Dispositivi IoT, un altro elemento di rischio per la sicurezza delle reti OT

In un prossimo futuro le connessioni e i dispositivi IoT saranno milioni di cui buona parte costituite dal settore industriale.

Dispositivi IoT

Un nuovo elemento di rischio per la sicurezza delle reti OT prossimamente saranno i dispositivi IoT. Il perché lo spiega Sergio Leoni, Regional Sales Director, Nozomi Networks.

Juniper Research prevede che saranno 83 miliardi le connessioni IoT esistenti entro i prossimi tre anni, con il settore industriale a rappresentarne oltre il 70%. Da un lato le tecnologie Internet of Things (IoT), come i sensori di asset management e i dispositivi di monitoraggio ambientale, offrono enormi vantaggi a infrastrutture critiche e al settore industriale in termini di riduzione dei costi e miglioramento della safety. Dall’altro danno anche luogo a problemi di sicurezza legati al fatto che molti operatori non dispongono ancora degli strumenti necessari per monitorarle e proteggerle.

Diamo un’occhiata a ciò che sta spingendo la rapida adozione dell’IoT, e ai problemi insiti nel garantire la sicurezza delle centinaia di migliaia di asset IoT presenti in rete.

Casi d’uso infiniti in ogni settore

I miglioramenti nell’automazione, comunicazione e analisi resi possibili dalla tecnologia IoT offrono valore a qualsiasi ambiente OT. Per esempio, un recente rapporto di Microsoft rivela che i tre principali casi d’uso IoT nell’industria manifatturiera sono:

  • migliorare l’automazione
  • aumentare qualità e conformità
  • migliorare la pianificazione della produzione

L’adozione di sensori IoT in vari punti del processo di produzione assicura maggiore visibilità sulle prestazioni delle macchine grazie al maggior volume e precisione dei dati impiegati per l’analisi predittiva. Questo approccio abilita l’identificazione preventiva dei problemi e la possibilità di evitare le interruzioni legate alla manutenzione.

L’energia è un altro settore ad alta intensità di risorse che fa ampio uso della tecnologia IoT. Sensori vengono utilizzati per monitorare la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia. Permettendo agli operatori di ottimizzare i consumi e di individuare e mitigare le interruzioni più velocemente. L’analisi dei dati consente anche di identificare le inefficienze operative e migliorare il customer service.

Ogni rete OT è una rete IoT

Non è possibile proteggere una rete OT senza salvaguardare i dispositivi IoT presenti. I complessi ambienti operativi odierni nascono dal consolidamento di due ambienti separati. OT (i sistemi che monitorano e controllano i processi fisici) e IT (i sistemi che trasmettono, gestiscono e archiviano i dati). Un migliore collegamento tra le reti IT rivolte a Internet e quelle OT, pertanto, significa che l’autore di un eventuale attacco ha a sua disposizione una superficie molto più grande.

Alcune delle sfide che i team di sicurezza devono affrontare

1: Visibilità limitata delle risorse e dei comportamenti dell’IoT. La maggior parte dei controlli di sicurezza e di monitoraggio della rete utilizzati negli ambienti OT non sono stati progettati per i protocolli o i dispositivi IoT, quindi forniscono una visibilità limitata sulle risorse IoT in rete. Un problema simile si verifica quando si utilizzano controlli di sicurezza progettati per le reti IoT al fine di monitorare gli ambienti OT. Questi strumenti spesso mancano di una comprensione dei protocolli OT o del comportamento dei dispositivi, impedendo di rilevare un comportamento anomalo o dannoso.

2: I dispositivi IoT hanno limitate funzionalità di sicurezza. I dispositivi IoT, inoltre, sono tipicamente caratterizzati da problemi di sicurezza intrinseci, tra cui l’uso di password di default deboli, firmware vulnerabili e scarsa visibilità sulla catena di fornitura del software.

Un sondaggio del 2020 condotto da Syniverse/Omdia ha rilevato che le tre principali preoccupazioni di sicurezza IoT sono:

  • Protezione contro malware/ransomware
  • Protezione contro il furto di dati/perdita finanziaria
  • Prevenzione della fuga accidentale di dati riservati/proprietà intellettuale

3: Monitoraggio e analisi su scala sono più difficili da realizzare. Man mano che le risorse IoT vengono implementate su larga scala, il team di sicurezza potrebbe trovare quasi impossibile riuscire a monitorare dati provenienti da migliaia di nuovi dispositivi e analizzarli alla ricerca di un comportamento anomalo o malevolo. E, con l’adozione della tecnologia 5G, questo problema non potrà che aumentare.

Come colmare le lacune di sicurezza IoT?

È necessario rilevare e monitorare il comportamento di tutti gli asset OT, IoT e IT collegati alla propria rete OT e una strategia di sicurezza OT/IoT basata sul cloud può aiutare a realizzarlo.  La potenza del SaaS permette di scalare rapidamente man mano che nuovi dispositivi IoT vanno online. E consente di riunire facilmente tutte le tecnologie di sicurezza essenziali, compresa la valutazione delle vulnerabilità, il monitoraggio dei rischi e il rilevamento delle anomalie e delle minacce.