Smau Milano 2017, tanta innovazione e uno sguardo al futuro

Smau Milano 2017, tanta innovazione e uno sguardo al futuro

Si è recentemente conclusa a Fieramilanocity Smau Milano 2017, evento chiave per l’innovazione e per gettare uno sguardo al futuro del Paese.

Ormai archiviata l’esperienza di Smau Milano 2017 (leggi interviste, approfondimenti e news nel nostro speciale), è il momento di fare il punto su un evento che in tre giorni si è presentato come un laboratorio di esperienze di sviluppo e un momento di riferimento per l’intero ecosistema dell’innovazione italiano.

Chi ha varcato i cancelli di Fieramilanocity per partecipare alla 54esima edizione di Smau, si è trovato di fronte a una proposta molto lontana dal modello tradizionale di Fiera: con i suoi 250 workshop, la presentazione di oltre 76 casi di successo da parte di imprese e amministrazioni pubbliche e, soprattutto, nuove modalità di incontro tra domanda e offerta di innovazione, percorsi guidati, speed pitching e un coinvolgimento sempre più diretto dei visitatori, Smau si è proposto come l’appuntamento di riferimento dell’ecosistema dell’innovazione italiano. Si tratta di un laboratorio che ha saputo tenere insieme i big player del settore – Aruba, Avaya, Cisco, Clouditalia, Edisoftware, GData, HPE, Intel, SAP, TIM – e una selezione di 250 fra le startup più promettenti del territorio nazionale, con la presenza di oltre 50 delegati esteri intervenuti al programma ItaliaRestarstUp promosso dall’ICE in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con Smau.

Una conferma importante è arrivata dai risultati del secondo Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau in collaborazione con Cerved Group e BTO Research: per la prima volta, il rapporto ha messo a confronto le performance delle startup partecipate da fondi di investimento con quelle delle startup partecipate da imprese. Un raffronto che ha evidenziato come le startup con partecipazioni corporate presentano un minor rischio di fallimento e hanno risultati di fatturato migliori: nel corso del 2015 appena il 4,1% è uscita dal mercato, contro il 16% delle realtà partecipate da un investitore specializzato.

Smau ha anche visto anche la partecipazione di molte Regioni italiane, che a Fieramilanocity hanno presentato la loro proposta di innovazione e le startup più interessanti dei loro territori. Spazio anche all’innovazione che nasce all’interno delle pubbliche amministrazioni, spesso poco raccontata e poco valorizzata. Fra le realtà premiate figura la Regione Lombardia, con il portale unico varato quest’anno e con le esperienze dei progetti di e-health, del progetto “Nuova Celiachia” e del nuovo portale per l’assegnazione dell’edilizia residenziale pubblica.

Industria 4.0, Open Innovation, sanità, fintech, agrifood, commercio e turismo, e smart communities sono i temi nell’agenda dell’edizione di quest’anno: i Live Show, così come i workshop, hanno fatto registrare le sale piene in ogni occasione, a conferma della grande domanda di aggiornamento e formazione da parte dei professionisti e imprenditori, una domanda cui Smau ha dato risposta non con proposte “teoriche” o accademiche, ma con appuntamenti che offrono in ogni occasione delle “istruzioni per l’uso” per chi vuole innovare.

Fra le novità 2017, l’Intel Summit, che ha permesso di gettare uno sguardo su alcune delle innovazioni più interessanti che percorrono il mondo dell’ICT. Grande interesse hanno suscitato anche le selezioni di startup protagoniste della rivoluzione fintech e di startup che operano in ambito sanitario presentate dalla Regione Lombardia.

Pierantonio Macola, Presidente, Smau
Il Corporate Venture Capital è già una realtà nel nostro Paese. Le imprese hanno ormai la consapevolezza che innovare da soli non conviene più e in mille modi diversi stanno sperimentando le opportunità che nascono dall’Open Innovation. Un “fermento” che percorre le imprese di tutte le classi dimensionali e di quasi tutti i settori, su cui a Smau abbiamo voluto accendere i riflettori, non solo attraverso la presentazione del rapporto, ma anche con la condivisione di esperienze davvero significative che vanno in questa direzione.