Sicurezza dati, Acronis evidenzia i punti chiave per una protezione efficace

L’inefficienza dovuta all’uso di molteplici soluzioni di protezione si somma al gap di conoscenze degli utenti e dei professionisti.

sicurezza dati

Sicurezza dati, Acronis ha reso disponibili i risultati di un sondaggio che svela un pericoloso divario tra esigenza di protezione dei documenti e scarsità di investimenti.
La ricerca ha interessato 4.400 utenti IT privati e professionali di 22 Paesi e 6 continenti.

Sicurezza Acronis

Serguei “SB” Beloussov, fondatore e CEO di Acronis
Il sondaggio per la Settimana della Cyber Protection evidenzia chiaramente che un maggior numero di soluzioni non equivale a un’aumentata protezione: usare diversi strumenti per risolvere singoli problemi di esposizione risulta complicato, inefficace e costoso.

I risultati supportano la nostra convinzione: l’approccio più intelligente è quello della Cyber Protection, che combina protezione dati, Cyber Security e gestione degli endpoint in un’unica soluzione.

L’inefficienza operativa dovuta all’uso di molteplici soluzioni di protezione si somma al significativo gap di conoscenze degli utenti privati e dei professionisti IT. su quali siano le funzionalità di sicurezza informatica disponibili, e quali possano causare perdite di tempo e denaro, oltre a mettere a rischio la sicurezza.

Sicurezza dati

  • Il 68% degli utenti IT privati e il 20% di quelli professionali non sono in grado di individuare i dati modificati a loro insaputa, perché le soluzioni di cui dispongono non permettono di determinare questo tipo di manomissione.
  • Il 43% degli utenti privati non sa se la soluzione antimalware in uso arresta anche le minacce zero-day, perché queste informazioni non sono facilmente intellegibili. Potervi accedere è invece fondamentale per garantire la protezione dei dati.
  • Il 10% dei professionisti IT non sa dire se la propria azienda è soggetta a normative sulla privacy dei dati.

Approcci permissivi alla protezione dei dati tra gli utenti IT

  • Lo scorso anno l’83% degli utenti ha trascorso più tempo sui propri dispositivi, eppure solo la metà ha messo in atto azioni protettive.
  • Il 33% ammette di aggiornare i dispositivi dopo almeno una settimana dalla notifica di una patch.
  • Il 90% degli utenti IT riferisce di eseguire i backup; malgrado ciò, il 73% ha perso in modo irrecuperabile i dati almeno una volta, il che suggerisce una mancanza di linee guida su come eseguire il backup o il ripristino in modo adeguato.

Sicurezza dati – Le sfide alla protezione e alla sicurezza di dati, applicazioni e sistemi non diminuiranno dopo la pandemia. Per garantire la protezione dei dati, Acronis raccomanda cinque semplici azioni:

  • Creare i backup dei dati importanti. Conservare più copie dei backup, una in locale per un ripristino rapido, e una off-site nel cloud, per garantire il ripristino anche se un’emergenza distrugge le copie locali.
  • Aggiornare i sistemi operativi e le applicazioni. I sistemi operativi e le app obsolete non contengono le correzioni di sicurezza che impediscono l’accesso ai cybercriminali. Per evitare gli exploit è necessario applicare regolarmente le patch.
  • Prestare attenzione a e-mail, link e allegati sospetti. La maggior parte delle infezioni da malware è provocato da tecniche di ingegneria sociale che ingannano gli utenti ignari, inducendoli ad aprire allegati infetti o a collegarsi a siti web che ospitano malware.
  • Installare software antivirus, antimalware e antiransomware e attivare gli aggiornamenti automatici, così che il sistema sia sempre protetto dal malware.
  • Valutare l’adozione di una soluzione di Cyber Protection unificata, che gestisca in modo centralizzato e integrato la protezione imprescindibile per venire incontro alle esigenze dell’IT di oggi.