I grandi eventi 2018 della Milano Digitale presentati da Chiara Daneo, Responsabile Staff Assessore Servizi Civici e Trasformazione Digitale del Comune di Milano.
Chiara qual è stata la sua formazione, quale il percorso professionale che ha seguito e che ruolo svolge all’interno dell’Assessorato?
Ho una laurea in Scienze Politiche conseguita dieci anni fa all’Università di Pavia a cui è seguito un percorso di lavoro nel mondo del non profit. Nel 2102 ho deciso di iscrivermi a un Master per il management della comunicazione politica e istituzionale allo Iulm che mi ha portato a lavorare presso agenzie di comunicazione per progetti di comunicazione politica e istituzionale.
Nel 2014 sono stata chiamata dall’Assessore Cristina Tajani, che nello scorso mandato aveva la delega alle politiche del lavoro, allo sviluppo economico (che ha mantenuto anche con l’attuale giunta), all’università e alla ricerca. Ho seguito in particolare le attività inerenti alla delega al lavoro e con la giunta del Sindaco Sala l’Assessore Roberta Cocco mi ha chiesto di diventare responsabile del suo staff.
Per l’assessorato mi occupo di coordinare lo staff, che significa il coordinamento e la supervisione dei progetti in cui l’assessorato è coinvolto, in collaborazione con le direzioni competenti, il coordinamento della segreteria e delle due persone dello staff che si occupano di progetti tecnologici, inoltre collaboro con l’addetta stampa per monitorare la nostra comunicazione e la nostra presenza sui mezzi di comunicazione.
Questa è la sua attività in generale, ci sono degli specifici progetti ai quali lei si dedica in modo particolare?
Sicuramente uno dei progetti che seguo maggiormente, al quale sono legata e che mi appassiona molto è STEM In The City (Stem, Science, Technology, Engineering and Mathematics, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Si tratta di un’iniziativa che mira a favorire la sensibilizzazione delle bambine e delle ragazze soprattutto, più in generale dei giovani milanesi, verso l’importanza delle materie scientifiche, sia in chiave formativa che in chiave professionale. Questo per abbattere lo stereotipo che vuole le bambine non brave o non adatte alla matematica, e per evidenziare le possibilità di carriera che si possono seguire nel mondo IT, un settore in crescita e che nel futuro vedrà aprirsi moltissime nuove professioni e opportunità di occupazione.
Per cui l’obiettivo di STEM In The City non è solo una generica messa in evidenza del ruolo che possono avere le figure femminili nel mondo scientifico ma anche quello di far capire le possibili prospettive professionali.
Certamente. STEM In The City si svolge in due fasi.
Nella prima chiediamo alle associazioni, alle aziende, alle scuole del territorio, alle fondazioni, di animare il palinsesto del mese delle Stem.
Secondo l’ITU (International Telecomunication Union), l’agenzia delle telecomunicazioni dell’ONU, aprile è il mese delle STEM e quindi, collegandoci a questo riferimento internazionale, abbiamo chiesto e chiederemo a vari partner di aprire le loro attività, e ne stimoleremo anche di nuove, per far sì che Milano si popoli di attività formative, educative, ludiche, artistiche, tutto ciò che può far avvicinare le bambine, le ragazze e i ragazzi delle scuole milanesi al tema delle STEM, della loro importanza e anche della loro piacevolezza.
Nella seconda fase organizziamo la maratona delle STEM, vale a dire tre giorni la scorsa edizione che diventano quattro nella prossima (dal 10 al 13 aprile 2018), che vede proprio l’Amministrazione in veste di organizzatore e promotore delle iniziative realizzate presso le proprie sedi. Nel 2017 abbiamo dato vita a una grande giornata di apertura alla Scala, abbiamo animato la Fabbrica del Vapore e il Teatro Arcimboldi e molti altri luoghi della città.
