Digital Workplace, intervista a Stefano Marazzi di Stim Tech Group

La pandemia ha accelerato l’evoluzione dei modelli di lavoro verso forme di organizzazione più flessibili e intelligenti.

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Stefano Marazzi, Amministratore Delegato di Stim Tech Group, ci racconta la visione aziendale e le prospettive in ambito Digital Workplace Transformation.

– Come si posiziona Stim Tech Group, oggi, sul mercato italiano e globale?

Digital WorkplaceAd inizio del 2020, in piena situazione pandemica, STIM Tech Group pone le basi per uno sfidante piano industriale avente come obiettivo una crescita progressiva del volume d’affari, della value proposition e delle professionalità interne.

Investimenti continui hanno permesso di perseguire la crescita sia per linee interne, sia per linee esterne, con acquisizioni d’eccellenza, con la costituzione di una società mirata all’erogazione di servizi innovativi in ambito Microsoft Teams, e la formazione di business unit specialistiche; mirando nel complesso alla realizzazione di una realtà industriale per il settore dell’Information Technology e Digital Transformation, sempre più strategico per adeguare le infrastrutture tecnologiche private e pubbliche del Paese.

Partendo dallo scorso anno stiamo sempre di più rafforzando la nostra posizione sul mercato nell’ambito della progettazione e rilascio di soluzioni in ambito Digital Workplace, Unified Communication e soluzioni Audio/Video Multimediali per i mercati di riferimento che vanno dalle Telco Company, al mondo Finance e Corporate. Il fatturato sviluppato nell’anno 2022 maggiore di 30 mln€, 40 mln€ se consideriamo la nuova acquisizione consolidata a dicembre 2021; gli investimenti effettuati in formazione e nello sviluppo di partnership strategiche per le soluzioni Microsoft Teams fanno sì che STIM Tech Group si posizioni come un primario player per il settore dell’Information Technology e Digital Transformation.

– Quali sono gli obiettivi di crescita per il medio periodo? Quali strategie adotterete per accelerare la crescita nel 2022?

Abbiamo obiettivi di crescita molto sfidanti, in termini di volume d’affari, ma principalmente in termini di competenze professionali ed approccio a soluzioni che riteniamo “best of breed” nell’attuale panorama della Digital Transformation. Le acquisizioni portate a termine nel corso del biennio 2020-2021 sono mirate a costruire un polo di aggregazione per il settore dell’Information Technology italiano principalmente rivolto alle soluzioni di Digital Workplace, e della System Integration.

Grazie ad un approccio olistico, siamo in grado di erogare una proposizione ampia di sistemi e servizi ritenuti di priorità strategica dai nostri clienti. La trasformazione dei sistemi di comunicazione adeguandoli al nuovo Digital Workplace, l’ammodernamento delle infrastrutture ICT adottando modelli Cloud e container based, le performance delle reti introducendo soluzioni SD-WAN e 5G, l’erogazione di servizi gestiti e di cyber security per innovare/digitalizzare e al tempo stesso rendere sicuri i processi produttivi dei nostri clienti; sono questi i campi in cui ogni giorno ci confrontiamo.

Tornando alle strategie per accelerare la crescita, concentreremo i nostri sforzi nell’ampliare la Value Proposition; abbiamo già implementato la nuova business unit rivolta al rilascio dei servizi di cyber security e rafforzato quella dedicata ai managed services, senza tralasciare le attività di cross-selling tra la base clienti messa a fattor comune dopo le acquisizioni degli ultimi 2 anni; strategie che, sebbene l’anno sia appena all’inizio, stanno già dando riscontri positivi.

l’evoluzione della tecnologia

– Gli ultimi due anni hanno fatto segnare una rincorsa delle imprese alle soluzioni di lavoro remoto. Si tratta certamente di una opportunità importante per svecchiare pratiche di lavoro obsolete, migliorando processi, procedure e l’agilità delle aziende.

Durante la pandemia e successivamente ad essa abbiamo visto aumentare la richiesta di implementazioni di soluzioni di collaboration da remoto, abilitando sistemi VDI di accesso e condivisione di contenuti e sistemi di videocollaboration, a fronte di questa crescente richiesta abbiamo investito molto nella proposizione delle soluzioni del mondo Microsoft; ritenendo che l’offerta Microsoft 365 sia la più completa e matura, abilitando le nuove modalità di lavoro ibrido e collaboration.

