Il 28 gennaio, Data Privacy Day, Kaspersky ha pubblicato un report sui rischi in tema di privacy e le minacce informatiche cui sono statti esposti i suoi utenti. Esaminando gli utenti che usano la soluzione Kaspersky Security Cloud in tutto il mondo, l’azienda ha rilevato che l’85% ha utilizzato la funzione “Account Check” sui propri dispositivi mobili, scoprendo che i propri indirizzi e-mail erano diventati di dominio pubblico a causa di violazioni di dati avvenute su siti e piattaforme online o di altri incidenti legati alla privacy verificatisi negli ultimi tempi.
Nonostante questo dato, Kaspersky ricorda anche che non bisogna farsi prendere dal panico, perché le soluzioni di cybersecurity e i principi della “digital hygiene” possono aiutare gli utenti a proteggere i loro dati digitali.
Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky
La tecnologia ha migliorato le comunicazioni online e continua a permetere di costruire un mondo sempre più accessibile e integrato. Gli utenti privati beneficiano delle opportunità che queste nuove tecnologie offrono loro, apprezzandone il valore; è comunque importante essere proattivi quando si tratta di proteggere i dati personali che servono per usare queste tecnologie. Le tattiche per ottenere le informazioni personali dalle persone oggi sono tante, come l’impiego del phishing o dei Password Stealer. Bisogna sempre tener presente, però, che è sufficiente adottare delle semplici best practice per salvaguardare la propria privacy digitale.
Le moderne tecnologie hanno dato alle persone tantissimi vantaggi – dallo streaming video e dalla possibilità di lavorare in mobilità, fino al matchmaking sulle app di dating. Servizi come Facebook, Tinder e persino Netflix richiedono agli utenti di fornire parecchie informazioni personali, tanto che si stima che entro l’anno la quantità totale di dati utilizzati online raggiungerà i 44 zettabyte.
Per continuare a sfruttare i vantaggi offerti da questi servizi, tuttavia, è importante che gli utenti comprendano i potenziali rischi che riguardano la loro privacy personale e che aggiungano nuovi livelli di protezione digitale per mantenerla al sicuro.
Ad esempio, una delle tecniche utilizzate più di frequente – il phishing – spesso sfrutta gli errori involontari che le persone commettono o cerca di fare leva sulle emozioni delle persone. Secondo il report di Kaspersky, realizzato in occasione della Giornata Internazionale della Privacy 2020, le tecnologie antiphishing dell’azienda hanno impedito almeno un attacco di phishing sul 15% dei computer dotati di soluzioni di protezione Kaspersky.
Altro vettore di attacco rilevante, e diventato sempre più comune, riguarda il furto delle password. Nel 2019 si è registrato un +72% del numero di utenti (2 milioni in totale) colpiti da malware progettati proprio per la raccolta dei dati digitali dei consumatori. I Password Stealer si infiltrano nei browser delle vittime e rubano le password memorizzate, consentendo l’accesso ai dati privati degli utenti senza che abbiano dato il consenso, proprio attraverso i loro account online, e agevolando così le incursioni da parte dei cybecriminali.
Per proteggere le proprie informazioni e i dati personali, Kaspersky consiglia di:
- evitare link o applicazioni sospette.
- Prestare attenzione quando si usa Internet, leggendo attentamente i link e i contratti relativi ai servizi online.
- Aggiornare sempre i servizi di sicurezza in uso online, installando le ultime patch e gli update dei vari prodotti.
- Iniziare ad utilizzare il tool “Privacy Checker”, disponibile online e creato per aiutare le persone a configurare gli account sui social media in modo sicuro.
- Installare una soluzione di sicurezza affidabile, come Kaspersky Security Cloud, in grado di proteggere le informazioni contenute negli account e di avvisare l’utente in caso di compromissione dei dati personali.