Con la digitalizzazione quale sarà l’evoluzione che intraprenderà la professione HR? A questa domanda tenta di rispondere Marco Bossi, Managing Director di Talentia Software.
I processi HR sono stati influenzati dalle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione, dalla robotizzazione e dall’AI. Si tratta di cambiamenti che portano una rielaborazione dei processi di recruitment e di gestione del personale. La matrice disciplinare è in piena evoluzione e tutte le metodologie, i valori e le tecniche condivise dalla comunità HR, hanno subito una profonda metamorfosi.
D’ora in avanti, chi si occupa di risorse umane dovrà vincere nuove sfide: una migliore gestione dei talenti, l’ottimizzazione dei metodi di formazione e dei processi di recruitment. Sarà importante reinventare e agevolare la trasformazione della professione HR, che si sta evolvendo sia nel contenuto che nella forma.
L’impatto dell’AI sul recruitment
Il processo di selezione delle risorse umane è uno dei primi ad essere influenzato e interessato dall’intelligenza artificiale. L’AI aiuta infatti il recruiter riducendo il carico di lavoro e fornendogli strumenti di valutazione più efficaci. L’intelligenza artificiale favorisce il matching tra domanda e offerta, migliora i processi di ricerca del personale e permette di classificare e ordinare le candidature, attività spesso onerosa e lunga. Il recruiter ha così la possibilità di raccogliere e, in seguito, elaborare milioni di dati in minor tempo.
L’impatto dell’AI sull’elaborazione delle domande dei dipendenti
Dipendenti e manager pongono spesso molte domande, sia che si tratti di payroll, di informazioni amministrative, di richiesta ferie e di altri argomenti. L’implementazione dell’intelligenza artificiale sotto forma di chatbot, ad esempio, semplificherebbe i processi relativi allo scambio di informazioni.
L’analisi dei quesiti sarebbe quindi rivoluzionata grazie alle risposte automatiche elaborate direttamente dall’intelligenza artificiale. I team HR potrebbero così evitare di svolgere attività ripetitive e a basso valore aggiunto, mentre i dipendenti potrebbero ricevere risposte rapide, chiare e precise.
Tuttavia, l’AI non è in grado di curare ogni aspetto relativo allo scambio di informazioni – precisa – e quindi sarebbe poi compito delle persone del team HR rispondere alle domande un pochino più complesse.
L’impatto dell’AI sulla mobilità
Come ricoprire un ruolo in mobilità e che tipo di proposta andrebbe fatta in tal senso? L’AI si basa su un software che semplifica, attraverso un database, la selezione dei candidati e l’implementazione di sistemi di matching.
L’intelligenza artificiale non riguarda solo settori innovativi o le nuove tecnologie. L’AI si sta affermando costantemente anche nei settori “tradizionali” dove acquisterà sempre maggiore importanza e dove sta già portando innovazioni concrete. L’intelligenza artificiale propone infatti un nuovo modo di immaginare il settore delle risorse umane, i team HR, il loro lavoro e gli ambiti applicativi della professione.
La nuova sfida per i responsabili HR consisterà nel garantire la complementarità tra competenze non automatizzate e sistemi di intelligenza. L’adattamento delle competenze risulta quindi essenziale e il ruolo dei dipendenti in questo contesto andrà ovviamente ripensato in funzione delle evoluzioni in atto.