Come emerge da quanto detto in precedenza, è necessario offrire una proposta di insieme, olistica per utilizzare un termine alla moda. È necessario accompagnare all’offerta di servizi sempre accessibili un’estrema semplicità di fruizione ma anche di gestione; nella stessa misura, è necessario offrire una soluzione sicura e compliant con i principali framework di riferimento.
La soluzione Microsoft ci appare particolarmente indicata, non solo per performance, flessibilità, usabilità, sicurezza, compliance ma anche perché è offerta come suite di prodotti, e quindi con una completa integrazione di tutto quanto sopra nei vari workload parte dei processi aziendali, con impatto su tutte le soluzioni che all’interno di STIM Tech Group rilasciamo

– La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere e lavorare. Quali considerazioni, anche personali, si sente di fare in merito?

La pandemia ha accelerato l’evoluzione dei modelli di lavoro verso forme di organizzazione più flessibili e intelligenti e ha di fatto cambiato le aspettative di imprese e lavoratori. Esistono però delle differenze tra l’approccio delle grandi aziende e di quelle medio piccole che ritengo rimangano orientate ad un modello di lavoro tradizionale ed in presenza. Sono certo che sperimentando ed utilizzando i nuovi modelli di lavoro, si potranno formare nuovi equilibri fra modalità in presenza e distanza capaci di cogliere i benefici potenziali di entrambe le modalità di lavoro

– Carichi di lavoro e archivi dati si sono concentrati sui server aziendali e nel cloud, come è possibile garantire un lavoro fluido e sicuro per tutti?

L’innovazione e l’ammodernamento delle infrastrutture IT passano necessariamente attraverso una strategia cloud utilizzando i benefici della “nuvola” a vari livelli e su differenti workload, è tipico per i nostri clienti utilizzare l’offerta Microsoft per i workload utente, mentre per i servizi IaaS o PaaS si rivolgono prevalentemente ad altri partner di web services.

Ma sta già emergendo l’esigenza di avere molteplici cloud anche per la stessa tipologia di workload, sta crescendo ad esempio l’utilizzo di Azure, così come, se non è in discussione l’adozione di Office 365 per tutto quanto è ascrivibile a servizi agli utenti, contemporaneamente cresce la richiesta di ulteriori strumenti, ad esempio Salesforce.
Riteniamo che sia possibile garantire una modalità di lavoro sicura e fluida grazie a scelte strategiche delle aziende che debbano essere rivolte a mantenere sicure ed “aperte” le proprie infrastrutture e al tempo stesso investire in strumenti di amministrazione multi-cloud, capaci di gestire questo crescente utilizzo di tecnologie cloud.

Everywhere Workplace Marco Mozzi Ivanti

– I workload si stanno rapidamente spostando verso “la nuvola”. Come abilitare una security efficace?

Come sappiamo, la pandemia ha moltiplicato la crescita del cloud e accelerato in modo anche prepotente l’adozione di nuovi processi e modalità di lavorare. Ad esempio, è stato stravolto l’utilizzo della telefonia: come faccio a ricevere ed effettuare chiamate se ho il telefono sulla mia scrivania ma non posso accedere al mio ufficio? Il lavoro è diventato ibrido, i dati aziendali non si trovano più semplicemente sul file server ma sono spesso sparsi su differenti cloud (OneDrive e SharePoint, G-Drive, Box…), i dipendenti si aspettano di accedere velocemente alle risorse aziendali indipendentemente dalla località in cui si trovano.

Tutto questo ha creato enormi problemi al concetto di sicurezza canonico: il modello DMZ, firewall perimetrale, IDS etc. non è più sufficiente a contenere gli attacchi e mitigare e gestire le minacce. Occorre assumere nuovi paradigmi, nuovi pilastri su cui fondare un moderno concetto di cyber-security.
Focalizzeremo gli investimenti verso i 3 pillar fondamentali, rappresentati dalle soluzioni per la protezione delle identità, dei devices e delle informazioni. In quest’ottica il nostro gruppo di IT Cyber Security sta esprimendo la propria professionalità, anche attraverso sviluppo di partnership con player leader a livello mondiale, senza tralasciare i servizi di consulenza in ambito GRC.

– Digital Workplace Transformation, come declinate questo concetto?

La trasformazione del posto di lavoro è una strategia d’impresa che rende possibili modi di lavorare innovativi e più efficaci, garantendo al tempo stesso il coinvolgimento e l’agilità dei dipendenti “sfruttando” tecnologie e modelli che si sposano bene con qualsiasi realtà aziendale.
Ritengo il processo di trasformazione in atto non arrestabile, questa trasformazione mette a disposizione strumenti, funzionalità e sistemi che possono essere adottati dalle aziende in maniera molto rapida, garantendo efficienza operativa, ottimizzazione dei costi, miglioramento delle performance, il tutto garantendo maggiore competitività e opportunità di eccellere in un mercato sempre più competitivo e globale.