Cloud e multi-cloud a domicilio, arriva Oracle ExadataCC Gen2

Oracle propone un servizio cloud per database tramite appliance sicuri, in modalità on-premise, all’interno della rete cliente.

Cloud e multi-cloud

Oracle parla di cloud computing a partire da una prospettiva e svela ufficialmente le innovazioni della piattaforma Exadata Cloud at Customer Gen2.

A raccontarci le novità è intervenuto Claudio Paolucci, Principal Solution Engineer di Oracle. L’incontro (virtuale) con la stampa ha fatto seguito a un interessante webinar, che ha voluto tratteggiare il tema caldo del multi-cloud, con l’obiettivo di affrontarlo da una prospettiva “insolita”.

Claudio Paolucci, Principal Solution Engineer di OracleSe “privato, pubblico e ibrido” sono i tre classici modelli di consumo del cloud è tuttavia possibile ipotizzare un meccanismo di sviluppo.

Una logica che soddisfi in modo trasversale le esigenze di tutte le architetture di un data center e renda possibili nuove opportunità, coniugando innovazione e controllo.
In questo scenario, la “sovranità del dato” e la “il peso degli asset” ricoprono un aspetto non secondario.

Oracle propone un servizio cloud per database particolarmente avanzato e, aspetto cruciale, installabile direttamente tramite appliance sicuri in modalità on-premise all’interno della rete cliente.

Cloud e multi-cloud

Di fatto, Exadata Cloud at Customer Gen2 combina la piattaforma di database firmato Oracle con l’agilità e tipica della “nuvola”. Il sistema è affiancato da un meccanismo di sottoscrizione flessibile e orchestrato dal team Oracle, direttamente all’interno del data center cliente.

La soluzione risulta altamente innovativa, dato che combina la semplicità del cloud alla sicurezza e al controllo di un’implementazione on-premise. Non solo, assicura un Time-to-market più rapido, con provisioning dei database basato su Web.

Cloud e multi-cloud
Per andare incontro a un ampio ventaglio di possibili necessità, la piattaforma adotta un modello di costo basato su sottoscrizione con pagamento a consumo. Come precisa Paolucci, esistono poi formule di gestione BYOL, o Bring Your Own License, ideate per agevolare e rendere più fluida possibile il mantenimento dei servizi.

Cloud e multi-cloud

Portando nel proprio data center una soluzione ExaCC si dovranno considerare due componenti basilari per le subscription. Il primo valor mensile è fisso e indipendente dall’uso effettivo. Dipende invece dal tipo di hardware installato (shape) e può essere assimilato a un canone per i device. La seconda componente che influisce sui costi è variabile e dipende dalle OCPU, i core fisici Oracle, che hanno un costo orario definito.

Cloud e multi-cloud

Cloud e multi-cloud, licenze e hardware

Per passare a Exadata Cloud at Customer Gen2, Oracle mette a disposizione procedure per una facile migrazione dei database esistenti. Oltre a questo, esistono strumenti di gestione messi a punto per ridurre al minimo le attività di amministrazione IT.
Tutto questo si traduce in performance di alto livello e una accelerazione effettiva dei carichi di lavoro OLTP e analisi dei dati.

Con Exadata Cloud at Customer Gen2, Oracle offre un servizio cloud database su scala aziendale con resilienza e automazione significativamente migliorate. L’intero sistema si basa su Exadata X8, capace di garantire prestazioni e disponibilità ideali per l’enterprise. Exadata Cloud Gen 2 sfrutta un moderno piano di controllo del cloud, implementato nella regione Oracle Public Cloud più vicina. Ciò semplifica la gestione del cloud riducendo al contempo i requisiti di spazio, alimentazione e raffreddamento. I clienti possono dunque utilizzare le stesse interfacce e API Web Oracle Cloud di seconda generazione per gestire Exadata Cloud Service ed Exadata Cloud at Customer Gen2.

La base hardware prevede server dual-Socket con i più recenti processori Intel Xeon (Cascade Lake) a 26 core e 720 GByte di RAM per il DB server. Il rack include poi server doppio socket a 24 core, 25,6 TByte Flash e 12x 14 TByte per lo storage.

