Visione, strategie e piano industriale: il futuro di Vetrya

Visione, strategie e piano industriale: il futuro di Vetrya

Durante l’evento “Storie dal futuro: rivoluzione digitale”, l’azienda ha presentato il suo consolidamento in Italia, lo sviluppo nel mondo e la crescita futura. La presentazione si è tenuta il 9 ottobre a Milano presso la Fondazione Feltrinelli, e Vetrya ne ha approfittato anche per illustrare le strategie e il piano industriale 2018-2023.

Il fondatore, presidente e amministratore delegato del Gruppo Vetrya Luca Tomassini, dopo un’analisi di contesto della rivoluzione digitale sull’evoluzione degli scenari attuali e futuri dell’innovazione per le persone e per le imprese, ha illustrato la visione e le strategie del gruppo, indicando le linee guida per i prossimi cinque anni per la crescita sui suoi mercati core e lo sviluppo di nuovi modelli di business.

Il percorso di Vetrya è una storia di crescita: negli ultimi tre anni il gruppo ha registrato un tasso di crescita media annua (CAGR) dei ricavi consolidati pari al 29,3%. Nello stesso periodo, il CAGR è stato pari al 20,3% in termini di EBITDA e al 18,8% in termini di utile netto consolidato.

Luca Tomassini presidente e amministratore delegato del Gruppo Vetrya
Vetrya ha dimostrato in questi anni di saper stare sul mercato, grazie alla capacità di interpretare e anticipare le profonde trasformazioni che la rivoluzione digitale sta portando in tutti i settori della società. Mobilità, device intelligenti, disponibilità di reti di telecomunicazioni ultra broadband, soluzioni cloud uniti alla valorizzazione dei dati definiscono un ecosistema d’innovazione ricco di opportunità. Abbiamo progetti di investimento in innovazione su le principali tecnologie emergenti come realtà aumentata, blockchain, big data e intelligenza artificiale. Siamo uno dei più grandi player internazionali riconosciuti su mobile payment e la distribuzione video live e on demand su qualsiasi device. L’innovazione digitale sarà il risultato di una fusione fra business e tecnologia, non riscontrabile nei modelli tradizionali. Il nostro vantaggio competitivo, che si riflette nei risultati di questi anni, unito alla solidità finanziaria, ci consentiranno di rendere l’offerta in linea con le richieste di mercato, anticipandole con lo sviluppo innovativo delle proposte. Il modello di business usato si sta rivelando vincente in un mondo che ragiona su dimensione globale, senza confini geografici, motivo per cui il piano presentato oggi va nella direzione di una sempre più spiccata internazionalizzazione. L’impegno sarà massimo, con l’obiettivo di tradurlo in valore per gli azionisti, per le persone e per i clienti.

Il Piano strategico del Gruppo Vetrya si muove lungo due bisettrici principali di mercato: il consolidamento della presenza in Italia e lo sviluppo internazionale.

In Italia, Vetrya intende confermare il percorso intrapreso negli ultimi anni e continuare ad essere protagonista della digital transformation del Paese, in particolare attraverso l’introduzione di nuove offerte, soluzioni e servizi per il mondo dei media, delle società di telecomunicazioni, dell’internet delle cose, dei big data, realtà aumentata, blockchain e intelligenza artificiale. Intende inoltre creare ulteriori fonti di ricavo dall’offerta di servizi broadband e ultra broadband su rete fissa e mobile.

A livello internazionale, il Piano di Vetrya prevede il consolidamento nei Paesi in cui è già presente (Stati Uniti, Malesia, Brasile e Spagna), attraverso lo sviluppo costante e il porting di piattaforme in cloud computing e servizi plug&play e il presidio del mercato sui player dei media e telecomunicazioni. Il Gruppo intende sviluppare la propria presenza in altri Paesi.

A completamento dell’ipotesi di crescita organica, su cui è stato elaborato il Piano, è prevista un’attenzione specifica alla potenziale crescita esterna, attraverso la valutazione di possibili operazioni di acquisizione finalizzate all’integrazione di realtà eccellenti, portatrici di competenze complementari a quelle di Vetrya.
La presentazione di Tomassini, anche autore del volume “L’innovazione non chiede permesso. Costruire il domani digitale”, è stata seguita da un Q&A con gli investitori presenti ed un commento circa lo stato dell’arte attuale del digitale e le sfide che si intravedono all’orizzonte.