A Smau Milano incontriamo Stefano Cevenini, Product Manager Power Quality e IT Channel & Data Center Segment Marketing Manager di Eaton Italia.
L’azienda è tra i big player in numerosi comparti professionali e opera in modo trasversale su svariati mercati, in più di 175 country, dalla meccanica al settore elettrico e idraulico, per arrivare a progetti mirati in ambito machinery, transportation, micro-grids e lighting.
Negli anni, il portfolio prodotti è cresciuto per soddisfare le continue richieste e sollecitazione del mondo industriale. Infatti, Eaton vanta oggi un pacchetto di oltre 10mila brevetti registrati.
La società, che conta circa 100mila dipendenti, consolida progressivamente la propria posizione sul mercato globale, come conferma il segno positivo in termini di fatturato anno su anno (20 mld USD nel 2016).
L’efficienza energetica guida il rinnovamento di alcune linee prodotto, che saranno aggiornate in ottica green; questo per andare incontro alle esigenze dei clienti e soddisfare i requisiti ambientali e normativi, oggi sempre più stringenti.
Ma Eaton crede fortemente in un approccio sostenibile e, prima ancora che per rientrare nei parametri prescritti dalle norme, si adopera continuamente per accelerare l’innovazione in funzione dell’efficienza. Come conferma Cevenini, la logica di progettazione e costruzione dei device UPS e di alimentazione per l’IT e datacenter non è guidata da “logiche di prezzo”, ma dalla volontà di realizzare unità robuste, affidabili e di alta qualità.
In questo senso, grazie anche a programmi di comunicazione puntuali e pervasivi, l’azienda sta progressivamente accompagnando i propri clienti in un percorso di reale miglioramento delle piattaforme installate.
“Il pubblico risponde bene” dice Cevenini “i clienti comprendono come unità più efficienti si traducano anche in maggiori ritorni economici nel lungo periodo.”
Le strategie del breve periodo e l’assestamento del modello di business porteranno Eaton a crescere ulteriormente, come conferma la recente chiusura di un accordo con Asco TLC. Il provider di connettività attivo in Veneto ha infatti selezionato due UPS indipendenti Eaton 93PM da 150 kW, espandibili a 200 kW, macchine con modulo di sincronizzazione, ridondante sia orizzontalmente sia verticalmente, per la configurazione 2N.
Eaton servirà con sempre maggiore insistenza il mondo datacenter, grazie a una consolidata squadra tecnica e commerciale e alla disponibilità di soluzioni UPS, anche di tipo integrato. L’azienda propone inoltre soluzioni “chiavi in mano”, che possono includere anche le componenti di condizionamento, oltre a quelle di alimentazione.
Per soddisfare le tempistiche di mercato e le esigenze di consegna, Eaton può contare su forniti magazzini dislocati in Francia, per le unità monofase, e in Finlandia per i componenti trifase. Sulle batterie sono in essere partership per l’approvvigionamento e per il raggiungimento di un costo unitario competitivo.
Come anticipato, Eaton ha recentemente scelto di innovare differenti unità presenti a listino, modelli che, nella maggior parte dei casi, andranno ad affiancarsi a quanto già disponibile. È il caso degli UPS monofase 9PX, modelli disponibili su singolo codice per installazioni Rack o Tower, con potenza compresa tra 1.000 e 3.000 VA, a power factor 1 (VA=W) e una potenza attiva fino al 20% in più rispetto alla precedente generazione. L’UPS vanta una efficienza del 94% in doppia conversione, è conforme alle specifiche Energy Star e viene distribuito con accessori specifici e un software dedicato per il management (IPM).
Si tratta di prodotti pensati per sale server e CED di dimensioni medio piccole.
Tra le novità per il mercato trifase c’è il 93PS. Alle unità già esistenti si affiancano i modelli più economici con modularità da 8 kW a 10 kW. Si tratta di una soluzione con un interessante rapporto prezzo/caratteristiche, ideale per andare a individuare le esigenze tipiche delle PMI, grazie soprattutto a un prezzo inferiore di circa il 20% rispetto alla variante modulare che può arrivare a 40 KW.
In ottica datacenter enterprise, Eaton ha inoltre ampliato la famiglia 93PM, precedentemente configurabile da 30 a 200 kW, è ora disponibile con potenze sino a 400 kW per singola macchina. Tra le peculiarità, oltre al meccanismo a doppia conversione con efficienza del 96,7% anche con carichi del 50%, la possibilità di scalare con step di 50 kW. Anche in questo caso si tratta di un ulteriore arricchimento dell’attuale listino Eaton e di un prodotto versatile e modulare, capace di indirizzare al meglio le esigenze dei clienti.
Si completa inoltre la gamma di ePDU con le varianti G3, in grado di assicurare il monitoraggio su singola presa, facili da installare negli armadi Rack e di operare sino a una temperatura di 60°C.
Stefano Cevenini si sofferma in particolare sulle funzionalità del versatile software IPM, Intelligent Power Manager, sviluppato da Eaton. Si tratta di un pacchetto capace di fornire gli strumenti necessari per monitorare e gestire le apparecchiature di alimentazione negli ambienti virtuali e fisici. Consente di definire le politiche di continuità operativa in modo da mantenere funzionanti i dispositivi IT durante i problemi di alimentazione e ambientali.
Tra le peculiarità, la disponibilità di una dashboard unificata per il monitoraggio remoto e la capacità di sospendere le macchine virtuali non critiche, di consolidare le macchine virtuali critiche e di spegnere i server inutilizzati per aumentare la durata delle batterie.
Stiamo parlando di un sistema particolarmente evoluto, capace persino di avviare la migrazione di una macchina virtuale o di spegnerla nel caso di un’interruzione prolungata del servizio.
Questa architettura consente di automatizzare una serie di attività mission critical e di orchestrare ambienti virtuali con hypervisor Microsoft, VMware, HyperV, RedHat KVM e Xen.
Come sviluppare maggiormente l’intesa con i partner e il canale?
Cevenini conferma che le attività di canale saranno potenziate con un nuovo programma che partirà nei primi mesi del prossimo anno. L’obiettivo è quello di formare, informare e coinvolgere i partner, i reseller e i system integrator.
La struttura, tipica dei channel program, include tre livelli di affiliazione, dai “registered”, che hanno manifestato interesse verso il brand, passando per gli “authorized” e i “premium”. Nel caso dei due livelli più alti sarà necessaria una formazione del personale e il conseguimento di specifiche certificazioni. Oltre a quotazioni riservate, attività di lead generation e maggiore visibilità, i partner che perseguiranno la causa Eaton al 100% e saranno in grado di fornire una stabile base in termini di fatturato potranno beneficiare di rebate e fondi marketing dedicati.