Anche per il 2018 contiamo di organizzare noi, grazie agli sponsor che ci sosterranno, quattro giorni in cui far valere e far vivere il tema delle STEM nella città.
Il mese delle STEM è un mese internazionale?
Sì, è un mese internazionale che a Milano celebriamo con una particolare attenzione attraverso la valorizzazione di tutte quelle attività che talvolta già vengono fatte. Molti partner si occupano egregiamente di coding, di matematica, di scienza e lo fanno per combattere lo stereotipo sulla difficoltà di queste materie o sul fatto che siano noiose, e aiutano a far capire che sono materie che in realtà possono dare molta libertà e creatività.
Aprile è un mese internazionale al cui interno noi inseriamo quattro giorni in cui il Comune di Milano è in prima linea nell’organizzare le attività formative, educative e di sensibilizzazione di tutta la città.
Come è andata la prima edizione?
Il primo anno è andato straordinariamente bene nonostante sia stata organizzata in pochissimo tempo.
Hanno partecipato oltre 3 mila ragazzi, ci sono stati eventi in più di 45 luoghi in città, decine di sponsor, relatori internazionali, due rappresentanti dell’ONU, moltissime role model che hanno testimoniato alle ragazze con grande efficacia la bellezza della loro carriera scientifica, abbiamo avuto il patrocinio del MIUR, delle Nazioni Unite e ci avviamo a organizzare una nuova edizione con ancora più energia. Con più tempo a disposizione faremo ancora meglio.
STEM In The City non è l’unico evento di così forte impatto sul quale lei sta lavorando per il 2018.
Abbiamo recentemente lanciato la Digital Week che si svolgerà a marzo del 2018 e quindi un mese prima rispetto a STEM In The City.
Per organizzare la Digital Week, che è un’occasione per mappare, mettere a sistema e mostrare le realtà digitali più innovative operative in città, abbiamo la scorsa estate emesso un bando per individuare quali partner avessero la volontà di realizzare questa iniziativa. Il bando è stato aggiudicato da Cariplo Factory che, insieme ad HubLab e a IAB, sarà il nostro braccio operativo per la Digital Week.
Sarà un grande “porte aperte” nel quale mostrare da una parte le realtà digitali del Comune come le centrali operative, che sono tecnologicamente molto avanzate e anche di grande fascino, e dall’altra tutte le realtà private che Milano ospita. Alcune sono conosciute, altre meno e sarà molto interessante farle visitare e far capire cosa si sta facendo e dove sta andando la città digitale.
Una specie di Fuori Salone del Mobile dedicato all’innovazione tecnologica con iniziative diffuse in tutta la città?
Sarà un Fuori Salone del digitale. Con Expo, ma anche già da prima, Milano ha sperimentato come gli eventi hanno grande efficacia soprattutto quando sono diffusi in città, in centro e nelle periferie, e quando sanno aprire luoghi fino a quel momento chiusi e mostrare tutto quello che si fa nei settori coinvolti, vale per il design, vale per il fashion e sarà lo stesso anche per il digitale.
Già così il 2018 si presenta intenso, c’è qualche altro progetto o qualche idea, un sogno nel cassetto che vi piacerebbe avviare nel 2018?
In questo momento abbiamo aperto tantissimi cantieri, a me piacerebbe cominciare a affrontare il tema della dematerializzazione, e poi mi piacerebbe vedere lo sviluppo dei cantieri già attivi e che hanno avuto dei progressi importanti come PagoPA che ha consentito il 20% di recupero fiscale quest’anno o il Pass online, che è già richiesto da un cittadino su tre.
L’assessorato alla trasformazione digitale è un assessorato concepito come abilitatore dei progetti degli altri assessorati e quindi mi piacerebbe vedere nel 2018 il raggiungimento di alcuni obiettivi come il progetto di digitalizzare l’urbanistica, che è veramente molto ambizioso, e altre iniziative come quelle legate al settore educazione.