Installazione e uso della HP LaserJet Pro M28w sono alla portata degli utenti con minime nozioni tecniche e operative. Per l’uso tramite PC abbiamo scelto una piattaforma di media potenza, molto simile a quanto potrebbe essere oggi presente nel parco macchine dei piccolissimi uffici (AMD A4 @2,2 GHz, 4 GByte RAM, 64 GByte SSD SATA, Windows 10).
In queste condizioni, il multifunzione, via USB, è stato in grado di produrre 17 ppm adottando documenti standard con copertura del 5% di testo e 13,3 ppm quando si elaborano progetti di grafica mista a testo, decisamente più pesanti.
I driver e il pannello di scansione sono completi, facili da usare, e consentono di intervenire sulle immagini in fase di acquisizione. E’ possibile selezionare i formati, la risoluzione, la profondità colore, ma anche raddrizzare e rifilare le pagine, per raffinare ulteriormente il documento che si sta creando. E’ inoltre consentita la creazione di preset di scansione per i lavori più ripetitivi.
La prima pagina viene riprodotta mediamente entro 9 secondi, mentre la velocità di copia è invece di 10,6. Pregevole la funzionalità di copia ID, non certo una novità, ma decisamente pratica per consentire la copia di ambo i lati di un documento di piccole dimensioni (patente, carta di identità) su un solo foglio. Peccato che, pur rispettando i margini del piano di scansione, documenti molto piccoli (dimensioni da carta di credito), vengano tagliati di qualche millimetro di troppo lungo i bordi esterni.
Le qualità di stampa dell’M28w sono certamente da ricercarsi nella buona velocità rispetto ai documenti semplici e più leggeri da elaborare.
Il processo di stampa pesa in modo evidente sulle risorse del PC.
Nel caso si scelga di gestire file corposi (nel nostro caso un documento di testo da 50 pagine), il processo di elaborazione, gestito dai driver HP, si è dimostrato particolarmente esigente in termini di risorse CPU, superando in alcuni casi il 50% del tempo processore per molti secondi, mentre la stampa è in corso. Di certo, su un PC non troppo potente, una simile eventualità si traduce in una lentezza generale d’uso del sistema, almeno finché non viene integralmente trasferito nella memoria della stampante.
In termini di qualità, questo multifunzione non è risultato particolarmente brillante. Le aree continue evidenziano un certo banding (righe orizzontali), nonostante la stesura del toner risulti uniforme e bilanciata. Gradienti e sfumature sono viziati da uno scarso dettaglio e da un certo dithering. Questo particolare si ripercuote negativamente nel caso di debbano stampare immagini e loghi. La definizione sui caratteri e sugli elementi grafici più fini è modesta.
I driver in dotazione risultano piuttosto scarni e con poche impostazioni, limitando di fatto le possibilità di intervento dell’utente.
Lo scanner, comunque molto veloce (16,6 secondi per una pagina A4 a 300 DPI a colori), mostra i propri limiti quando è necessario acquisire immagini a colori da carta patinata, copertine o riviste. Pur selezionando una risoluzione di scansione elevata, permangono artefatti e striature (sia a colori, sia B/N), che riducono la qualità complessiva del file catturato. Colori e sfumature risultano in linea con l’originale ma fortemente compressi in termini di spazio colore, con una limitata profondità e precisione.
TEST: M28W a sinistra, CanoScan 9000F Mark II (il nostro scanner di riferimento). Si può notare come l’MFP HP tenda a compriere la gamma colore e a introdurre striature sul fondo dell’immagine (clicca per ingrandire).
Lavorando frequentemente con lo scanner, poi, ci siamo accordi dell’assenza di un meccanismo di sostegno del coperchio e di una limitata robustezza dei giunti che, in più, non sono di tipo rialzabile e perciò non sono in grado di assecondare la scansione di tomi e volumi di un certo spessore.
In termini di usabilità, il pannello di controllo con un display molto piccolo non aiuta a orientarsi, almeno nelle fasi iniziali d’uso. È possibile scegliere il numero di copie, il contrasto e il fattore di ingrandimento delle copie, ma non senza qualche intoppo. I tasti adottano switch molto vicini tra loro, pertanto la possibile interazione con comandi non desiderati è frequente.
TEST: M28W a sinistra, CanoScan 9000F Mark II. L’immagine generata tramite scanner HP è molto contrastata ma povera di dettagli; molto evidenti le striature (clicca per ingrandire).
L’M28W brilla per i consumi contenuti, circa 350 W in fase di stampa, 3 W in stato di attesa e valori prossimi a zero in fase di sleep o autospegnimento.
Nel complesso il multifunzione centra l’obiettivo di proporsi come economico tuttofare per casa e per la microimpresa. I costi d’esercizio sono bassi, così come quello d’acquisto; peccato per la qualità generale dei documenti prodotti, sufficiente per un uso standard da ufficio ma non molto di più.
Punteggio
63
su 100
PRO
Dimensioni compatte; manutenzione economica; prezzo interessante; buona velocità di stampa e scansione; supporto stampa da mobile.
CONTRO
Manca un vero cassetto carta; gestione supporti limitata; coperchio scanner con giunti fragili e fissi; pannello integrato migliorabile; qualità di stampa e scansione migliorabile.