Allerta Kaspersky che mette in guardia su una tecnica utilizzata sempre più spesso dai truffatori che si appoggiano su veri siti web per diffondere spam e phishing. I cybercriminali sono costantemente alla ricerca di nuovi metodi per la diffusione di messaggi di spam e phishing in modo da aggirare i filtri di controllo dei contenuti già esistenti. L’intenzione dei malintenzionati è quella di far arrivare queste email da fonti considerate legittime e che godono di ottima reputazione, in modo che gli utenti non possano ignorarle o considerarle semplicemente come posta indesiderata.
Questa tendenza rappresenta una sfida anche per le aziende, perché questo tipo di spam non voluto o possibili contenuti malevoli, apparentemente inviati a loro nome, potrebbero arrivare a mettere in discussione la fiducia dei loro stessi utenti o portare addirittura alla violazione di dati personali. In questi mesi i ricercatori di Kaspersky hanno rilevato una crescita nell’utilizzo di tecniche sempre più “intelligenti” per la diffusione di spam e phishing: i cybercriminali, sfruttano sempre più spesso le registrazioni ai siti web, le sottoscrizioni online e la compilazione di moduli per lasciare il proprio feedback per inserire spam content o link di phishing nelle email di conferma che vengono inviate da aziende stimate e considerate affidabili a livello mondiale.
Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky
La maggior parte di questi messaggi alterati sono collegati a indagini online progettate per ottenere dati personali dai visitatori. Di solito le notifiche che provengono da fonti affidabili superano facilmente la verifica da parte dei filtri di controllo dei contenuti, visto che si tratta di comunicazioni ufficiali provenienti da aziende rispettabili. È proprio per questo motivo che questo nuovo metodo per la diffusione di email spam, indesiderate e apparentemente innocue, si sta rivelando efficace e sta destando molta preoccupazione.
Il metodo utilizzato è semplice, ma efficace. Al giorno d’oggi la maggior parte delle aziende è interessata a ricevere dei feedback da parte dei propri clienti per migliorare la qualità dei servizi, la fidelizzazione della clientela e la reputazione aziendale. Per far sì che questo avvenga, le aziende chiedono ai loro utenti di registrarsi con un account personale, di iscriversi per ricevere eventuali newsletter o di condividere le loro opinioni attraverso appositi moduli per lasciare il proprio feedback sul sito, facendo domande o offrendo suggerimenti, ad esempio. Questi sono proprio i metodi che gli attaccanti stanno sfruttando.
Queste tre procedure richiedono tutte il nome e l’indirizzo email degli utenti; in questo modo potranno ricevere un messaggio di conferma o un feedback. Secondo la ricerca condotta da Kaspersky, i truffatori stanno cominciando ad inserire contenuti spam e link di phishing proprio all’interno di questo tipo di email. I malintenzionati aggiungono l’indirizzo email della vittima nel modulo di registrazione o di sottoscrizione e digitano il loro messaggio al posto del nome. A questo punto il sito web invia una email di conferma che risulta modificata, con contenuti pubblicitari o con link per tentativi di phishing proprio all’inizio del testo, al posto del nome del destinatario.
Per evitare che le aziende subiscano eventuali danni reputazionali, i ricercatori di Kaspersky consigliano di:
– Controllare il funzionamento dei moduli di feedback sul sito aziendale.
– Incorporare diverse regole di verifica che possono restituire un messaggio di errore in caso di tentativi di registrazione di nomi con caratteri inappropriati.
– Effettuare, se possibile, una valutazione della vulnerabilità del sito web.