BenQ InstaShow WDC10 è un innovativo dispositivo progettato per semplificare la collaborazione, la condivisione di informazioni e la gestione delle presentazioni.
In un unico pacchetto facile da installare, BenQ offre una piattaforma per presentazioni wireless alla portata di tutti.
Il pregio distintivo riguarda il funzionamento plung&play e la totale assenza di driver per la configurazione o l’uso. Il sistema è studiato per garantire una “comunicazione visiva istantanea”, a tutto vantaggio della collaboration tra gruppi di lavoro, durante i meeting periodici e le riunioni.
Il kit base si compone di InstaShow Host e due InstaShow Button, oltre che dei necessari cavi di collegamento. La piattaforma supporta Windows, MAC, ChromeOS e tutti i sistemi operativi che sono in grado di pilotare output standard HDMI 1.4.
Di fatto, la connessione con i terminali (PC, notebook, display e proiettori) avviene proprio tramite interfaccia video HDMI con HDCP, e sfruttando una porta USB per l’alimentazione.
Host ed elementi di controllo remoti dialogano via wireless, instaurando una rete ad hoc, basata sullo standard 802.11ac a 5 GHz, per una banda fino a 400 MBps. Come ogni rete Wi-Fi, la protezione passa dal protocollo WPA (in questo caso WPA2 con crittografia AES a 128 bit).
Una simile architettura è dunque in grado di mettere in comunicazione un dispositivo sorgente e di replicarne l’immagine su display, monitor e proiettori; il tutto senza la necessità di tirare cavi o di impostare risoluzione o driver.
BenQ InstaShow WDC10 consente di lavorare con risoluzione sino a 1.920×1.080 pixel (Full HD), con una frequenza massima di aggiornamento delle immagini di 30 fps. Ciò determina una visualizzazione nitida e un input lag inferiore a 100 ms, per ottenere movimenti fluidi di qualsiasi oggetto riprodotto a schermo (video, presentazioni, finestre, puntatore del mouse).
InstaShow si basa sullo standard EDID (Extended Display Identification Data) ed è quindi in grado di configurare automaticamente le impostazioni di risoluzione del device sorgente per la migliore corrispondenza sul display target. Proprio per questo è possibile lavorare senza difficoltà su unità 720p e 1080p, ma anche nel caso di matrici con risoluzione inferiore, scendendo sino ai timing tipici dei formati 800×600 pixel e 1.024×768 pixel.
Dato che lo standard HDMI prevede anche il passaggio del flusso audio, oltre a quello video, tutti i suoni emessi durante la presentazione saranno riportati fedelmente sull’impianto centralizzato; con qualità a 48 KHz e 16 bit.