Oliver Horn, senior solutions architect alliances di Red Hat, pone l’attenzione sulle sei capacità indispensabili per diventare sviluppatori IoT di successo.
Abilità di lavorare in team / ascoltare e collaborare
La IoT richiede una grande varietà di competenze, che variano dall’elettronica per sensori, attori e SOC alla trasmissione wireless, protocolli fieldbus, messaggistica e networking, dalle tecnologie per il data center, che comprendono data storage, AI, machine learning, API management, UI mobile/web e integrazione di applicazioni legacy, ad altre aree ancora, quali sicurezza end-to-end, OTA, CI e CD. Nessuno può avere tutte queste competenze da solo, e per questo è importante essere pronti a collaborare con agli altri.
Apertura all’innovazione e al cambiamento
Grandi volumi di dati, gestione delle infrastrutture, scalabilità, performance, sicurezza ed altro ancora – la IoT è una realtà ricca e complessa, ed anche in rapida evoluzione. È importante essere pronti a cambiare ogni volta possibile, perché quello che oggi non è possibile potrebbe diventare lo standard domani. In tema di standard, è consigliabile avere sott’occhio gli standard consolidati ed emergenti in ogni ambito IoT (vedi al punto 1) e le proprie specifiche aree applicative.
Orientamento al business
Al centro di tutto deve sempre esserci il cliente. Tutto quello che si fa dovrebbe rispondere a una specifica esigenza del cliente. Bisogna essere concentrati su ciò, e fare un uso marcato delle metodologie, delle tecnologie e delle strategie che permettono di essere più veloci ed efficaci nel rapporto con il cliente, quali design thinking, DevOps, piattaforme container, CI, CD e strategie di rollout come canary o blue-green.
Approccio architetturale, con un occhio all’agilità
Esistono molte offerte IoT che promettono risultati immediati, ma è consigliabile prendersi il tempo per considerare anche le conseguenze della scelta di una determinata soluzione nel medio e lungo periodo. Fermarsi a pensare ai rischi a livello di architettura, lock-in o sicurezza, o alle possibili limitazioni che derivano da una soluzione o una piattaforma a prima vista più immediata.
Familiarità con progetti open source e con l’utilizzo commerciale e in azienda di prodotti open sources
È importante notare che il punto 2 vale soprattutto per l’incredibile ritmo di innovazione legato ai progetti e alle community open source. La gran parte delle tecnologie rivoluzionarie che vediamo oggi è partita come progetto open source, o lo è diventata dopo una breve fase di incubazione, come è stato il caso di Apache Hadoop per i big data o di Android come sistema operativo mobile. Per questo, è importante sapere come lavorare con i progetti open source e come ottenere soluzioni stabili ed enterprise-ready man mano che si passa a rendere la propria offerta IoT un prodotto vero e proprio.
Apertura mentale e curiosità
La IoT è un mondo ricco ed estremamente variegato. Gli spunti che offre sono innumerevoli, e sarebbe perfetto poter essere informati su tutti o quasi. Informarsi su tutto quello che riguarda l’IoT può essere difficile, ma anche affascinante, nonché estremamente utile.