Donato Ceccomancini, Sales Manager Italy di Infinidat, illustra le tendenze per l’anno in corso circa le attività di data storage in ottica di trasformazione digitale.
Nel 2018, possiamo aspettarci di vedere le aziende riallineare i loro budget IT, pur continuando a investire in soluzioni per la trasformazione digitale. In aggiunta cresceranno focus e investimenti sulla sicurezza dei dati, grazie anche a nuove normative globali come il GDPR. Di seguito, come queste problematiche incideranno sulla gestione e archiviazione dei dati e dove le aziende dovrebbero concentrare i loro investimenti:
• Digital Transformation (DX): le aziende che continuano a investire sulla DX dovranno trovare il modo di conciliare le loro esigenze di maggiore capacità storage con quelle di prestazioni superiori per analizzare i dati che raccolgono. Da tempo si prevede un declino delle unità disco ad alta capacità, con stime che si sono mostrate errate nel tempo. In realtà, l’unico modo ragionevolmente economico per acquisire, analizzare e conservare i dati della DX consiste ancora nello storage persistente su disco ad alta capacità. Continueremo a vedere una costante revisione dei budget IT, un aumento delle necessità prestazionali per workload multipli ed eterogenei e una crescente importanza della localizzazione in tema di analisi dei dati, in particolare per le applicazioni in tempo reale quali la fraud detection.
• La sicurezza dei dati al primo posto (e il GDPR accelera il cambiamento): le organizzazioni IT che si sono dichiarate “solo flash” dovranno ripensare la loro strategia, poiché la capacità effettiva del loro storage si ridurrà a 1: 1 e il costo per TB all-flash salirà a 10 volte il costo del disco ad alta capacità.
• Crittografia e compressione diventano commodity: con il GDPR ed eventuali normative simili negli Stati Uniti, la crittografia sarà richiesta ovunque e sempre più “end-to-end”. Di conseguenza deduplica e compressione non saranno più particolarmente efficaci, e vedremo un forte impatto sulla capacità di archiviazione effettiva e quindi sui costi dei sistemi All-Flash. Vedremo anche un cambiamento nella value proposition in termini di prestazioni, disponibilità, affidabilità e facilità di integrazione con soluzioni verticali/orizzontali.
• Il cloud perderà terreno a livello enterprise: nel 2018 e oltre, inizieremo a vedere la proliferazione di soluzioni di edge e “fog” computing. Il cloud è troppo lento (per il suo problema strutturale di ampiezza di banda) per molte applicazioni e sarà lo smart edge computing a compensare per la raccolta e l’analisi dei dati.
• Il networking è il nuovo collo di bottiglia: nel 2018 vedremo miglioramenti delle prestazioni storage (grazie a design ottimizzati per la cache, design NVMe fabric emergenti, ecc.) che rimuovono lo storage dall’elenco dei “soliti sospetti” a livello di basse prestazioni e possibili problematiche. Ethernet vincerà (ancora) la battaglia dei protocolli per i data center di prossima generazione: NVMe over fabric sarà un componente chiave nella rivoluzione del protocollo di rete con Fibre Channel e possiamo aspettarci di vedere 400 GB/s e 800 GB/s in produzione nel corso dei prossimi anni. La standardizzazione su Ethernet ha il potenziale di migliorare notevolmente l’efficienza I/O dello stack. Mentre NVMe migliorerà le prestazioni, i sistemi ottimizzati per la cache DRAM continueranno a superare in termini di performance i sistemi all-flash e offriranno il miglior equilibrio tra prestazioni multi-workload e requisiti di capacità a lungo termine.