Abbiamo incontrato Vittorio Colabella, Middleware Sales Leader di Red Hat, per parlare di trasformazione, modernizzazione e tecnologia.
La società americana, recentemente acquisita da IBM, riesce a coniugare temi apparentemente lontani unendo, per esempio, tecnologia software di altissimo livello a esigenze pratiche come quelle delle PMI.
È anche per questo che esiste il middleware, che come ricorda Red Hat è un software polivalente che fornisce alle applicazioni servizi aggiuntivi a quelli offerti dal sistema operativo. Qualsiasi software intermediario tra il kernel e le App utente può essere definito middleware. Una volta di più, Red Hat si dimostra vero esempio di abilitazione per la trasformazione digitale, fornendo strumenti atti a potenziare al massimo livello le risorse a disposizione delle aziende.
Un’altra grande possibilità offerta da Red Hat è la gestione del cloud ibrido. Da sempre, le aziende operano su un insieme di tecnologie eterogeneo: è ciò che avviene oggi con i cloud ibridi.
Tuttavia, i silos cloud basati su tecnologia proprietaria non sono la soluzione giusta. Red Hat propone cloud ibridi e open source in grado di offrire l’interoperabilità, la portabilità dei carichi di lavoro e la flessibilità dell’open source negli ambienti ibridi.
La società sostiene che l’area applicativa vada svincolata dalla logica dei silos, che porta a gestire priorità molto verticali, perdendo di vista il quadro di insieme.
Per questo, Red Hat si impegna con forza per diffondere la conoscenza e la competenza necessarie.
La tappa milanese dell’Open Hybrid Cloud Connection Roadshow promosso da Red Hat e Intel
Non tutto è semplice, nel nostro Paese. Colabella ha indicato nella scarsa attitudine culturale al cambiamento una delle principali ragioni dei rallentamenti verso l’adozione di nuove tecnologie.
Infatti, anche nel mondo PMI si iniziano a vedere adozioni di nuove tecnologie, e Red Hat offre soluzioni anche economicamente sostenibili. Riuscire a parlare il linguaggio dei piccoli imprenditori è un grande merito che va ascritto alla società americana, troppo spesso associata solo al mondo large enterprise.
Anzi, sottolinea Colabella, l’interfaccia più diretta con chi ha potere decisionale rende spesso più facile fare comprendere i vantaggi delle soluzioni proposte.
Succede, non di rado, di riuscire a chiudere contratti con due sole riunioni; tempistiche impensabili per il mondo enterprise.
Infine, il manager di Red Hat ha sottolineato un tema di grande rilevanza, per certi versi di rottura: l’esigenza da parte degli imprenditori di modificare e aggiornare il proprio modo di lavorare.
Anche qui ci sono resistenze ovvie e tutto sommato facili da intuire. Purtroppo, non esiste alternativa al ripensare digitalmente l’intera catena produttiva, anche e soprattutto in funzione dell’integrazione delle nuove tecnologie.
Second Colabella “digitalizzare delle inefficienze non ha nulla a che fare con la digital transformation”.