Per Akamai nel 2020 crescerà l’importanza della gestione dati

Per Akamai nel 2020 crescerà l’importanza della gestione dati

Secondo John Summers di Akamai, non solo la gestione dei dati sarà sempre più importante, ma basilare sarà anche la formazione dei dipendenti che ci lavorano.

Tornare alle basi della sicurezza: la formazione dei dipendenti sulla gestione dei dati al centro della strategia e in primo piano tra le priorità. Lo scorso anno abbiamo registrato un gran numero di violazioni dei dati, che hanno avuto un impatto economico e di reputazione sulle aziende di tutto il mondo.

Al fine di rispettare pienamente la CCPA (California Consumer Privacy Act) e il GDPR, le aziende si concentreranno in primo luogo su quello che potranno fare al loro interno, dando ai dipendenti le informazioni corrette su come gestire i cambiamenti che le nuove normative comportano. In questo modo, si diffonderanno all’interno delle aziende nuovi programmi e pratiche progettate per aiutare i dipendenti a gestire i dati.

Come gli amanti degli animali evitano l’utilizzo di prodotti testati sugli animali, così i consumatori che desiderano avere pieno controllo dei propri dati, eviteranno i brand inaffidabili. L’83% dei consumatori americani afferma che è solito smettere di acquistare prodotti di uno specifico brand, per diversi mesi, se viene a conoscenza che quell’azienda ha subito una violazione.

Per questa ragione il modo in cui le imprese gestiscono i dati dei consumatori diventerà una priorità assoluta nel 2020. Con l’entrata in vigore di leggi come la CCPA, i consumatori obbligheranno sempre più le azinede ad essere compliant, esigendo risposte o decidendo in alternativa di spendere i propri soldi acquistando altri brand. A loro volta le aziende inizieranno a sentire la pressione non solo di essere compliant alla nuova data regulation, ma anche di dare una risposta sincera ai loro clienti onde evitare conseguenze significative.

In un’economia sempre più guidata dai dati, le aziende devono dimostrare di averne il controllo e devono quindi sottoscrivere il regolamento che le guida.
I dati sono ovunque e, così come è successo in Europa con il GDPR, le aziende americane nel prossimo anno diventeranno dei “data keepers”, e dovranno assicurare che le informazioni in loro possesso siano criptate in modo che, in caso di furto, non possono essere utilizzate.

Le perplessità delle aziende sono le stesse che hanno avuto le società europee alla vigilia del GDPR, ovvero la preoccupazione di dover essere complaint e le problematiche per esserlo. In realtà la confirmità alla CCPA renderà le aziende più consapevoli della provenienza dei dati in loro possesso e, soprattutto, le porterà a gestirli con maggiore accuratezza.

L’ecosistema dell’adv digitale sarà il prossimo obiettivo di attacco con l’emergere di nuove tipologie di minacce. Dato che la customer experience diventa sempre più importante e allo stesso tempo elaborata, i pubblicitari stanno raccogliendo dagli inserzionisti “scrigni” pieni di dati dei clienti e si troveranno esposti a una nuova ondata di attacchi da parte di criminali informatici.

Sperando di capitalizzare sui dati in possesso delle agenzie, i malintenzionati seguiranno sempre più da vicino e di frequente il processo di delivery degli annunci, compromettendo le innumerevoli quantità di dati dei clienti memorizzati. Negli anni a venire ci si può aspettare, da un lato, che gli advertiser aumentino gli sforzi in ambito sicurezza per prevenire questi attacchi, dall’altra che un maggior numero di consumatori escluderà le esperienze che richiedono la raccolta di dati.

L’aumento dell’attenzione per la privacy è il trending topic di domani
Dall’introduzione del GDPR nel 2018, le discussioni sulla privacy e sulla data regulation sono in costante aumento, conquistando i titoli dei giornali in tutti gli Stati Uniti e alimentando le discussioni tra i leader delle grandi aziende tecnologiche.

Nei prossimi anni comunque l’argomento privacy esploderà, diventando un topic familiare di cui i consumatori di tutto il mondo si occuperanno e preoccuperano. Nel complesso, la privacy diventerà un punto focale per l’utente finale, dato che le persone cominciano a preoccuparsi maggiormente di ciò che le aziende stanno facendo con i loro dati e della loro eventuale perdita.