Alessandro de Bartolo, GM Data Center Group Lenovo Italia, ha sottolineato come la collaborazione di lunga data con Dallara sia importante. L’azienda si occupa infatti con frequenza di sviluppare SuperPC per differenti realtà; tuttavia Dallara costituisce un unicum per molti aspetti.
Si tratta di un interessante e continuo scambio di informazioni tra i due mondi. Il dialogo tra le parti sarà accelerato, nel prossimo futuro, dall’integrazione di modelli per l’AI e il machine learning.
Nel caso specifico, l’HPC Lenovo rende la progettazione più veloce ed efficiente e ha permesso a Dallara di rinnovare totalmente l’approccio alle attività quotidiane. Se, infatti, da un lato, il nuovo super-computer permette di accelerare i calcoli CFD e non solo, dall’altro ha permesso di implementare un ambiente VDI per i sistemi desktop e workstation in uso ai dipendenti.
Lavorando con un team di Lenovo Professional Services, Dallara ha dunque implementato un cluster NeXtScale con nodi Lenovo nx360 M5 e una soluzione di storage software-defined su server Lenovo System x3650 M5. L’azienda ha poi integrato dieci ulteriori server Lenovo ThinkSystem SR650 come base del proprio ambiente VDI.
Ad oggi, è possibile svolgere modelli CFD in due ore e mezza, dimezzando i tempi di lavorazione. Non solo, gli ingegneri possono avviare diverse simulazioni in contemporanea, riducendo i tempi d’attesa dei differenti team di progettazione.
Lato VDI, la soluzione Lenovo permette grande flessibilità, anche ai numerosi progettisti Dallara che hanno l’esigenza di lavorare da remoto, ad esempio presso le sedi dei clienti o sui circuiti. Grazie al nuovo ambiente i dipendenti hanno accesso alle stesse prestazioni dell’ufficio tecnico. Poiché i dati sono immagazzinati nel data center e non più in locale nei computer in viaggio, anche la sicurezza è maggiore. I progettisti possono quindi lavorare più rapidamente, con maggiore efficienza e con maggiore sicurezza.
Il datacenter è adeguatamente ventilato attraverso un meccanismo di scambio a corridoio caldo / corridoio freddo. Opportuni ventilatori industriali si occupano di immettere l’aria fresca; nella camera adiacente un sistema automatizzato consente l’ingresso dell’aria a temperatura ambientale, quando la stagione lo consente (free cooling), integrando eventualemente con un condizionamento forzato. Il datacenter vanta un PUE di 1,03, a fronte di un consumo di circa 50 KWh.
A margine dell’evento, Lenovo ha annunciato una serie di aggiornamenti nel portfolio delle infrastrutture data center ThinkSystem e ThinkAgile. I prodotti seguono la timeline imposta dalla disponibilità dei processori scalabili Intel Xeon di seconda generazione con moduli di memoria persistente Intel Optane DC.
Fra le soluzioni implementate nell’aggiornamento vi è Lenovo ThinkSystem SR950, il primo server a otto Socket disponibile sul mercato con la nuova tecnologia di memoria persistente Intel Optane DC.
Innovazione significa anche formazione, un binomio particolarmente caro a Dallara.
Dalla ricerca e dalla collaborazione con i più grandi nomi del motorsport è nato il consorzio della Motor Valley e la Motorvehicle University of Emilia-Romagna (MUNER). L’obiettivo è quello di formare le figure tecniche di domani, offrendo la competenza degli oltre 6mila professori delle università emiliane e, per ciò che riguarda direttamente Dallara, sei lauree magistrali con corsi direttamente in sede.
Tecnologia e ricerca, per un percorso di studi che sappia anche trasmettere la passione per lo sport e per la sana competizione nella vita di tutti i giorni.