HPE continua il proprio processo di rinnovamento e supporta imprese ed enterprise con un portfolio variegato e una strategia di digitalizzazione cloud XaaS.
Il primo a fare gli onori di casa è Stefano Venturi, che ha guidato l’azienda come Presidente e AD per un decennio. Il manager ha messo al servizio della società il proprio spirito di innovazione e la capacità di guardare lontano, anche in periodi difficili. Nel tempo, la trasformazione dell’azienda ha portato alla creazione di quella che oggi riconosciamo come Hewlett Packard Enterprise.
Il team italiano si è strutturato negli anni, sotto la guida di Venturi, che ha portato l’azienda a conseguire risultati di alto livello. Come sottolinea il manager, l’ultimo anno fiscale è stato il migliore nella storia recente dell’azienda nel Belpaese.
Ogni indicatore di business è stato positivo, con crescita double digit, in alcuni casi persino triple digit. I settori nei quali HPE opera sono tanti: dal networking, spinto ora dall’innovazione Wi-Fi 6, all’HPC e supercomputing, dall’architettura GreenLake ai processi di innovazione “Everything-as-a-Service”.
Da poche settimane, Claudio Bassoli è diventato nuovo Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda, con decorrenza effettiva a partire dal primo febbraio 2022. Attualmente VP di HPE a guida dell’organizzazione vendita dell’azienda in Italia, Bassoli vanta oltre 30 anni di esperienza dirigenziale nella gestione di aziende tecnologiche innovative, con una storia di successi in realtà italiane e multinazionali.
Ha lavorato in Sixcom (Gruppo Olivetti), Datamont ed è entrato in Hewlett-Packard nel 1987. Ha trascorso 12 anni in CISCO ed è rientrato in HP Italia nel 2012, come Vice President Sales.
Cloud XaaS, Everything-as-a-Service
L’avvicendamento al vertice non fa altro che consolidare la posizione HPE sul mercato.
La società è, di fatto, punto di rifermento globale per numerosi processi e piattaforme largamente utilizzati dalle imprese. HPE si impegna a innovare costantemente soluzioni e servizi per garantire il massimo delle performance e la resilienza necessaria alle aziende in fase di crescita e trasformazione.
In questo contesto, HPE è tra i fautori del modello cloud di nuova generazione XaaS, ovvero Everything-as-a-Service.
Il termine include una serie di servizi correlati al cloud computing e all’accesso remoto. Si parte dal presupposto che qualsiasi funzione IT possa essere trasformata in un servizio a consumo, da gestire e secondo “modalità a consumo” o come acquisto basato su accordi anticipati o su licenza.
I vantaggi del Cloud XaaS
I vantaggi di XaaS includono una reale possibilità di accelerare i processi di business, ottimizzando sviluppo e gestione delle App e migliorando il modello di spesa.
Questo modello di delivery consente di perfezionare le operazioni e liberare risorse per l’innovazione. Si concretizza così il concetto di “agile business”.
Così facendo, le aziende possono adattarsi con maggiore facilità alle volatili condizioni di mercato. L’approccio multi-tenant e il pooling delle risorse conferiscono elasticità all’infrastruttura aziendale. Ogni impresa può così accedere alle nuove tecnologie in modo rapido, beneficiando della scalabilità e della resilienza del cloud.
Non meno importante, adottando XaaS, gli ambienti di business possono ridurre i costi, avviando abbonamenti su misura attraverso i provider abilitati.
Dove va il mercato? Cosa chiedono le imprese?
Il cloud sarà alla base di un modello sostenibile di sviluppo, che sarà fondamentale per la crescita del Sistema Italia. Negli ultimi vent’anni, il PIL dell’Italia è cresciuto mediamente dello 0,4% annuo, un tasso di crescita inferiore di oltre -1,2 punti percentuali rispetto alla media UE27 + UK (+1,6%).
Lo Studio Strategico “La nuova generazione di Cloud basata su XaaS – Everything-as-a-Service – Nuovo modello sostenibile di Cloud per la competitività e la crescita dell’Italia” è stato realizzato da The European House – Ambrosetti per HPE.
Secondo l’indagine, la mancata crescita dell’Italia è legata alla scarsa produttività nella componente “Energie di Sistema”. Essa riguarda la gestione manageriale e la gestione del personale e dei talenti.
Stefano Venturi
L’Italia sta attraversando uno dei periodi più ricchi di opportunità degli ultimi decenni. Un momento in cui l’innovazione e la tecnologia offrono opportunità mai viste prima. Per esprimere appieno il potenziale di crescita che la digitalizzazione può garantire al nostro Paese è necessario però un nuovo approccio, che renda le soluzioni digitali più facilmente accessibili e adattabili alle esigenze di organizzazioni di ogni dimensione e settore, sia pubbliche che private.Il Cloud di nuova generazione, il “Cloud che viene da te” basato sul concetto di Everything-as-a-Service, Everywhere è il nostro nuovo modello di cloud che risponde a questo bisogno, combinando i vantaggi di Cloud Pubblico e Cloud Privato.
PIL e investimenti
Crescono gli investimenti in asset intangibili, si evidenzia una forte correlazione di queste attività con la crescita del PIL. Gli asset intangibili giustificano oltre il 90% del valore di borsa delle principali società statunitensi e oltre il 70% delle aziende europee.
In un futuro sempre più Data-driven, la digitalizzazione di imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini gioca un ruolo chiave nell’abilitare la competitività del Sistema Paese.
L’osservatorio contiene uno specifico indicatore relativo alla digitalizzazione nazionale.
L’Italia è al nono posto in Europa ma al primo posto tra i principali Paesi benchmark – la Spagna si trova all’undicesimo posto, la Germania al quindicesimo e la Francia al diciassettesimo.
Ci sono però alcune criticità: le competenze considerate non idonee per governare la transizione digitale, la larga adozione di strumenti digitale di base dalla maggior parte delle imprese (in particolare piccole e medie) e le difficoltà manageriali nella gestione della transizione digitale.
Cloud XaaS di nuova generazione
In questo contesto, la diffusione del Cloud di nuova generazione, basato su Everything-as-a-Service permetterà di abilitare un aumento della produttività fino al 2,3% per le imprese. Ciò si tradurrà, secondo le previsioni, in un aumento del PIL fino a 222 miliardi di euro nei prossimi 5 anni
Con questi strumenti, la PA potrà generare un risparmio di costi pari a oltre 650 milioni di euro, equivalenti a una riduzione del 25% dei costi ICT.
Inoltre, nel Cloud di nuova generazione, i dati non sono soggetti alla normativa americana, nota anche come Clarifying Lawful Overseas Use of Data (CLOUD) Act. Adottando soluzioni HPE, i clienti non perdono mai il controllo dei loro dati, che restano sempre in loro possesso.
Tra le considerazioni dello studio, The European House – Ambrosetti e HPE ritengono necessario che le PA adottino un nuovo modello di sourcing basato sulle logiche “as-a-Service”. È altresì importante la creazione di meccanismi di collaborazione tra più Enti Pubblici e il rafforzamento del ruolo delle in-house regionali.
Cloud, tecnologia, sicurezza e formazione sono gli indicatori che il mondo del lavoro dovrà seguire per evolversi in modo strutturato e convincente.