Rob Tribe, VP Systems Engineering EMEA di Nutanix, ci parla di tecnologia e delle evoluzioni che ci attendono nel prossimo futuro.
Ho iniziato la mia carriera in qualità di tecnico specialista prima del 2000 e nel corso degli anni ho avuto modo di assistere a una serie di cambiamenti nello sviluppo a livello di piattaforma che hanno rivoluzionato il modo in cui oggi utilizziamo i nostri dispositivi, dai server agli smartphone, molti dei quali di ampia portata e positivamente dirompenti.
Attualmente faccio parte di un team manageriale con l’incarico di gestire alcune delle principali sfide tecnologiche che i professionisti IT si trovano ad affrontare oggi. E la verità è che, dopo i 12 mesi che ci siamo lasciati alle spalle, quello che ci aspetta è una sfida impegnativa. Con un’analogia “alpinistica,” potremmo dire che stiamo affrontando l’ascesa a una cima difficile, con i pendii più ripidi e i venti più forti che abbiamo mai visto.
Quindi cosa possiamo davvero aspettarci dall’immediato e prossimo futuro?
Il futuro della tecnologia – Applicazioni e strumenti cloud-native
Man mano che ci adattiamo alla nuova normalità post-pandemia, i dipartimenti IT cercheranno di sviluppare infrastrutture più flessibili e con una maggior capacità di adattamento. Questo può portare a una svolta definitiva nell’adozione di strumenti cloud-native a tutti i livelli, dato che i professionisti IT ora optano per tecnologie che permettono di “spostare” le applicazioni al di fuori di posizioni fisiche e utilizzare servizi dati e applicazioni native nel cloud, in un mondo in cui il cloud ibrido sarà predominante.
Gli effetti si faranno sentire, tanto nelle applicazioni “tradizionali”, quando in quelle moderne nate in cloud. Sarà necessario parecchio lavoro per completare la migrazione, fare refactoring e reengineering, ma gli sforzi compiuti daranno i loro frutti nel breve, medio e lungo termine.
In tal senso, i team IT continueranno ad avere il compito di garantire sicurezza, business continuity e disaster recovery per tutte le applicazioni, comprese quelle cloud-native, ma si rivolgeranno a fornitori in grado di unificare entrambi i mondi ed entrambi i tipi di applicazioni. Sentirete spesso abusare di termini quali “esperienza senza soluzione di continuità” e “visione unificata”, ma ciò che è importante cogliere è che l’accessibilità e le informazioni unificate sono davvero elementi importanti.
Il futuro della tecnologia – La teoria del “no big bang”
La tendenza a spostare le applicazioni verso i fornitori di servizi di cloud pubblico continuerà nei mesi a venire. Un numero sempre maggiore di aziende inizierà ad analizzare in modo più strategico le proprie applicazioni e i propri dati e sarà in grado di definire quali elementi dei propri carichi di lavoro potranno beneficiare di una maggiore flessibilità e dei diversi servizi offerti dal cloud pubblico.
Ma allo stesso tempo dovremo essere consapevoli che i servizi di cloud pubblico non sono una panacea e che sorgeranno nuove sfide.
Alcune aziende si troveranno inevitabilmente in situazioni complesse, in cui alcune delle loro applicazioni tradizionali, non native nel cloud, richiederanno un grande sforzo in termini di refactoring e di riscrittura per procedure con la migrazione, con costi che possono rivelarsi proibitivi. È perciò molto probabile che prenderanno il sopravvento le tecnologie che consentono un refactoring più graduale.
Il futuro della tecnologia – Intelligenza artificiale e automazione
Se dovessimo scegliere un nuovo “favorito” in materia di sviluppo tecnologico, rispetto a quanto che osservato negli ultimi 18 mesi, per rafforzare piattaforme e strumenti, i vincitori sarebbero l’intelligenza artificiale (AI) e il Machine Learning.
Integrando questo tipo di soluzioni nell’esecuzione di compiti ripetitivi, saremo in grado di migliorare i flussi di lavoro dei professionisti in qualsiasi settore, permettendo loro di concentrarsi sulle attività a più alto valore aggiunto.
È chiaro che l’intelligenza artificiale aiuterà a migliorare tutti i tipi di processi e pianificazione operativa grazie alla sua capacità di eseguire analisi predittive. Tuttavia, rimarrà uno strumento che guiderà il processo decisionale e non la soluzione che trasformerà il nostro mondo in qualcosa di completamente autonomo. I robot stanno diventando sempre più intelligenti, ma le persone continueranno a mantenere il controllo per il prossimo futuro.
Tornando all’analogia dell’alpinismo cui ho attinto in precedenza, la cosa importante nel 2021 non sarà decidere se affrontare prima la via di arrampicata più complessa (ovvero tecnologicamente impegnativa) oppure optare per un percorso più dolce, e forse più lungo, ma essere consapevoli che in entrambi i casi, arrivare in cima ne varrà la pena.