Componenti Bticino per la nuova sede del Gruppo Engineering

Componenti Bticino per la nuova sede del Gruppo Engineering

Per il nuovo quartiere generale romano, il Gruppo Engineering ha richiesto di poter contare per quello che riguarda l’impiantistica sui componenti di Bticino. Inaugurato lo scorso giugno all’EUR, nella nuova sede trovano spazio oltre 2mila dipendenti. Frutto di una ristrutturazione, l’edificio ha visto una completa riorganizzazione degli spazi e degli impianti interni. L’intervento ha portato l’intero complesso, composto da sei piani più due livelli interrati, a ottenere la Certificazione Leed, confermando l’attenzione all’ambiente e all’efficienza energetica del gruppo.

Energia senza compromessi
Nella ristrutturazione l’impiantistica elettrica ha avuto un’importanza fondamentale, in termini di affidabilità ed efficienza. Da qui la scelta di installare, per la garanzia dei servizi essenziali e l’infrastruttura di rete, soluzioni proposte da aziende qualificate, in questo caso BTicino.

Qui si trovano persone che lavorano per fornire servizi IT a clienti distribuiti in tutto il mondo e che, quindi, non possono tollerare nessuna interruzione della propria attività. Anche pochi minuti senza elettricità, infatti, potrebbero comportare una perdita di decine di giorni/uomo, con ripercussioni economiche sull’azienda e sui clienti.

Partiamo dai trasformatori
A fronte di queste criticità, l’attenzione si è focalizzata, in primo luogo sulla topologia di rete e sui trasformatori, chiamati a rendere fruibile l’energia a tutti gli utenti. I progettisti hanno scelto di suddividere la rete di distribuzione in due sezioni indipendenti, corrispondenti alle ali dell’edificio, alimentate attraverso linee separate. Una caratteristica che ha permesso di installare trasformatori di potenza relativamente inferiore. Nei sotterranei dell’edificio sono così in funzione due trafo da 1250 kVA.

Al di là della scelta della marca delle apparecchiature, i progettisti hanno focalizzato la propria attenzione anche agli aspetti di sicurezza fisica, orientandosi verso le soluzioni più innovative. Da qui la decisione di installare i trasformatori isolati in resina epossidica Legrand. L’isolamento in resina invece che in olio fa sì che in caso di incendio venga evitata la pericolosa fuoriuscita di decine di litri di materiale altamente combustibile, a vantaggio della sicurezza delle persone presenti nell’edificio.

Tutta la potenza delle barre
Prima di raggiungere le singole utenze, dai trasformatori l’energia elettrica viene inviata ai quadri generali. Anche in questo caso, i progettisti hanno scelto di affidarsi alle soluzioni di punta del mercato, adottando i condotti a sbarre ventilate SCP Super Compact Zucchini da 1600 A e 2000 A. Per la stessa ragione, l’impianto di illuminazione dei due piani sotterranei, riservati alle attività tecniche, è alimentato attraverso i condotti Blindo luce LB plus, da 25, 40 e 63 A. Una scelta che, oltre a garantire una notevole velocità in fase di posa, offre un’elevata flessibilità.

L’evoluzione tecnologica e lo sviluppo di nuovi servizi impongono una serie di cambiamenti anche ai locali tecnici. E la possibilità di riposizionare, in pochi minuti, le sorgenti di illuminazione permette ai tecnici di operare sempre nelle migliori condizioni di visibilità. Una peculiarità particolarmente apprezzata nell’area in cui sono installate le apparecchiature informatiche che, protette all’interno dei rack della Gamma Linkeo di BTicino, garantiscono la necessaria connettività a tutti i dipendenti della sede romana.

Qualità sotto controllo
La qualità dell’energia utilizzata all’interno dell’edificio dipende, oltre che dal lavoro svolto dagli Ups, soprattutto dall’affidabilità dei componenti scelti per realizzare gli armadi di distribuzione. Sono quest’ultimi, infatti, a rappresentare il cuore dell’impianto elettrico.

Per tale ragione, nei locali tecnici sotterranei dove sono presenti gli armadi Power Center ed in quelli di piano, sono stati installati gli armadi MAS400, all’interno dei quali sono presenti interruttori di Potenza MegaBreak e gli scatolati Megatiker.

Scelte che confermano, ancora una volta, l’attenzione della committenza all’affidabilità dell’intero impianto.

Anche per questa ragione, la qualità dell’attività è costantemente monitorata dalle Centrali di Misura Multifunzione RS485, che rilevano le principali grandezze elettriche delle reti, consentendo ai tecnici di manutenzione di monitorare costantemente la qualità dell’energia distribuita all’interno dell’edificio e di intervenire in modo proattivo a fronte di eventuali anomalie. Con questa logica sono poi stati realizzati i vari armadi di distribuzione di piano, raggiunti dalle barre di potenza Zucchini, e poi da quelli delle varie sezioni.

L’energia dove serve
Proprio la ricerca della massima affidabilità, pur senza trascurare l’estetica, ha suggerito di utilizzare le prese della serie civile Livinglight, che offre una ricca serie di personalizzazioni e, quindi, può essere facilmente adattata alle diverse tipologie di ambienti in cui viene installata. Una flessibilità che risponde perfettamente alle esigenze di ambienti ispirati allo Smart Working voluto da Engineering.

L’intero edificio è ispirato alla razionalità, ma anche alla possibilità di riorganizzare gli ambienti in modo dinamico, in funzione delle esigenze contingenti. Da qui la scelta di installare le torrette a scomparsa sottopavimento Interlink. Quest’ultime, poste sotto il livello calpestabile, sono protette da un efficace coperchio rinforzato, in grado di tollerare sia il peso di una persona, sia quello di una scrivania o di una sedia.

Proprio la connettività degli ambienti, con la necessaria proliferazione delle porte Ethernet a cui collegare i dispositivi, ha indotto a cercare sul mercato una soluzione capace di coniugare la qualità dei componenti e la rapidità di installazione. Anche in questo caso la soluzione è venuta dal catalogo BTicino, che ha proposto il sistema di cablaggio strutturato BTnet in cat.6, che ha permesso di installare rapidamente i singoli connettori con connessioni di tipo toolless, ovvero senza la necessità di utilizzare strumenti dedicati.