Il chip maker introduce la prima GPU 7 nm ad alte prestazioni per l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale; oltre alla prima CPU 7 nm x86 core Zen 2.
Gli annunci sono stati fatti all’evento AMD Next Horizon di San Francisco, un momento durante il quale si è parlato dei nuovi design per chip x86, delle CPU per server con nome in codice “Rome” e delle innovative soluzioni Radeon Instinct MI60.
Partner dell’evento, Amazon Web Services (AWS) si è unita ad AMD per annunciare la disponibilità di tre nuove famiglie di istanze Amazon Elastic Compute Cloud (EC2), basate ora su processore AMD EPYC.
Per la prima volta, AMD ha svelato i dettagli dei processori ad alte prestazioni “Zen 2”, che rappresentano il risultato di una rivoluzionaria metodologia di progettazione modulare. L’architettura include una versione potenziata dell’interconnessione AMD Infinity Fabric, indispensabile per collegare parti distinte a livello di silicio, all’interno di un unico pacchetto di processori. La CPU multi-chip utilizza la tecnologia di processo a 7 nm TSMC per i core CPU “Zen 2”, mentre altre porzioni dedicate all’I/O sono realizzate a 14 nm.
Il risultato? Performance elevate, più core CPU di medesima caratura e una maggiore economia di scala in termini di produzione, rispetto ai chip monolitici.
Tra i benefici dei nuovi device, una pipeline di esecuzione migliorata, utile per alimentare le CPU in modo più efficiente; oltre a ottimizzazioni lato front-end, come per esempio: branch prediction, instruction pre-fetching, pre-optimized instruction cache e larger op cache.
Sono inoltre disponibili miglioramenti in virgola mobile; raddoppia di fatto la larghezza di banda, con un bus a 256 bit, oltre a una banda per caricare e immagazzinare dati, per un throughput sostenuto in qualsiasi condizione di carico.
AMD ha lavorato anche per ridurre le vulnerabilità come Spectre, ora mitigata da specifiche ottimizzazioni hardware.
I prodotti basati su tecnologia AMD 7 nm sono già numerosi e includono CPU EPYC e GPU Radeon Instinct. Non solo, la società ha inoltre condiviso i dettagli dell sue architetture di base next-gen e basate su 7nm + “Zen 3” e “Zen 4”.
Per il segmento server, Matt Garman, vicepresidente dei servizi di elaborazione presso AWS, ha sottolineato l’importanza della gamma EPYC per Amazon.
Le CPU AMD offrono densità di core e larghezza di banda di memoria leader del settore; ciò si traduce in elevate prestazioni-per-dollaro per carichi di lavoro generici e memory optimized. Ciò offre ai clienti M5a e T3a un equilibrio di risorse di calcolo, memoria e rete per singolo server Web e App. Per i clienti R5a, il vantaggio della larghezza di banda della memoria dei processori AMD EPYC è ideale per l’elaborazione in memoria, il data mining e l’elaborazione dinamica dei dati.
La nuova generazione “Rome” si distingue per una serie di miglioramenti a livello di processore, incluse le varianti a 64 core, l’aumento delle istruzioni per ciclo e una larghezza di banda della memoria da primato.
EPYC è inoltre il primo processore server x86 compatibile con PCIe 4.0, una piattaforma che, nel suo complesso è capace di raddoppiare le prestazioni di calcolo per Socket e quadruplicare le prestazioni in virgola mobile per Socket rispetto ai processori AMD EPYC attuali.
Lato GPU, AMD ha rilasciato importanti dettagli circa l’elaborazione DC con Radeon Instinct MI60 e MI50, che saranno disponibili entro questo trimestre. Le schede grafiche si basano sull’architettura ad alte prestazioni “Vega” e sono specificamente progettate per l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale (AI), offrendo livelli più elevati di prestazioni in virgola mobile, maggiore efficienza e nuove funzionalità per le implementazioni dei datacenter.
Una demo dal vivo durante l’evento ha mostrato l’ammiraglia AMD Radeon Instinct MI60 che esegue addestramento in tempo reale, inferenza e classificazione delle immagini.
Oltre ai nuovi device hardware, AMD ha annunciato anche ROCm 2.0, una nuova versione della sua piattaforma software aperta per l’elaborazione accelerata che include nuove librerie matematiche, un supporto più ampio del framework software e operazioni di apprendimento approfondito ottimizzate. ROCm 2.0 è stato anche aggiornato per le distribuzioni del kernel Linux, estendendo l’accesso ROCm a milioni di sviluppatori e utenti Linux. Progettato per la scalabilità, ROCm consente ai clienti di implementare sistemi di calcolo eterogenei ad alte prestazioni in un ambiente aperto.