La database machine Oracle Exadata X9M è una combinazione efficiente tra hardware e software, capaci di gestire dati e applicazioni velocemente e in sicurezza.
Si tratta di una soluzione ideale raggiungere la piena scalabilità orizzontale e potenziare le rete e i processi di elaborazione dei database. Il sistema adotta algoritmi esclusivi che migliorano notevolmente OLTP, analytics e permettono il consolidamento delle attività di business.
La piattaforma proposta è completamente automatizzata e ottimizzata end-to-end.
Anche per questo, si presta alla gestione di dati e applicazioni mission-critical on-premise e nel cloud pubblico/OCI. Può inoltre operare nell’Exadata Cloud-At-Customer, il cloud pubblico gestito da Oracle presso il datacenter del cliente.
Quest’ultima rappresenta una soluzione particolarmente gradita in alcuni ambiti operativi, come ha dimostrato l’installazione recentemente effettuata presso l’operatore telco Telefonica.
Come è possibile raggiungere superiori prestazioni?
Per ottenere velocità sino a poco tempo fa impensabili, Exadata X9M adotta una evoluta architettura OLTP (Online Transaction Processing) con supporto Persistent Memory.
La macchina sfrutta Remote Direct Memory Access per una lettura PMEM quasi istantanea all’interno dello Smart Storage. Questa gestione è del tutto trasparente per gli apparati storage, ciò permette una gestione automatica ed efficace in termini di disposizione dei dati. Gli Hot Data sono dunque messi nella cache PMEM, un dettaglio che consente di aumentare velocità, capacità effettiva e istruire architetture ad alta ridondanza attraverso più storage server connessi.
La piattaforma core Exadata X9M è costruita utilizzando un’architettura di scale-out unica che combina le ultime CPU Intel, la memoria persistente Intel Optane e RDMA su Converged Ethernet (RoCE) per fornire fino a 27.6M IOPS e una latenza OLTP inferiore a 19 microsecondi. Per accelerare le applicazioni di analisi, ogni rack Exadata X9M offre oltre 1 TB/sec di throughput di scansione di tipo analytics e fornisce fino a 576 CPU in server integrati di storage intelligente per elaborare query SQL di basso livello, analisi e algoritmi di apprendimento automatico.
Per semplificare le operazioni IT, Oracle Exadata X9M permette di completare più velocemente consumando meno risorse qualsiasi combinazione di OLTP, analytics, machine learning, in-memory e carichi di lavoro misti. Con il 33% in più di CPU e memoria nei database server – e con il 28% in più di storage rispetto alle generazioni precedenti – i clienti di Exadata X9M possono consolidare anche più database Oracle su un singolo sistema Exadata, riducendo costi e complessità.
Il risultato?
Una latenza di IO da database e storage di soli 19 microsecondi, un valore 10 volte superiore rispetto a soluzioni flash.
Nel complesso, Oracle dichiara performance OLTP superiori del 70% rispetto alle precedenti piattaforme e fino a 27,6M IOPS. Le scansioni analytics salgono dell’87% con un throughput di oltre 1 TB/s per rack.
Così facendo, i sistemi possono supportare fino al +42% di workload.
Un simile livello di performance consente di usare una configurazione Exadata X9M per eseguire ed elaborare molteplici database, generando valore, riducendo i costi e abilitando vere e proprie economie di scala.
Juan Loaiza, executive vice president, Mission-Critical Database Technologies, Oracle
La generazione Oracle Exadata X9M riafferma la nostra strategia, che è quella di offrire ai nostri clienti un valore eccezionale grazie alla piattaforma per Oracle Database più veloce e affidabile del mondo, e di dar loro modo di utilizzarla come e dove vogliono: sul cloud pubblico, come cloud- at-customer e on-premises.
Per X9M abbiamo adottato CPU, tecnologie di rete e componenti di storage più evoluti e abbiamo ottimizzato il nostro software per offrire performance estremamente maggiori.
Oracle Exadata, database alla massima velocità
Anche Exadata Cloud@Customer X9M è più veloce delle generazioni precedenti, con tassi di scansione fino all’80% più veloci, IOPS più elevati dell’87%. La funzione Operator Access Control offre ai clienti completo controllo su come i loro sistemi sono gestiti in remoto, aumentando la sicurezza in ambiti sensibili e regolamentati.
Oracle Autonomous Database è disponibile su Exadata Cloud@Customer X9M. Uno dei miglioramenti più importanti riguarda il supporto per piccoli database in esecuzione con CPU frazionate.
L’integrazione con Zero Data Loss Recovery Appliance di Oracle migliora la protezione dalla perdita di dati e dagli attacchi informatici di tipo ransomware.
Inoltre, i clienti possono beneficiare di funzioni di sicurezza avanzate come le chiavi di crittografia gestite unicamente dal cliente e le Access Control Lists (ACL) a livello di database. Le applicazioni critiche per il business possono ora sfruttare funzionalità di provisioning semplificate per le operazioni di disaster recovery, utilizzando Oracle Autonomous Data Guard cross-region e Oracle GoldenGate per la replica dei dati eterogenei e per l’elaborazione dei dati in streaming nelle analisi in tempo reale.
Zero Data Loss Recovery Appliance X9M
La Recovery Appliance è costruita appositamente per proteggere i database Oracle, con capacità uniche per recuperare i database senza perdita di dati e convalidarne automaticamente i backup per garantirne l’integrità in fase di recovery.
Oracle sta anche introducendo nuove capacità CyberVault per operazioni di ripristino affidabili dopo attacchi malware e ransomware. La nuova versione di Recovery Appliance aumenta la capacità di archiviazione del 30% e abbassa il prezzo entry-level del 50%. Le nuove funzionalità includono la sincronizzazione tra più Recovery Appliance per consentire la continuità del backup e del recupero durante le interruzioni pianificate e non pianificate.
Inoltre, il supporto per le ulteriori opzioni di conservazione dei backup a lungo termine include le soluzioni Oracle ZFS Storage Appliance on-premises e Oracle Cloud Infrastructure Object Storage.