Pure Storage estende la collaborazione con VMware per fornire performance, semplicità e resilienza necessarie agli ambienti cloud dei propri clienti.
Il supporto delle soluzioni vSphere Metro Storage Cluster, vSphere Virtual Volumes e VMware Validated Design di VMware offrirà molteplici opzioni per semplificare le operation, permettendo di implementare veri modelli always-on, aumentando di fatto il controllo sulle macchine virtuali nell’implementazione di un cloud privato.
Il software Purity 5.0, supporta anche ActiveCluster, un sistema di replica sincrona in modalità active/active che include funzionalità di tipo streched cluster multi-site, che offre zero RPO e zero RTO nel datacenter e/o tra datacenter connessi su rete metropolitana. L’aggiunta di ActiveCluster ad un FlashArray in produzione si ottiene semplicemente con un aggiornamento software di Purity che viene eseguito in modalità non-disruptive. L’introduzione del supporto a vSphere Metro Storage Cluster permette la creazione di ambienti virtualizzati altamente disponibili, a supporto di applicazioni mission critical.
Ad oggi, le soluzioni ordinarie di replica sincrona e di cluster estesi sono complesse e costose, con configurazioni che richiedono giorni o persino settimane, ed implicano la consultazione di centinaia di pagine di manuali. A queste voci di spesa ed alle problematiche connesse si sommano anche i costi delle licenze, i gateway esterni e la frequente necessità di rivolgersi a servizi professionali dedicati. Con ActiveCluster, queste problematiche vengono superate: ora sono necessari solo quattro passaggi per completare l’installazione, e un solo nuovo comando nella consolle di Purity. Per quanto riguarda il “testimone” del Cluster, Pure offre la possibilità di fornirlo come parte di Pure, per garantire una vera business continuity senza impegnare risorse del data center.
Pure offre inoltre anche il supporto per VMware vSphere Virtual Volumes 2.0. I clienti con macchine virtuali su VMware possono ora ottenere una mappatura granulare per ciascuna di esse su FlashArray. Ciò significa che per ogni macchina virtuale è più semplice la gestione e il controllo degli SLA con benefici di portabilità. Oltre a rispettare le conformità, VMware vSphere Virtual Volumes su FlashArray utilizza la gestione basata su policy per automatizzare il provisioning delle VM e allineare i requisiti delle applicazioni ai servizi offerti dal FlashArray, inclusi la gestione degli snapshot e delle repliche. Questo semplifica le operazioni e consente agli amministratori VMware di ottenere un maggiore controllo con una minore dipendenza dal team di storage.
Pure ha ottenuto la certificazione della propria soluzione VMware Validated Design for Software-Defined Data Center nel programma VMware Certified Partner Architecture. Pure e VMware hanno testato e convalidato congiuntamente un’architettura che consente ai clienti comuni di costruire un SDDC scalabile che automatizza l’IT e permette agli sviluppatori di disporre di un’infrastruttura self-service, in modo che la tecnologia possa accelerare l’implementazione di applicazioni mission critical su un cloud privato. Il VMware Validated Design certificato per Pure è composto da VMware vSphere, NSX, vRealize e Pure FlashArray.
Queste soluzioni sono tutte supportate dalla collaudata piattaforma all-flash di Pure Storage che offre data reduction, crittografia e latenza mediamente sotto il millisecondo, disponibilità al 99,9999%, aggiornamenti non-disruptive, analisi predittiva e un modello di acquisizione della piattaforma Evergreen Storage.