Il terminale CAT S61 offre una interfaccia snella e rapida, tra i plus vanno certamente evidenziati la disponibilità di App dedicate per il mondo rugged, selezionate e accessibili tramite App Toolbox.
In più, con FLIR Commander, gratuito in versione standard, è possibile organizzare e condividere al meglio i contributi video e fotografici acquisiti con la termocamera.
L’App MyFLIR è stata oggetto di continui aggiornamenti e vanta oggi un elevato numero di funzioni, oltre a buone possibilità di personalizzazione. L’interfaccia centrale privilegia le immagini provenienti dalla termocamera e mette a disposizione i pulsanti per le applicazioni più comuni, per esempio, per accendere la torcia, abilitare l’autoscatto, per attivare o meno gli indicatori di temperatura per determinate aree di misura (uno strumento utile per mettere a confronto rapidamente due o più punti di misura in tempo reale).
La sezione inferiore permette di avviare video, scattare foto e programmare il time lapse per scatti multipli in sequenze, funzione interessante per mostrare l’andamento di un determinato fenomeno in un lasso di tempo definito.
In aggiunta, un pratico menu permette di abilitare la visione combinata dei due sensori, oppure di disaccoppiarli. Potremo inoltre definire la palette cromatica con la quale catturare le immagini, definire la scala IR e gli intervalli d’azione.
Il menu principale contiene svariate voci, a partire dalla “home” che racchiude in una sola pagina la galleria delle immagini scattate, ma anche utili link a informazioni, notizie e suggerimenti per un uso più efficace.
Sempre tramite il menu potremo accedere rapidamente alle funzioni “Fotocamera”, “Galleria”, alle informazioni generali e alle impostazioni di sistema. Le regolazioni possibili consentono di personalizzare l’emissività considerata dal sistema in funzione delle proprietà dei materiali inquadrati (opaco, semiopaco, semilucido o lucido). L’App permette inoltre di ruotare automaticamente le immagini a step di 90°, di variare le unità di misura adottate, ma anche di effettuare la calibrazione automatica del sistema e di attivare il sistema GPS per geolocalizzare più facilmente i differenti lavori in corso.
Durante l’uso abbiamo apprezzato la grande precisione del sistema di misurazione e la capacità di restituire immagini molto definite, merito del sistema a doppio sensore MSX. È infatti possibile riconoscere con precisione i contorni dei soggetti inquadrati e avere i riferimenti precisi di ciò che si sta visualizzando.
I video registrati sono sufficientemente fluidi e dettagliati.
PCMark for Android registra temperature d’esercizio del terminale inferiori ai 35°C.
Al fianco delle numerose funzioni incorporate, S61 stupisce per un’autonomia da record. Con la consueta suite di test PCMark for Android abbiamo registrato il valore più alto su terminale Android, con una autonomia di 16 ore e 42 minuti.
Se utilizzato in modo meno intensivo, lo smartphone può comodamente assicurare due giornate di lavoro; la ricarica completa richiede poco più di un’ora.
Sul fronte grafico la GPU integrata, pur non essendo al top, assicura una grande fluidità di primitive e geometrie con APUI Vulkan e OpenGL ES 3.0. Il sistema fatica con OpenGL 3.1 e scenari complessi, come evidenziano i test 3DMark – Sling Shot Extreme.
Se le performance, nel complesso, sono buone ma non esaltati, di certo S61 si fa notare per un’autonomia da primato.
Nel complesso CAT S61 può agevolmente diventare il terminale principale del professionista “on-the-go” e permette di risparmiare tempo durante le attività quotidiane. Pur dovendo fare qualche rinuncia in termini di funzioni e performance, e dovendo sopportare un device con peso e dimensioni di un certo rilievo, lo smartphone si fa apprezzare per la buona usabilità e l’elevate integrazione con i numerosi sensori inclusi.
L’aspetto economico, almeno in questo contesto, ci pare secondario, soprattutto considerando il prezzo di certi terminali di fascia alta, che però non dispongono di funzioni business così specifiche. Rapportando il valore del device con quella della recente FLIR ONE Pro (leggi qui la recensione completa), ci sembra che il prezzo di listino non sia poi così esagerato.
Punteggio
83
su 100
PRO
Autonomia; robusto e ben rifinito; architettura hardware equilibrata; integrazione sensori e termocamera FLIR; dotazione software completa; facilità d’uso.
CONTRO
Dimensioni e peso importanti; tasti Android non retroilluminati; manca il sensore biometrico; velocità e puntualità rilevamento distanze.