La tecnologia inkjet Epson per l’ufficio offrire al settore dell’istruzione in Europa occidentale vantaggi rilevanti: taglio dei consumi e diminuzione dei rifiuti.
Parliamo di 54 milioni kWh, un taglio dei costi pari a 6,2 milioni di euro, una riduzione delle emissioni di CO2 di 18,5 milioni di Kg e, molto importante, una diminuzione dei rifiuti di stampa. Nel contesto, il risparmio di 6,2 milioni di euro equivarrebbe a finanziare ogni anno oltre 160 nuovi insegnanti della scuola primaria.
Secondo i dati IDC, negli ultimi quattro anni le stampanti inkjet Epson per l’ufficio hanno ottenuto un aumento della quota di mercato del 56% in Europa: grazie a questa crescita, l’azienda giapponese ora possiede una quota di mercato totale del 29% in tutta l’Europa occidentale. Esiste quindi un enorme potenziale dell’uso della tecnologia inkjet con conseguenti risparmi realizzabili da aziende e organizzazioni.
Se questo trend persiste, il risparmio annuo potenziale di CO2 viene calcolato pari a un volume assorbito da 851.000 alberi e oggi queste convincenti statistiche spingono la diffusione della tecnologia.
La ricerca di Epson ha rilevato che chi si occupa della dotazione e delle strutture informatiche (e chi utilizza gli strumenti IT) nell’ambito del settore dell’istruzione, devono fare i conti con pesanti pressioni sui costi: per il 26% degli intervistati questo ha determinato un minor numero di viaggi extracurricolari, mentre secondo il 33% tale situazione non ha reso possibile migliorare l’ambiente di apprendimento5. In particolare, un significativo 39% ha affermato che le pressioni sui costi hanno portato all’impossibilità di assumere più personale, mentre il 24% ha ammesso che hanno generato delle riduzioni nella formazione del personale stesso.