Acronis consiglia: in caso di emergenza serve “il piano B”

Acronis consiglia, in caso di emergenza serve il piano B

La fortuna aiuta gli audaci e i previdenti. Acronis in base al report Deloitte, consiglia di approntare un piano di disaster recovery anche alle piccole aziende. Il report rivela che il 90% delle attività commerciali che non hanno approntato un piano di disaster recovery sono destinate al fallimento e il 75% delle piccole imprese non ha alcun piano per le emergenze.

Elaborare un piano di disaster recovery è il primo passo per tutelare l’azienda dalle catastrofi naturali e da quelle provocate dall’uomo. Acronis rende il disaster recovery facile, efficiente e sicuro, fruibile tanto dai professionisti IT che proteggono i dati della propria azienda quanto dai service provider che si occupano di un numero elevato di clienti.

Il piano di disaster recovery è una priorità
Sebbene la presenza dei backup di dati, applicazioni e sistemi rappresenti un approccio consolidato al data recovery, nonché il primo passo in difesa del fatturato, è il ripristino d’emergenza a garantire di poter tornare operativi in tempi rapidi.

Adottando una soluzione cloud (DRAAS, disaster recovery as-a-service), i sistemi aziendali “critici” possono essere eseguiti in remoto mentre si provvede al ripristino degli altri. Nella pianificazione delle emergenze occorre per prima cosa identificare i sistemi aziendali “critici”, come ad esempio il sistema POS, il sito web, i dati memorizzati dei pazienti o dei clienti.

Per la maggior parte delle aziende, realizzare un ambiente di disaster recovery indipendente può avere costi proibitivi. Il cloud rappresenta un modo pratico e conveniente per organizzare un piano di ripristino di emergenza. Scegliere la giusta soluzione cloud consente infatti ad aziende di ogni dimensione di garantire la disponibilità e l’operatività continua delle applicazioni di business strategiche.

Cosa includere in un piano di disaster recovery
Oltre a dare priorità ai sistemi e ai dati indispensabili per l’azienda, sideve approntare anche un piano dettagliato che permetta a tutte le persone coinvolte di sapere come agire durante le emergenze.

  1. Introduzione. Oltre a un riepilogo e alle finalità del piano, includere le persone che lo hanno creato e approvato e chi è responsabile del suo avvio.
  2. Ruoli e responsabilità. Elencare tutti i membri del team di disaster recovery, dettagliando le informazioni di contatto, i ruoli, le responsabilità, i limiti di spesa, ecc.
  3. Altre informazioni di contatto. Elencare le informazioni di contatto primarie e secondarie, dai numeri delle forze di pubblica sicurezza a quelli dei fornitori di hardware, ecc.
  4. Intervento in caso di emergenza. Documentare il piano per la valutazione del danno subito dall’azienda e le fasi iniziali della procedura di disaster recovery.
  5. Attivazione del piano. Indicare le procedure operative in modalità di emergenza, inclusi i dettagli per l’avvio del piano e le istruzioni per tutti i membri del team.
  6. Ritorno alla normale operatività. Delineare i criteri per il ritorno alla normale operatività e includere le necessarie procedure per la sostituzione della attrezzature, il riavvio dei sistemi, ecc.
  7. Documentazione della cronologia. Registrare tutte le date e le revisioni dei documenti inclusi nel piano di disaster recovery. Includere il nome e la qualifica di chiunque abbia rivisto il piano e approvato le revisioni.
  8. Procedure. Dopo l’attivazione del piano, i componenti del team di disaster recovery devono prendere i materiali loro assegnati e avviare gli interventi e le attività specificati nel piano. Quanto più dettagliato è il piano, tanto maggiore è la probabilità che la risorsa IT interessata venga restituita alla normale operatività.
  9. Esecuzione dei test. Documentare tutti i test da effettuare, specificando le date e le risorse che li gestiranno ed eseguiranno. Il test del piano di disaster recovery deve essere eseguito con cadenza annuale o semestrale.

Scegliere la tecnologia più adatta a supporto del piano
Come detto prima, predisporre un piano accurato di disaster recovery presuppone la disponibilità del supporto e delle tecnologie più adeguate alla sua esecuzione. L’adozione di Acronis Backup e Disaster Recovery Add-on consente di proteggere e ripristinare in modo semplice, efficiente e sicuro qualsiasi carico di lavoro, che sia virtuale, locale o nel cloud.

I service provider possono affidarsi ad Acronis Disaster Recovery Cloud per offrire il disaster recovery as-a-service, incrementando la continuità aziendale dei propri clienti e permettendo loro di evitare costosi tempi di inattività, sanzioni e danni alla reputazione.