Segula, sempre più focalizzata sull’Open Innovation

Segula Technologies, sempre più focalizzata sull'Open Innovation

Jean-Luc Baraffe e Stéphane Parpinelli, rispettivamente Direttore Ricerca e Innovazione e Direttore Open Innovation di Segula Technologies raccontano come l’innovazione sia al centro della strategia aziendale, gestendo progetti su larga scala, dalla progettazione all’industrializzazione e produzione.

Jean-Luc Baraffe, Direttore Ricerca e Innovazione di Segula Technologies: L’innovazione è al centro della strategia di Segula ed è il risultato di uno stretto rapporto con dipendenti, clienti, start-up, laboratori e scuole di ingegneria. La nostra parola d’ordine è agilità e il nostro obiettivo è quello di promuovere e accelerare l’innovazione presso i clienti proponendoci come fonte permanente di proposte in linea con i loro settori di interesse. Per farlo, contiamo sullo sviluppo di oltre 200 progetti all’anno, 30 tesi di laurea e molte iniziative di collaborazione su larga scala. Internamente, questo lavoro contribuisce allo sviluppo di nuove attività e all’aggiornamento delle competenze dei nostri ingegneri.

Stéphane Parpinelli, Direttore Open Innovation di Segula Technologies: Il 2019 è l’anno in cui abbiamo lanciato il programma di accelerazione delle start-up. Anche se non ne abbiamo parlato in modo diffuso, Segula si occupava già di Open Innovation prima che diventasse una pratica comune. La novità principale è l’avvicinamento alle start-up che possono sfruttare le nostre competenze e ottenere finanziamenti, come abbiamo fatto con Wind My Roof, specializzata nella produzione di turbine eoliche su tetti.

La nostra prima partnership risale a due anni fa con Diota, specialista nella realtà aumentata (AR) che ha già dato prova dei suoi concetti a livello commerciale. In questi casi il vantaggio è triplice: per la start-up che può accedere al nostro portafoglio clienti, per Segula per la quale la start-up rappresenta un valore aggiunto rispetto alla concorrenza, e per i nostri clienti che potranno usufruire di soluzioni molto più efficienti.
Il principio dell’innovazione aperta si basa sulla ricerca di altre fonti di competenze, il che contribuisce ad una sua accelerazione. La fusione con Diota ci ha permesso di “risparmiare” più di cinque anni di sviluppo per raggiungere la nostra attuale posizione nel mercato dell’AR. Siamo anche in trattativa con Asystom per posizionarci nel campo della manutenzione predittiva.

Jean-Luc Baraffe: Tutti i dipendenti della divisione Ricerca & Innovazione sono in grado di identificare in qualsiasi momento i progetti più promettenti e, una volta che un candidato è stato individuato, entriamo in una fase sperimentale di tre-sei mesi, un passo essenziale per un’ulteriore collaborazione e convalida della nostra scelta. Monitoriamo costantemente il mercato per cogliere le migliori opportunità in Francia e all’estero, in particolare Israele e Stati Uniti. Il risultato di questo monitoraggio alimenta il nostro repository interno di start-up, centralizzato e condiviso, integrando giovani aziende innovative e in linea con le nostre priorità tecnologiche. Attualmente siamo in contatto diretto e continuo con una decina di loro.

Per l’inizio del prossimo anno accademico abbiamo già lanciato un concorso, aperto alle start-up, per affrontare la prima sfida di innovazione nell’ambito del nostro sistema di accelerazione. Inoltre, in collaborazione con Renault, ogni anno organizziamo il Twizy Contest, un concorso per le scuole di ingegneria sul tema della mobilità in cui chiediamo agli studenti di diversi paesi di pensare alla mobilità nei prossimi anni. L’edizione 2019 si svolge in sei paesi: Brasile, Romania, Turchia, Corea, Russia e Francia.