Recovery Plan del Cloud, Irideos promuove servizi sicuri

Il Piano contiene una visione sulle tecnologie e le infrastrutture su cui investire per supportare lo sviluppo e l’adozione del cloud.

Recovery

Irideos promuove una nuova visione per garantire servizi cloud sicuri per la PA e le imprese italiane: all’orizzonte un Recovery Plan per il Cloud EU next-gen.

Danilo Vivarelli, CEO di Irideos, ha condiviso la “Roadmap tecnologica europea per l’offerta cloud-edge di prossima generazione” nel corso della tavola rotonda organizzata dal Commissario europeo per il Mercato Interno, insieme ad altre 26 aziende europee attive nel mondo dei servizi cloud.

La Roadmap è la proposta di un vero e proprio “Recovery Plan del Cloud”. Parliamo di 19 miliardi di euro entro il 2025 per rilanciare l’offerta e i servizi cloud di prossima generazione, uno dei pilastri della Digital Decade europea volta a rafforzare la sovranità digitale dell’Europa.

Il Piano contiene una visione sulle tecnologie e le infrastrutture su cui investire prioritariamente per supportare lo sviluppo e l’adozione in Europa di servizi cloud competitivi, sicuri e attenti alla sostenibilità.

Recovery Plan

Danilo Vivarelli, Amministratore Delegato Irideos
Il progetto strategico per costruire infrastruttura e servizi cloud aperti e interoperabili è un’occasione irripetibile per favorire l’innovazione nell’ecosistema cloud europeo: la Roadmap può essere una base per formulare i piani di investimento dei fondi di Recovery e Resilience, sia europei che italiani.
Efficienza energetica, rinnovo ed espansione delle infrastrutture critiche di datacenter, investimenti nella sicurezza digitale sono gli altri elementi del Piano presentato al Commissario Breton che sono totalmente in linea con le priorità strategiche di Irideos.

Le iniziative proposte sono coerenti e sinergiche anche con GAIA-X, l’iniziativa transnazionale lanciata lo scorso anno per definire standard condivisi di interoperabilità e gestione dei dati. Irideos è Day-1 Member di GAIA-X e contribuisce con un proprio rappresentante nel Comitato Tecnico europeo.