Il primo campus di coding a Milano ha lo scopo di colmare la carenza di competenze digitali e offrire nuove occupazioni a persone tra i 18 e i 58 anni in cerca di lavoro.
A gennaio 2020, Wild Code School, organizzazione che offre programmi intensi per l’apprendimento di alcune delle tecnologie e dei linguaggi ad oggi più richiesti nell’ambito del digitale, aprirà il primo campus in Italia. La sede, posta nel cuore del quartiere Isola di Milano, si aggiunge ai 24 campus distribuiti in 11 Paesi in Europa.
Il progetto nasce da un’idea di Anna Stépanoff, CEO di Wild Code School, che ha sviluppato un modello di ‘Scuola del futuro’ basato su un approccio ‘blended learning’, per la formazione di alcune figure professionali in ambito digitale. Ad oggi Wild Code School offre cinque percorsi di specializzazione: web development, data analysis, product management, cyber security e blockchain. I corsi prevedono una frequenza part time o full time e hanno una durata che varia a seconda dei profili tra i 5 e i 10 mesi.
La scuola si rivolge a un target ampio di persone, con un’età compresa dai 18 ai 58 anni, indipendentemente dal loro titolo di studio, dall’esperienza lavorativa maturata e dal settore di provenienza. Il campus è aperto sia a studenti con o senza diploma di scuola superiore secondaria, laureandi e neolaureati (provenienti da facoltà quali: marketing, economia e comunicazione, ecc.), lavoratori interessati ad una nuova professione o persone che hanno perso il lavoro e vogliono ricollocarsi cogliendo le opportunità che offre l’economia digitale. Il processo di ammissione tiene in considerazione sia il percorso di vita personale, sia il desiderio di raggiungere i propri obiettivi, la capacità di risolvere problematiche e l’abilità di lavorare in team.
Le statistiche sottolineano come il 90% degli studenti che completano il corso trova un impiego entro 6 mesi dal termine degli studi.
L’impegno dello staff di Wild Code School è quello di integrare nel settore digitale una componente femminile, abbattendo gli stereotipi di genere. La quota rosa degli iscritti al corso è del 30% e l’obiettivo è quello di incrementare questo dato con il programma ‘We are Programming’, che dal 2017 ha generato un aumento del 5% annuo della popolazione femminile sul totale degli iscritti.
L’approccio ‘Blended Learning’ per l’apprendimento didattico combina l’uso di risorse online con informazioni da raccogliere a seguito di spiegazioni in aula. La piattaforma digitale Odissey, appositamente sviluppata, offre un supporto personalizzato che consente di ottimizzare il rapporto fra il tempo speso nel processo di apprendimento e le competenze effettivamente assimilate dagli studenti.
Un ulteriore approccio suggerito è quello di ‘Learning to Learn’, con la capacità e la flessibilità di continuare a studiare e apprendere nuove tecnologie e linguaggi per stare al passo con l’evolversi dell’information technology.
Le figure professionali formate si dividono in: Web developer, che si occupa dello sviluppo di applicazioni Web e Data Analyst con la capacità di analizzare i dati per estrarre informazioni utili alle aziende.
Per la categoria del Web developer esistono tre specializzazioni: Web developers che usano linguaggi front-end, Native developers che creano applicazioni per software e Hybrid developers che creano applicazioni che possono girare su diversi sistemi.
Il tutto prevede una formazione della durata di 5 mesi full-time pari a 700 ore. I Data Analyst si occupano della raccolta dei dati grezzi, delle analisi e della visualizzazione grafica dei dati. Anche in questo caso il percorso formativo è pari a 700 ore.
Oltre alle sessioni teoriche, il programma prevede una serie di attività pratiche quali lavori in team, workshop, dojos, hackathon e progetti con imprese di diversi settori digitali.
Wild Code School Milan, inizierà la prima sessione il 13 gennaio 2020 in via Farini 32, sotto la supervisione di Francesco Luciani, Campus Manager Milan, con l’obiettivo di essere parte attiva dell’ecosistema digitale della città e il più vicino possibile ad aziende interessate ad acquisire nuovi specialisti nel settore digitale. La scuola occuperà un openspace con un’area dedicata ad ospitare eventi e disponibile gratuitamente per tutte le community del mondo tech. L’intento è quello di avvicinare gli studenti a professionisti e startup, manager e aziende che rappresentano potenziali opportunità per il loro futuro professionale.