Scenari security 2020, le sette previsioni di WatchGuard

Osservatorio Cybersecurity

Nelle previsioni fatte da WatchGuard per l’anno che verrà non ci sono solo i principali attacchi informatici, ma anche alcuni utili consigli per bloccarli.

1) Il ransomware prenderà di mira il Cloud
Gli esperti di WatchGuard ritengono che nei prossimi mesi il ransomware si concentrerà sul cloud. Recentemente, il ransomware non mirato ha raggiunto una fase di stallo. Gli attaccanti ora mostrano una preferenza per attacchi mirati. Poiché le aziende di ogni dimensione trasferiscono sia i loro server che i dati nel cloud, quest’ultimo è diventato un unico punto di accesso e controllo per tutte le nostre informazioni più importanti.

2) Il GDPR arriva negli Stati Uniti
Due anni fa è entrato in vigore il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), a tutela dei dati e dei diritti alla privacy dei cittadini dell’Unione europea. Fino ad ora, pochi Paesi al di fuori dell’UE hanno leggi simili in atto, ma gli esperti di WatchGuard prevedono che gli Stati Uniti si avvicineranno a un regolamento di questo tipo nel 2020.

3) L’autenticazione multi-fattore (MFA) diventa standard per le medie aziende
Gli esperti WatchGuard prevedono che l’autenticazione multi-fattore (MFA) diventerà un controllo di sicurezza standard per le aziende di fascia media nel 2020. In passato, le soluzioni MFA erano considerate troppo complesse per le organizzazioni di fascia media, ma oggi queste soluzioni sono diventate molto più semplici da implementare e usare con le opzioni basate su cloud. Prodotti come WatchGuard AuthPoint possono fare la differenza.

4) Sistemi di registrazione degli elettori presi di mira durante le elezioni del 2020 in USA
L’hacking elettorale è stato un argomento caldo fin dalle elezioni statunitensi del 2016. Negli ultimi quattro anni, le notizie hanno riguardato tutto, dalla disinformazione diffusa sui social media alle presunte violazioni dei sistemi di voto. Durante le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2020, WatchGuard prevede che attori di minacce esterne prenderanno di mira le banche dati degli elettori con l’obiettivo di creare il caos nel processo di voto e innescare avvisi di frode degli elettori durante le elezioni del 2020.

5) Il 25% di tutte le violazioni accadranno al di fuori del perimetro
L’utilizzo dei dispositivi mobili e il lavoro in remoto dei dipendenti sono in costante aumento da diversi anni. Un recente sondaggio di WatchGuard e CITE Research ha rilevato che il 90% delle aziende di fascia media ha dipendenti che lavorano metà della settimana fuori dall’ufficio. Se da un lato il lavoro in remoto può aumentare la produttività, dall’altro comporta una serie di rischi per la sicurezza. WatchGuard prevede che nel 2020, un quarto di tutte le violazioni dei dati riguarderà lavoratori in remoto, dispositivi mobili e risorse fuori sede.

6) La mancanza di risorse nella Cyber Security aumenta
Secondo gli ultimi studi, quasi tre milioni di posti di lavoro nella sicurezza informatica sono rimasti vacanti durante il 2018. Le università e le organizzazioni della sicurezza informatica non riescono a preparare candidati qualificati in un numero sufficiente a soddisfare la domanda. Sfortunatamente, WatchGuard non prevede per il 2020 una diminuzione del gap di competenze sulla sicurezza informatica. Gli esperti di WatchGuard prevedono che il divario delle competenze in materia di sicurezza informatica aumenterà del 15% l’anno prossimo. Alle aziende non resta che collaborare con gli istituti di formazione locali per identificare i futuri professionisti della sicurezza informatica da poter assumere in futuro.

7) Attacchi alle vulnerabilità nel 5G/Wi-Fi
Il più recente standard cellulare, il 5G, si sta diffondendo in tutto il mondo e promette grandi miglioramenti in termini di velocità e affidabilità. Le ricerche sulla sicurezza hanno rivelato alcune vulnerabilità in questo processo di trasferimento dati/voce da rete cellulare al Wi-Fi ed è molto probabile che nel 2020 vedremo una grande vulnerabilità nella sicurezza dell’handover da 5G a Wi-Fi che potrebbe consentire agli aggressori di accedere alla voce e/o ai dati dei telefoni cellulari 5G.