equensWorldline, il più grande processor di instant payment

Nexi

Dopo il lancio del servizio in Olanda, equensWorldline diventa il più grande processor di instant payment dell’Eurozona, con milioni di transazioni settimanali.

La comunità bancaria olandese è all’avanguardia nel campo degli instant payments, avendo generalmente accettato il concetto che questa tipologia di pagamenti siano il futuro. ABN AMRO, ING, Rabobank, SNS, ASN Bank, RegioBank e Knab stanno abilitando gradualmente tutti i loro clienti internet e mobile banking all’utilizzo dei pagamenti istantanei.

equensWorldline condivide l’idea che ai tradizionali pagamenti subentreranno gli instant payment. Secondo l’azienda, i pagamenti in tempo reale diventeranno la normalità, non solo per le transazioni nazionali ma anche per le transazioni internazionali. Per questo motivo, equensWorldline è stata attiva fin dall’inizio sul fronte degli instant payment. Oltre ai servizi offerti dal CSM Instant Payment, equensWorldline elabora le transazioni di Volksbank attraverso il servizio Instant Payments Payment Engine.
Alla fine dello scorso anno, equensWorldline ha inoltre lanciato il servizio TIPS Gateway, che sarà presto implementato da diverse banche Tier 1, Tier 2 e Tier 3 operanti a livello internazionale. Utilizzando il servizio TIPS Gateway, le banche convenzionate possono completare l’accessibilità e l’interoperabilità dei loro servizi di pagamenti con una completa raggiungibilità paneuropea, in conformità alle regole EPC SCT Inst Scheme.
Michael Steinbach, CEO equensWorldline

I clienti si aspettano ormai un servizio immediato. Lo si vede in ogni settore, dal retail (consegna in giornata) alla comunicazione (Whatsapp), al settore finanziario. Attraverso i pagamenti istantanei, le transazioni vengono elaborate immediatamente. Inoltre, i pagamenti in tempo reale sono sempre disponibili, anche nei fine settimana e nei giorni festivi. Ecco perché siamo convinti che gli instant payment diventeranno il nuovo standard. Le banche olandesi sono state tra le prime a rendersene conto, ma a tempo debito molti paesi della zona euro – e non solo – seguiranno il loro esempio.