoli a guida autonoma cambieranno il nostro modo di muoverci. Per il 2030 si prevede che l’impatto della connettività nei trasporti in termini di PIL toccherà i 241 miliardi di euro. I veicoli autonomi non solo saranno più ecologici e silenziosi. Infatti attraverso ologrammi immersivi potrebbero permettere ai marchi di presentare le loro ultime collezioni ai passeggeri. I passeggeri saranno anche in grado di “fare swipe” sui prodotti e valutarli, ma anche di farsi portare direttamente in un punto vendita per effettuare un acquisto.

Il valore dei dati personali

Mentre cresce la consapevolezza del valore dei dati personali, i consumatori del futuro, per consentirne l’utilizzo chiederanno in cambio servizi ed esperienze iper-personalizzati. Il report prevede che i dati personali diventeranno una vera e propria valuta che i marchi dovranno pagare oppure offrire in cambio di una experience di alto livello. Infine, il report CC2030 analizza anche il modo in cui i comportamenti di oggi stanno dando forma all’innovazione futura. Ad esempio le preoccupazioni per il benessere fisico e mentale o la richiesta di città che siano più funzionali per le persone dopo i periodi di lockdown.