Logistica e distanziamento sociale: l’opinione di Manhattan Associates
Nel post Covid-19, le operazioni logistiche saranno misurate non solo in base a produttività ed efficienza, ma anche a fattori come il distanziamento sociale.
Secondo Manhattan Associates per la logistica sarà difficile tornare indietro una volta che la pandemia sarà passata.
Stiamo assistendo a un periodo di polarizzazione senza precedenti all’interno di diversi settori dell’economia globale.
L’impatto del Covid-19 sulle economie di tutto il mondo ha portato a un aumento dei licenziamenti, cancellando gran parte della crescita positiva registrata dal 2008 in avanti.
Tuttavia, alcuni segnali di ripresa stanno emergendo grazie a organizzazioni e settori che stanno sperimentando un record di domanda dei consumatori.
I magazzini sono senza dubbio una di queste aree in piena espansione.
Solo l’anno scorso, il settore della logistica ha registrato una carenza di personale qualificato, che ha portato a sfide per l’evasione degli ordini a ridosso dei picchi stagionali (Black Friday e Natale).
Con sei mesi in anticipo, e con così tanta manodopera ora apparentemente disponibile, potremmo essere perdonati per aver pensato che le sfide dell’ultimo decennio sarebbero state un ricordo del passato.
Non è così sfortunatamente.
Logistica e distanziamento sociale
Le sfide del 2019 hanno invece lasciato il posto a tutta una serie di nuove sfide per le quali il Covid-19 è stato un catalizzatore diretto o indiretto. Dalle soluzioni flessibili e agili alla precisione dell’inventario; dall’efficienza del picking e dal distanziamento sociale all’igiene del pavimento del magazzino, i requisiti per la logistica di domani sono molto diversi da quelli degli anni precedenti.
Le restrizioni e la rigidità di alcuni sistemi e modelli di business sono state recentemente messe sotto la lente d’ingrandimento, riconoscendo la necessità di soluzioni flessibili e agili in tutte le sezioni della supply chain.
Ma soprattutto, in un ambiente post Covid-19, le operazioni logistiche saranno probabilmente misurate, non solo in base ai livelli di produttività ed efficienza (sempre importanti), ma anche in base a fattori molto più “soft”.
Si tratterà di engagement e riconoscimento dei dipendenti; oppure di mostrare empatia e comprensione delle sfide e delle preoccupazioni che ogni lavoratore avrà. Si tratterà di riconoscere e mostrare apprezzamento per i rischi quotidiani che i lavoratori del settore stanno assumendo. E ancora, assicurarsi che i dipendenti si sentano connessi ai datori di lavoro e ai brand che rispecchiano i loro valori fondamentali.
Logistica e distanziamento sociale
Ogni organizzazione, grande o piccola, vi dirà che la salute e il benessere del suo personale sono fondamentali. E avere i giusti piani e le giuste misure in atto può letteralmente significare la differenza tra la vita e la morte. Oltre a questo, può anche significare la differenza tra avere personale felice, leale, impegnato e lavoratori inefficienti, svogliati e poco qualificati.
Ci sono una serie di best practice che i magazzini possono implementare per gestire le sfide sanitarie attuali.
Ad esempio, limitare il numero di lavoratori in zone specifiche; aderire a rigorose misure di distanziamento sociale sul posto di lavoro.
Oppure chiudere le zone per fumatori e limitare il numero di posti a sedere per tavolo nelle mense utilizzare le swipe card anziché i touch screen. Inoltre aumentare le rotazioni dei turni per mantenere l’efficienza di picking e la produttività, evitando al contempo problemi di salute mentale e fisica.
Alcune organizzazioni lungimiranti stanno addirittura esplorando i potenziali utilizzi della tecnologia biometrica per monitorare e gestire la salute dei dipendenti. Questa è certamente un’area di crescita dell’innovazione tecnologica che probabilmente fiorirà ben oltre la fine dell’attuale pandemia.
Logistica e distanziamento sociale
L’impatto di questo virus si farà probabilmente sentire in tutti i settori della società e dell’economia molto tempo dopo la creazione di un vaccino e di una nuova forma di normalità.
Ma il fatto è questo: torneremo mai a uno stato di “normalità” simile al 2019? Oppure il Covid-19 ha cambiato radicalmente il modo in cui guardiamo ai rapporti tra datore di lavoro e dipendenti? Soprattutto per i lavoratori e per i settori chiave come la logistica?
Accademico, warehouse manager, produttore farmaceutico, a capo della supply chain o un consumatore, la premessa di base di domanda e offerta suggerisce che i magazzini sarebbero al completo (e i lavoratori potrebbero aspettarsi salari piatti, con un bacino davvero ampio di potenziali dipendenti attualmente disponibili.
Tuttavia, il Covid-19 sta cambiando le norme accettate. Quindi i datori di lavoro non solo devono aumentare i salari, ma anche cercare forme più “soft” di engagement e incentivazione dei dipendenti.
Analogamente all’apertura del vaso di Pandora, Manhattan Associates sospetta che sarà difficile tornare indietro una volta che la pandemia sarà passata. E alla fine potrebbe rivelarsi una cosa non negativa per l’impegno dei datori di lavoro e l’equilibrio socio-economico a lungo termine.
Logistica e distanziamento sociale
Mentre guardiamo avanti con aspettative per un futuro libero da Covid-19, la logistica e le sue importanti funzioni saranno uno dei settori chiave che guideranno la ripresa economica in Italia.
Gli ultimi quattro mesi hanno certamente acceso i riflettori sull’importanza vitale dello spazio dei magazzini come sala di controllo da cui si muovono le supply chain e che a sua volta proviene dal commercio globale.
E, cosa forse ancora più importante, ha anche messo in luce l’importanza degli uomini, delle donne e dei sistemi che fanno funzionare i magazzini e le supply
