Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII): il ruolo importante del commercialista e le considerazioni di Wolters Kluwer Tax & Accounting.
Anche il Rapporto Cerved PMI 2019 presentato recentemente si è occupato del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, che entrerà in vigore, nell’agosto del prossimo anno.
Uno tra gli scopi della riforma è infatti quello di evitare che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa possa poi portare ad uno stato di crisi irreversibile. Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità: consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa.
Una situazione che le PMI potranno affrontare con più serenità se sostenute dal proprio commercialista, sempre più consulente, dotato degli strumenti digitali necessari.
Come emerso nel corso di un roadshow di approfondimento sulla “Crisi d’Impresa: tra novità normative e risvolti applicativi”, organizzato da Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia che in cinque tappe ha raccolto il vivo e partecipe interesse dei professionisti italiani, il commercialista è sempre più a fianco dell’imprenditore in qualità di consulente in tutte le vicende amministrative, finanziarie e di controllo.
Questa riforma richiede impegno e investimenti, ma promette un ROI importante.
Pierfrancesco Angeleri, Managing Director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia
Non è una riforma banale e i commercialisti, i veri CFO in outsourcing delle PMI italiane, verranno coinvolti in modo importante. È dunque fondamentale una soluzione digitale che dia loro modo di svolgere appieno il proprio ruolo di consulenti d’impresa. La soluzione consentirà, attraverso automatismi digitali, una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese per contribuire a salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa per innumerevoli motivi, spesso indipendenti dalla validità del prodotto o dall’organizzazione aziendale. Abbiamo ingegnerizzato una soluzione che, nella scia della nostra filosofia progettuale, dia modo al commercialista di gestire la situazione di crisi del suo cliente grazie alla sua competenza ed esperienza, forte di una solida base analitica e digitale.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha progettato per il commercialista una soluzione cloud che consentirà al cliente dello studio di integrare informazioni extra contabili, oltre a fornire una pagina internet consultabile ed analizzabile direttamente con il cliente, avendo in tempo reale i risultati di ogni modifica.
La soluzione offrirà, oltre al calcolo degli indici necessari alla materia, una serie di funzionalità, indicatori, analisi tali da consentire un’attenta lettura del business del cliente, semplice ma ricca di contenuti.
Fondamentale per Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia è la flessibilità della soluzione perché la fonte del dato può essere una situazione contabile, un bilancio oppure un inserimento manuale.
Un commercialista esperto e preparato e una soluzione digitale adeguata sono gli strumenti che rendono questa riforma un’opportunità di crescita e di sviluppo. Lo stesso Cerved nel Rapporto PMI di quest’anno ha stimato costi di adeguamento alla riforma nell’ordine dei 6 miliardi di Euro, ma ha per contro calcolato benefici quantificati in quasi 10 miliardi di Euro.
Una riforma, dunque, disegnata per il sostegno delle PMI nel mondo produttivo che deve essere applicata con coerenza, con l’ausilio della consulenza del commercialista e dotati degli strumenti digitali appositamente ingegnerizzati.