Red Hat e il cloud ibrido; uno dei tasselli, assieme a digital transformation e sicurezza secondi i responsabili IT interpellati.
L’indagine si è svolta da luglio a settembre coinvolgendo 1.400 professionisti IT tra clienti Red Hat e non, la maggior parte dei quali in aziende con fatturato annuo oltre i 100 milioni di dollari.
Qual è l’impatto del Covid-19 sulla trasformazione digitale e sulle priorità IT nel 2021? Sembra che molte aziende stiano accelerando i loro sforzi di trasformazione digitale, anche se alcune hanno dovuto posticiparla. La maggior parte degli intervistati afferma che la trasformazione è ben avviata, con il 65% in fase di “trasformazione” o oltre.
Cloud ibrido Red Hat
Quest’anno come risposte sono state aggiunte “in stallo” e “in accelerazione scoprendo che il 21% delle organizzazioni sembra stia intensificando i propri sforzi. Solo il 6% ha dichiarato di essere in stallo, anche se il doppio degli intervistati (4% vs. 2% nel 2019) ha confermato di non avere alcun piano di trasformazione digitale in essere. Solo il 5% delle organizzazioni intervistate non ha ancora iniziato la trasformazione digitale o ha appena iniziato.
Le priorità principali in tema di trasformazione digitale citate sono innovazione (23%), sicurezza (19%), user experience (13%) e riduzione dei costi (11%). Le cinque principali priorità di finanziamento IT per il prossimo anno sono sicurezza IT (45%), gestione IT e il cloud management (39%), infrastruttura cloud (34%), ottimizzazione dell’IT esistente (29%) e l’automazione IT (26%).
Alla domanda sui risultati che speravano di ottenere, i primi tre traguardi sono stati il miglioramento dell’efficienza, l’aumento della sicurezza e la riduzione dei costi, rispettivamente 37%, 32% e 30%. Anche in questo caso era consentito scegliere fino a tre risultati.
Cloud ibrido Red Hat – Come cambia la strategia
Più di un quarto degli intervistati (27%) ha descritto la propria strategia cloud come “cloud ibrido” per i prossimi 12 mesi, e il 17% ha dichiarato di avere innanzitutto una strategia private cloud. Appena il 12% ha in programma di standardizzare su un singolo cloud pubblico. Il 10% ha dichiarato di essere “public cloud-first”, mentre l’11% ha indicato di perseguire una strategia “multicloud”, l’uso di più cloud pubblici indipendenti l’uno dall’altro.
L’uso di tre o più nuvole nei prossimi 12 mesi dovrebbe aumentare in modo significativo. Solo il 22% degli intervistati afferma di utilizzare oggi 3 o più piattaforme cloud. La maggioranza degli intervistati (51%) afferma che prevede di usarne tre o più nei prossimi 12 mesi.
Circa la metà degli intervistati ha dichiarato di voler utilizzare l’intelligenza artificiale/machine learning nei prossimi 12 mesi. Gli intervistati hanno però citato la “collaborazione tra i team per mettere in produzione i modelli” e la “gestione degli strumenti e dei framework AI/ML” tra le sfide principali per il raggiungimento degli obiettivi. L’infrastruttura di provisioning è stata citata come la sfida principale dal 24%, il 18% ha confermato l’accesso ai dati il principale problema da risolvere per portare ML in produzione.