Nel contesto dell’IBM Think Summit, organizzato per celebrare il nuovo IBM Studios di Milano, abbiamo assistito alla sessione di dibattito sull’Industry 4.0.
Stefano Rebattoni, Direttore Generale Global Technology Services di IBM Italia ha ricordato che l’industria 4.0 riguarda tutti gli aspetti della società e dell’economia. Il settore industriale italiano è infatti critico per il sistema Paese, trattandosi del quinto più grande al mondo.
Questo vale anche e soprattutto per le PMI, il vero cuore del sistema produttivo ed economico italiano. IBM ha sempre lavorato per anticipare le tecnologie più impattanti, ed oggi questo è più importante che mai, dato che l’evoluzione viaggia a ritmi sempre più sostenuti.
La piena adozione di industria 4.0 consegna un importante vantaggio competitivo alle aziende più virtuose.
Diego Andreis, Presidente Meccatronici di Assolombarda ha sottolineato l’esigenza di formare personale altamente qualificato, che sappia implementare e gestire le tecnologie abilitanti per l’industria 4.0.
“Questo per evitare che si digitalizzi la confusione,” sottolinea Andreis.
Anche i luoghi sono importanti per la manifattura: attivare un nuovo business model richiede anche spazi diversi, dotati di tecnologie diverse da quelle tradizionalmente sfruttate.
Il tessuto imprenditoriale italiano, fatto anche di piccole e piccolissime realtà, manca di risorse e conoscenze per adottare le soluzioni migliori per la propria specifica realtà. In quest’ottica, Assolombarda si pone come aggregatore di opportunità, per abilitare il percorso evolutivo delle PMI verso le tecnologie più evolute.
Lungo questa strada, si cercano strumenti sempre nuovi, in grado di attrarre i giovani verso il mondo del lavoro: dai social alla pubblicità, passando per teatri e, inevitabilmente, dalle scuole.
Andreis ha anche concretamente criticato l’operato del Governo, colpevole di non aver creato una politica industriale, oltre ad aver sfavorito tanto l’alternanza scuola-lavoro quanto gli incentivi alla ricerca ed innovazione.
Maurizio Venturi, Architetto IT di IBM Italia è salito sul palco per affrontare l’argomento IA.
Nel 1956 venne data per la prima volta la definizione di intelligenza artificiale, e da allora sono stati fatti grandi passi in avanti. La creazione di reti neurali informatiche permette, ad esempio, il riconoscimento facciale da parte di un personal computer.
Venturi ha riservato una riflessione finale per il tema dell’etica. Un problema ad oggi lontano dagli scenari talvolta apocalittici che non di rado capita di leggere.
Infatti, i sistemi di intelligenza artificiale non sostituiscono davvero gli uomini, ma li sgravano dai compiti più ripetitivi, lasciando alle persone la possibilità di massimizzare i propri talenti.
Marco Taisch, Presidente Competence Center di MADE è tornato sul tema delle competenze, e non poteva essere diversamente.
Il manifatturiero e tutta la filiera costituiscono oltre il 40% del PIL del Paese: serve tutto il know-how possibile per accompagnare le aziende, PMI in primis, verso il futuro.
Molte aziende hanno ancora una scarsa comprensione del tema industria 4.0.
Questo sia per una naturale diffidenza verso le tecnologie, sia per la bassa preparazione informatica.
Ben il 27% del mercato risulta indifferente al tema della innovazione. Una percentuale sconfortante se confrontata con il 2% dei “digital champions”, portati a adottare le migliori tecnologie e perfettamente consapevoli.
Importante quindi lo sforzo di MADE, per aiutare le aziende ad intraprendere un percorso virtuoso, oggi essenziale per sopravvivere in un mercato sempre più globale e dove la produttività è un vero game changer.
Il Competence Center metterà a disposizione 15 “salotti” con tutto il percorso digitale, dal digital backbone al virtual design; dall’energy monitoring al controllo remoto.
Non un percorso di ricerca, sottolinea Taisch, ma un vero ambiente che contribuisca ad aumentare competenze e (soprattutto) consapevolezza al segmento manifatturiero.
IBM stessa parteciperà a MADE, e ne ha parlato Andrea Boccotti, Responsabile Soluzioni IoT e Industria 4.0 di IBM Italia.
IBM è in grado di analizzare i dati della energia, garantendo tramite un hardware dedicato un risparmio che ripaga l’investimento in tempi rapidissimi.
IBM è anche attiva nel monitoraggio e controllo real-time in remoto. Raccogliere dati, continua Boccotti, è essenziale per una fabbrica. Grazie ad essi, ad esempio, una IA può suggerire ottimizzazioni ed analytics.
Un altro use case è la tracciatura dei prodotti e la gestione della qualità. Una corretta implementazione di soluzioni hardware e software consente di ridurre in modo significativo i difetti di produzione, garantendo risparmi rilevanti.