Epson annuncia nuovi modelli business inkjet, le versatili WorkForce garantiscono prestazioni senza compromessi, costi e consumi inferiori alla concorrenza laser.
Quasi mille miliardi, è questo il volume (impressionante) di stampe che vengono prodotte ogni anno in Europa. A dispetto di chi si immaginava, anni fa, un lento ma inesorabile declino dei processi di stampa, l’enorme aumento di dati circolanti ha comunque contribuito a mantenere elevatissimo il numero di pagine riprodotte ogni anno.
Non stupisce quindi sapere che, secondo una recente indagine IDC, il 50% del campione intervistato abbia riferito di aver mantenuto o addirittura incrementato il numero di stampe annue. Negli ultimi anni è però cambiato radicalmente il modello di business: solo il 16% degli intervistati, infatti, dichiara di utilizzare stampanti di proprietà: il noleggio operativo è di fatto uno standard, che si sta anzi affacciando prepotentemente anche nella fascia riguardante le microimprese, e ci sono prospettive perfino per il mondo consumer.
Epson, che da sempre è all’avanguardia nelle soluzioni inkjet, ha ben intuito quanto i tempi siano maturi per una migrazione dalle stampe laser verso il mondo del getto di inchiostro e a buon titolo: non ci sono infatti paragoni nei costi di manutenzione ed utilizzo, a tutto vantaggio delle soluzioni inkjet, che già oggi rappresentano (dati IDC) il 30% delle consegne, per arrivare entro il 2019 addirittura al 41%, diventando così la tecnologia più usata sul mercato.
Sono lontani i tempi in cui si pensava alle stampanti inkjet come a un dispositivo domestico, adatto semmai a piccolissimi uffici: Epson ha infatti presentato prodotti come le WorkForce WF-C579R e WF-C529R, con autonomia di ben 50.000 pagine grazie alle sacche di inchiostro che, frutto del grande lavoro degli ingegneri, sono ora collocate all’interno del corpo macchina, riducendo di molto gli ingombri, rispetto alle generazioni precedenti.
Riccardo Scalambra, Corporate Sales Manager di Epson Italia
Rispetto alle soluzioni laser, le nostre stampanti inkjet per l’ufficio permettono di risparmiare il 50% sul costo per pagina, di ridurre fino al 98% il tempo impiegato per interventi di manutenzione, di diminuire fino al 95% il consumo energetico e fino al 94% i rifiuti.
I modelli presentati sono diversi, e in grado di soddisfare un’ampia gamma di esigenze:
Oltre alle già citate WorkForce WF-C579R e WF-C529R, Epson ha anche mostrato le tre stampanti monocromatiche WF-M5799DWF, WF-M5299DW e WF-M5298DW, con corpo macchina che beneficia del medesimo processo di riduzione degli ingombri già visto sui modelli a colori. I commenti che abbiamo raccolto fra i partner Epson presenti al roadshow sono stati molto positivi, altro fattore sicuramente importante.
Per finire, non possiamo ovviamente non citare il modello più veloce fra quelli annunciati; stiamo parlando della WorkForce Enterprise WF-C17590, una multifunzione dipartimentale a colori da ben 75 ppm, a fronte di un consumo di energia inferiore anche dell’88% rispetto ad una laser di pari livello. Anche qui abbiamo ben 50.000 pagine di autonomia e quindi fermo macchina ridotto in maniera importante.
Epson ha ampiamente dimostrato di aver saputo precorrere tempi ed esigenze e si trova ora in una posizione davvero invidiabile, con una gamma di prodotti assolutamente performanti e all’avanguardia. Abbiamo avuto la possibilità di assistere a prove di stampa, che si sono rivelate sicuramente ottime in termini di qualità e quantità delle copie.
È fin troppo facile prevedere un ottimo riscontro commerciale per Epson: i clienti finali disporranno di prodotti davvero validi e, tutti i partner, da tempo dediti al noleggio operativo, potranno proporre prezzi aggressivi, confidando su una base installata affidabile e che necessita di poca manutenzione.