Cloud e multi-cloud

Oracle ha sviluppato quattro configurazioni, definite Shapes, messe a punto per differenti clientele. Oltre a una versione base con 2 DB server, sono presenti a listino varianti “quarter rack”, “half rack” e “full rack” con, rispettivamente, 2, 4 e 8 DB Server. Le CPU passano dunque dalle 48 della versione base, a 400, nella variante top di gamma. La memoria massima può arrivare a 5.760 GByte, mentre la capacità a disposizione è compresa tra 74,8 TByte e 598,7 TByte.

Oracle ExaCC

Cloud e multi-cloud, lo studio Forrester Consulting

Contestualmente alla presentazione della nuova infrastruttura, Oracle ha reso pubblici i dati di un recente studio Forrester Consulting.
La ricerca sottolinea come le piattaforme multi-cloud possono aiutare a superare i “silos aziendali”. Di fatto, oggi, non è più pensabile una gestione delle informazioni a “compartimenti stagni”.

Moving the Needle: Data Management for the Multi-Hybrid Age of IT

L’82% dei 670 CIO, CTO e decision maker riconosce che investire nella giusta strategia di gestione dei dati porterà a migliori risultati di business. Il 73% ammette di avere strategie disparate e dati frammentati in vari comparti aziendali (“silos”). Essi impediscono loro di fornire ai soggetti aziendali interessati le informazioni di cui hanno bisogno.
Il 64% degli intervistati è alle prese con la gestione di un’infrastruttura multi-cloud o ibrida. Non è quindi una sorpresa che il 70% delle aziende consideri prioritaria la necessità di semplificare i processi IT.

Secondo la ricerca, l’adozione dell’hosting di dati in ambiente multi-cloud è guidata dalla necessità di diversificazione e accesso a funzionalità particolari.
Circa 6 intervistati su 10 hanno citato “l’accesso a tecnologie o funzionalità specifiche” come elemento trainante per la loro strategia multi-cloud.

Anche se l’83% delle aziende ritiene di dover tenere il passo con i requisiti di sicurezza dei dati, la metà afferma di non avere al momento la capacità di proteggerli in modo adeguato.

Cloud e multi-cloud:

  • L’82% degli intervistati desidera che la propria strategia sui dati porti a una migliore comprensione del cliente e a una migliore customer experience.
  • Il 73% delle aziende riconosce di avere strategie disparate per i dati – frammentati in “silos” aziendali diversi – che impediscono di raggiungere questo obiettivo.
  • Il 36% dei dati è ancora ospitato on-premise, il 19% su cloud pubblico e il 18% su cloud privato.
  • La natura dei dati raccolti dalle aziende è notevolmente cambiata: il 31% è tabulare / strutturato e il resto è costituito da dati non tabulari / semi strutturati o non strutturati. Di questi ultimi, il 18% sono dati di testo e il resto è distribuito uniformemente su immagini / video, dati generati in modo automatico, dati di streaming ecc.
  • Il settore pubblico e il commercio al dettaglio mostrano una scarsa maturità in termini di strategia sui dati: il 34% del settore pubblico e delle organizzazioni sanitarie ha una strategia dati incompleta.

Reinier van Grieken, Vice President di Oracle Systems, Europa Medio Oriente e Africa
Le aziende sanno di aver bisogno di informazioni basate sull’analisi dati per poter operare in modo nuovo e innovativo e far fronte a priorità aziendali diversificate e spesso inattese.

Devono essere in grado di riunire i dati provenienti da tutte le fonti su un’unica piattaforma, per trarne senso e valore, indipendentemente da dove si trovino in origine. Ciò che conta è quello che possono fare adesso con le informazioni, perché i dati definiscono il futuro del lavoro, e lo fanno sempre di più in un ambiente multi-cloud ibrido.

 

Filippo FabbriFilippo Fabbri, Systems Country Leader, Oracle Italia
Questi temi saranno oggetto a breve di un convegno di livello Executive organizzato da CIOnet in collaborazione con Oracle, e di alcuni webinar gratuiti di taglio formativo/educational che si terranno tra giugno e luglio, a cui siamo lieti di invitare tutti gli interessati.