Un successo reso possibile dall’indipendenza verso l’hardware dei sistemi server e desktop dell’istituto bancario, virtualizzati grazie a VMware. Nella vita di una banca ci sono fasi in cui le filiali aumentano e i servizi IT devono crescere rapidamente e momenti in cui è necessario dismettere alcuni asset e razionalizzare le risorse a disposizione di un’operatività che si riduce. Marco Cozzi da sette anni è CIO di Hypo Alpe Adria Bank. Sotto la sua direzione è stata eseguita la prima virtualizzazione dei server, nel 2012.
Oggi la banca si trova a gestire una fase di contrazione, con la cessione di alcune filiali e l’aumento delle attività nella gestione dei cosiddetti NPL. In questo contesto l’infrastruttura hardware IT, basata su server IBM, stava raggiungendo la fine del proprio ciclo di vita e di validità dei contratti di manutenzione.
Marco Cozzi CIO di Hypo Alpe Adria Bank
Ci siamo trovati con un’infrastruttura sovradimensionata rispetto alle esigenze della banca, ma non potevamo semplicemente procedere con la dismissione dei server. Dovevamo costruire una nuova architettura più agile e leggera, ma comunque performante.
La soluzione
Marco Cozzi CIO di Hypo Alpe Adria Bank
I contratti di manutenzione dei server erano in scadenza il 31 dicembre 2017. Abbiamo progettato la nuova configurazione nel marzo 2016 e aperto la gara a settembre.
Cozzi e il suo team si rivolgono ai consulenti di VEM Sistemi e costruiscono con loro un ambizioso piano in tre fasi, con l’obiettivo di completare la migrazione entro la fine dell’anno. Il primo step prevede la dismissione dei server in via di obsolescenza, da sostituire con un’innovativa infrastruttura iperconvergente. La fase successiva consiste nell’aggiornamento delle versioni software e nell’integrazione dei vecchi server, mentre il progetto si conclude con l’aggiornamento dei sistemi di Disaster Recovery, che sfruttano le funzioni di VMware Site Recovery Manager. In breve, VMware vSphere svolge tutte le funzioni di Operation Management, la virtualizzazione di desktop e applicazioni è affidata a VMware Horizon, mentre delle attività di Disaster Recovery si fa carico VMware Site Recovery Manager.
I benefici
Il team composto dai sistemisti della banca e dagli specialisti di VEM Sistemi esegue la migrazione entro i termini stabiliti, il 28 dicembre 2017. La gestione dell’infrastruttura è ora notevolmente semplificata rispetto alla condizione precedente. La pervasività dei servizi di virtualizzazione VMware ha consentito ai professionisti IT della banca di rimuovere alcune barriere specialistiche legate all’infrastruttura precedente e di estendere le proprie competenze, grazie a un programma di formazione a cura di VEM Sistemi.
In altre parole un gruppo di lavoro ridotto è ora in grado di gestire l’infrastruttura in totale autonomia e ha arricchito le proprie capacità in maniera sensibile, il che si riflette positivamente sulla motivazione con cui si dedicano al proprio lavoro. Anche i sistemi installati dialogano meglio tra loro, grazie alle funzioni di orchestrazione garantite da VMware, mentre gli accordi in essere tra i vendor dei sistemi consentono di effettuare richieste di supporto unificate indipendentemente dalle tecnologie coinvolte. Gli utenti finali non hanno avuto il minimo impatto a seguito della migrazione, anzi hanno registrato un miglioramento delle prestazioni, per esempio nella velocità di generazione delle query sui dati o nell’accesso ai sistemi gestionali.
Marco Cozzi CIO di Hypo Alpe Adria Bank
Questo progetto con VMware e VEM Sistemi è stato molto importante per la banca. Abbiamo ridotto il numero dei server aumentando le prestazioni e l’affidabilità dell’infrastruttura, che è completamente ridondata, con una riduzione dei costi del 40%.