Cisco Cognitive Collaboration facilita la comunicazione

Cisco Cognitive Collaboration facilita la comunicazione

Cisco Cognitive Collaboration non è una infrastruttura né datacenter, ma piuttosto un insieme di tecnologie atte a favorire la comunicazione fra persone.

Ne ha parlato Michele Dalmazzoni, Collaboration & Industry Digitization Leader di Cisco Italia. Si tratta di un argomento certamente non nuovo per Cisco: la società è attiva nel settore fin dal lontano 1999.
Peraltro, Cisco Webex è da tempo un leader di mercato e benchmark per i competitor.
Oggi, la società porta la collaboration a un livello superiore, una esperienza semplice, che non richiede l’intervento dei reparti IT, e che si avvicina a ciò che sperimentiamo nella quotidianità.
Un anno fa circa Cisco ha migrato tutti i servizi in cloud, sotto l’ombrello Webex, con tre declinazioni: a Webex Teams e Webex Meetings, si va ad aggiungere Webex Calling.

È doveroso ricordare che per Cisco la strategia è “Cloud first”, e non “Cloud only”. Non è quindi obbligatorio dismettere le soluzioni on premise già presenti, ma è possibile attivare gradualmente i nuovi servizi cloud, con i tempi e i modi scelti dalla azienda cliente.

La parte cognitive fa ampio uso delle IA. People Insight, Webex Assistant, Enhanced Face Recognition, e Customer Journey Insight permettono una comunicazione davvero di alto profilo, dinamica e contestuale, che aiuta senza dubbio ad aumentare la consapevolezza nei confronti del nostro interlocutore e della eventuale azienda per cui lavora.
I dati delle risorse interne saranno ottenuti da un mix dei dati pubblici tratti da social network (LinkedIn o Facebook, ad esempio) e di quelli presenti nel DB aziendale. Per gli interlocutori esterni, ovviamente, gli unici dati disponibili saranno quelli dei social.

Cisco Cognitive Collaboration facilita la comunicazione
Il tema della privacy non è certamente in secondo piano, tuttavia va detto che Cisco non fornisce in alcun modo accesso a dati non pubblici. Diventa tuttavia sempre più importante, per gli utenti, prendere piena coscienza della portata del termine “pubblico” di quanto si sceglie di condividere informazioni, ad esempio, su Facebook.

Enrico Miolo, Collaboration Sales Specialist, ha ricordato il fortissimo aumento del numero delle huddle room: già oggi sono oltre 30 milioni nel mondo.
Tuttavia, queste “mini sale riunioni” sono anche fra le meno tecnologiche. Cisco ha lavorato molto per proporre soluzioni adatte a gestire questo tipo di ambienti, come Cisco Webex Room Kit Mini.
Ad abilitare ulteriormente le huddle room contribuisce Webex Assistant che, tramite Proactive Join e First Match, consente di semplificare e di rendere immersiva la sessione di lavoro.

Cisco fornisce utili strumenti di analytics circa l’uso delle huddle room ai reparti IT, rendendone più efficace lo sfruttamento in un’ottica di ottimizzazione di spazi e tempi. In sintesi, conclude Miolo, è lo smart working che si evolve per attrarre nuovi talenti, ottimizzando training e workplace.

Amy Chang, SVP e GM, Collaboration Technology Group, Cisco
Cognitive Collaboration è una svolta per i clienti Cisco in tutti i settori industriali Quando permettiamo alle persone di collaborare ovunque si trovino in un modo intuitivo, facile e intelligente, rendiamo le loro esperienze di lavoro e di vita migliori e più produttive.